Ape sociale, le domande entro il 30 novembre

Ape sociale, le domande per l’accesso alla pensione anticipata scadono il 30 novembre. Vediamo chi e quando può presentare l’istanza, quali sono i requisiti e quando scatta la decorrenza del trattamento economico.
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10/12/23

Ape sociale, scade il 30 novembre il termine per la presentazione delle domande all’Inps. La questione riguarda in particolare i cittadini che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2022 e hanno intenzione di accedere al trattamento anticipato (in realtà un accompagnamento alla pensione di vecchiaia). (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

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Il 30 novembre scadono i termini anche per gli assistiti che hanno intenzione di accedere alla pensione anticipata lavoratori precoci (servono 41 anni di contributi, il primo dei quali versato a 19 anni).

La domanda in questione serve all’istituto di previdenza per accertare se il cittadino ha tutti i requisiti in regola per accedere a uno di questi due trattamenti.

Su questo argomento potrebbe interessarti sapere quanto dura l’Ape sociale e cosa fare dopo; o se è possibile utilizzare la contribuzione figurativa per accedere all’Ape sociale; e infine quando e se sono cumulabili assegno ordinario e Ape sociale.

Perché presentare ora la domanda per l’Ape sociale?

Lo dispone la legge, e abbiamo accennato il motivo: l’Inps verifica la domanda preventiva di pensionamento anticipato con l’Ape sociale (o la pensione ai precoci) e accerta la presenza di tutti i requisiti richiesti dalla normativa.

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Quali sono i requisiti per l’Ape sociale?

All’Ape sociale (qui la guida completa) che, ripetiamo, è una forma di agevolazione che consente di uscire in anticipo dal lavoro, possono accedere:

  • i lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione e che hanno esaurito completamente la Naspi;
  • gli invalidi civili che hanno una invalidità accertata dalle commissioni medico legali non inferiore al 74%;
  • i caregiver che prestano assistenza a un familiare in condizione di disabilità grave (legge 104, articolo 3, comma 3) e convivente da almeno 6 mesi;
  • le persone che hanno svolto in almeno 6 degli ultimi 7 anni o in almeno 7 degli ultimi 10 delle mansioni cosiddette gravose;
  • i lavoratori che hanno svolto delle mansioni usuranti o lavori notturni.

Come funziona l’Ape sociale?

L’Ape sociale è stata introdotta il primo maggio del 2017. La misura consente ai lavoratori che sono inseriti nell’elenco riportato nel paragrafo precedente di chiedere l’Ape sociale. Si tratta in pratica di un assegno di accompagnamento alla pensione di vecchiaia. 

L’importo massimo fino ai 67 anni è di 1.500 euro lordi. La misura sarà sicuramente prorogata dal governo Meloni.

A che età si va in pensione con l’Ape sociale?

Per accedere al trattamento è necessario aver compiuto 63 anni di età. Da quel momento scatta la misura che verrà sospesa quando si avranno 67 anni, da quel momento in poi scatta la pensione di vecchiaia.

Quanti contributi sono necessari per l’Ape sociale?

Oltre ad aver compiuto 63 anni, e a far parte a una delle categorie che abbiamo elencato in precedenza, è necessario avere 30 o 36 anni di contribuzione (dipende dal profilo di tutela per il quale si presenta la domanda).

Come funziona la pensione ai precoci?

Come accennato per la pensione ai precoci sono necessari 41 anni di contribuzione. Si può uscire a qualsiasi età, ma solo a condizione di aver svolto almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del compimento dei 19 anni (per questo si chiama pensione ai precoci).

Chi deve presentare domanda per Ape sociale e pensione precoci?

Il 30 novembre è la data che dovranno ricordare i cittadini che non sono riusciti a presentare la certificazione necessaria entro il 15 luglio 2022 (Ape sociale) e il primo marzo (pensione ai precoci). 

Dovranno però tutti raggiungere i requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre del 2022. 

Quella di novembre è ovviamente l’ultima finestra utile per il 2022.

Quando arriverà la risposta dell’Inps?

L’istituto di previdenza dopo aver valutato le domande che sono state inviate avrà l’obbligo di comunicare l’esito ai cittadini entro il 31 dicembre del 2022. L’istituto di previdenza potrebbe:

  • comunicare l’accoglimento, fornendo indicazioni sulla prima data utile per la decorrenza della prestazione (il solo limite potrebbe essere costituito dalle risorse che sono state stanziate per finanziare queste misure di pensionamento anticipato);
  • o rigettare la richiesta per il mancato possesso di requisiti.
Ape sociale, le domande entro il 30 novembre

Quali sono le attività gravose per l’Ape sociale?

Nell’elenco delle attività gravose per l’Ape sociale e che consentono di andare in pensione a 63 anni (con 36 anni di contribuzione) ci sono:

  • professori di scuola primaria, pre-primaria e professioni assimilate;
  • tecnici della salute;
  • addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate;
  • professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
  • operatori della cura estetica;
  • professioni qualificate nei servizi personali e assimilati;
  • artigiani, operai specializzati e agricoltori;
  • conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
  • operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
  • conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
  • conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
  • operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica;
  • conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
  • conduttori di mulini e impastatrici;
  • conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
  • operai semi qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
  • operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
  • conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
  • personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi,ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
  • portantini e professioni assimilate;
  • professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca;
  • professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni.

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