Vediamo insieme se una persona disabile può riscattare la RITA prima della pensione (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Cos’è la RITA?
La RITA, Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, è disciplinata dall’articolo 1, comma 168 e 169 della legge numero 205 del 2017 e prevede la possibilità, per gli iscritti a forme di previdenza complementari, di anticipare l’erogazione della pensione integrativa sino a 5 o 10 anni prima del compimento dell’età pensionabile, in caso di cessazione dell’attività lavorativa.
Può essere vista come una sorta di ammortizzatore sociale privato, che assicura all’interessato un reddito periodico, in attesa che maturino i requisiti per la pensione di vecchiaia.
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Quali sono le tipologie di RITA?
Ci sono due tipologie di RITA:
- la prima è riferita a quei lavoratori (o lavoratrici) con almeno 5 anni di partecipazione a forme pensionistiche complementari e almeno 20 anni di contributi obbligatori, che hanno cessato l’attività lavorativa;
- la seconda è rivolta agli inoccupati da almeno 24 mesi, con almeno 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari, un’età che sia non più di 10 anni inferiore l’età pensionabile (57 anni) e che hanno cessato l’attività lavorativa.
Chi può accedere alla RITA?
La RITA è accessibile a tutti i lavoratori (subordinati, liberi professionisti, autonomi, dipendenti pubblici iscritti alle rispettive forme di previdenza complementari), anche con disabilità riconosciuta tramite visita medica, tenuta dall’apposita commissione medica legale esaminatrice.
Come avviene il riscatto della RITA?
Versando periodicamente in un fondo pensione complementare maturerà un montante, la cui erogazione avviene a rate (rendita mensile), una volta rispettati i requisiti sopra elencati.
La normativa prevede due possibilità di riscatto del montante accumulato: il riscatto parziale e il riscatto totale.
Una persona disabile può riscattare la RITA prima della pensione
Il riscatto totale può essere richiesto soltanto:
- dai lavoratori o dalle lavoratrici invalide;
- con una percentuale di riduzione della capacità lavorativa pari al 67%;
- che hanno cessato l’attività lavorativa;
- e sono inoccupati/e da almeno 48 mesi (4 anni).
Quindi il riscatto totale della RITA è una possibilità prevista per quei lavoratori e quelle lavoratrici in possesso dei requisiti sopra elencati e di una invalidità riconosciuta pari o superiore al 67%.
Inoltre, è possibile riscattare totalmente il montante accumulato quando il lavoratore (a prescindere dalla sua condizione di salute) cambia azienda o settore di attività (o quando cambia il CCNL di riferimento) ed esce dalla platea dei partecipanti al fondo negoziale o aziendale a cui è iscritto/a. In questo caso potrà riscattare tutta la propria posizione individuale.
A chi spetta il riscatto parziale della RITA?
Il riscatto parziale della posizione individuale maturata (pari al 50%) può essere ottenuto in caso di cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo compreso tra 12 mesi e 48 mesi, oppure quando il proprio datore di lavoro ricorre a procedure di:
- mobilità;
- cassa integrazione guadagni ordinaria;
- cassa integrazione guadagni straordinaria.
La Covip ha chiarito che è possibile il riscatto parziale anche nell’ipotesi in cui, senza una cessazione del rapporto di lavoro, si venga a determinare, a causa della cassa integrazione guadagni, una situazione di sospensione totale dell’attività pari o superiore a 12 mesi continuativi.
Cosa succede se muore l’aderente al fondo pensione?
In caso di decesso dell’aderente, disabile o non disabile, l’intera posizione maturata nel fondo pensione verrà riscattata dagli eredi o dai beneficiari designati dal lavoratore prima del decesso.
Se non dovessero essere presenti eredi o destinatari designati, la posizione resta acquisita al fondo pensione nelle forme pensionistiche complementari di tipo collettivo.
In quelle individuali è devoluta a finalità sociali secondo modalità stabilite con apposito decreto ministeriale.

Faq sulla RITA
Come è tassata la RITA?
L’Agenzia delle Entrate spiega che le somme erogate a titolo di RITA sono soggette alla stessa aliquota di tassazione prevista per le prestazioni definitive in capitale con aliquota del 15% degradabile fino al 9%, in base all’anzianità di partecipazione al fondo pensione.
Ogni quanto viene erogata la RITA?
La Covip ha precisato che l’erogazione della RITA deve avere una periodicità non superiore a tre mesi.
Cos’è la Covip?
La COVIP (Commissione di vigilanza sui fondi pensione) è stata istituita nel 1993 (decreto lgs. 124/1993), quale autorità preposta alla vigilanza delle forme pensionistiche complementari.
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