Sport e disabilità: elenco attività e associazioni

Sport e disabilità: una vasta gamma di opportunità per ogni tipo di handicap. Scopri quali attività ci sono e chi le promuove.
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20/3/23

Sport e disabilità – Più si va avanti, più aumentano le opportunità che permettono alle persone con disabilità di fare sport. Vediamo quali sport è possibile praticare, cosa cambia in base alla disabilità e quali sono le principali associazioni che si occupano dello sport per disabili (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

INDICE

Sport e disabilità: il menù delle attività

Anche se non tutti lo sanno, lo sport per disabili è non solo una possibilità, ma anche una realtà che esiste da almeno cinquant’anni. Infatti, la maggior parte delle attività sportive adattate ai disabili è nata dopo la seconda guerra mondiale, con la funzione principale di riabilitazione.

Oggi, non solo esiste una grande varietà di sport adattati, ma vi sono addirittura enti e associazioni nazionali e internazionali che gestiscono questi sport per disabili a livello agonistico.

Nei prossimi paragrafi, scoprirai gli sport più comuni per chi ha una disabilità e le associazioni italiane che se ne occupano.

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Sport e disabilità: atletica leggera

Come avrai modo di capire leggendo questo articolo, una buona parte degli sport per disabili è governata, a livello internazionale, dall’International Paralympic Committee, mentre a livello nazionale o europeo sono coordinati da enti specifici, in base al tipo di attività sportiva.

Un esempio è caratterizzato dall’atletica leggera, sport secolare che comprende attività come salto in alto, salto a lungo e corsa. Quest’ultima, che nelle gare olimpiche si suddivide in corsa su pista e su strada, è una delle primissime attività paralimpiche. Infatti, le prime corse in carrozzina risalgono al 1952.

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Questo sport può essere praticato in caso di disabilità fisica, sensoriale oppure intellettiva. Come in tutti gli sport paralimpici, in base al tipo di disabilità è prevista una suddivisione in classi. Per esempio, nell’atletica leggera le classi sono suddivise a seconda della menomazione visiva, intellettiva o fisica di vari livelli (amputazioni e altri tipi di disabilità fisiche). La presenza di questa classificazione è una delle principali differenze rispetto alle categorie delle Olimpiadi comuni, le quali sono suddivise in base al genere e all’età.

A seconda del tipo di menomazione, è possibile gareggiare in carrozzina, in piedi (con o senza protesi sportive) o insieme a un atleta guida in caso di atleti ipovedenti o non vedenti.

Grazie alla tecnologia, le attrezzature sportive paralimpiche (come in questo caso sono le carrozzine o le protesi) sono diventate sempre più leggere e funzionali, permettendo agli atleti disabili di raggiungere lo stesso livello di prestazione dei colleghi normodotati.

Sport e disabilità: nuoto

Il nuoto è una delle principali attività sportive, probabilmente è anche uno dei più comuni in Italia. Chi non ha mai fatto almeno un anno di nuoto per imparare a nuotare?

É famoso per essere lo sport “più completo” e comprende una serie di discipline, come stile libero, dorso, farfalla e rana. Queste discipline dai nomi così fantasiosi possono essere adattate anche a diversi tipi di disabilità. Infatti, vengono regolarmente praticate nell’ambito delle Paralimpiadi fin dal 1960.

Per ogni disciplina vi sono diverse distanze da poter percorrere, per esempio lo stile libero prevede 50m, 100m, 200m, 400m e la 5km in acque libere.

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Come per l’atletica leggera, anche per il nuoto c’è la suddivisione in classi in base al tipo di handicap, per garantire agli atleti con diversi gradi di disabilità una partecipazione equa alle competizioni.

In questo caso, le classi vengono assegnate a seguito di una visita svolta da un Medico Classificatore, che stabilisce se la patologia sia fisica, visiva, intellettiva e/o relazionale. Ogni classe prevede delle regole specifiche per i vari stili di nuoto.

Inoltre, un’altra curiosità è che secondo il regolamento del nuoto per disabili, che integra le regole della Federazione internazionale di nuoto (FINA), non è consentito l’uso di protesi o supporti vari.

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Sport e disabilità: basket

Un altro sport molto comune nel nostro Paese, ma ancora di più nei paesi americani, è il basket. Questa disciplina, se adattata alle persone con disabilità prende il nome di basket in carrozzina. La prima volta è stato svolto in America, dopo la seconda guerra mondiale, per permettere ai militari veterani di riabilitarsi. In Europa e in Italia è arrivata verso gli anni Sessanta, per poi entrare a pieno titolo nel panorama paralimpico.

Dal punto di vista del regolamento, non ci sono grandi differenze rispetto al basket solito, se non per qualche integrazione tra le infrazioni previste.

Come si può immaginare, la carrozzina è un elemento essenziale nel basket per disabili. Quindi, essendo parte integrante dell’atleta, vi sono delle disposizioni specifiche da rispettare. Per esempio, la carrozzina deve avere tre o quattro ruote di determinate dimensioni e vi possono essere anche aggiunti dei dispositivi anti-ribaltamento.

Per il resto, il giocatore di basket in carrozzina può garantire delle prestazioni che non hanno nulla da invidiare a un giocatore normodotato.

Sport e disabilità: sci

Quello dello sci è uno sport molto amato nella stagione invernale, soprattutto per chi vive vicino alle montagne. Il fatto che anche questo rientri tra le discipline paralimpiche, poi, lo rende ancora più interessante.

Nato dopo la seconda guerra mondiale, lo sci per disabili era praticato soprattutto da chi aveva delle menomazioni agli arti inferiori e alla vista. Successivamente, con le dovute attrezzature, è stato reso possibile anche ad altri tipi di disabili praticarlo, sia a livello ricreativo sia a livello agonistico.

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Anche in questo caso, questa disciplina è governata dall’International Paralympic Committee, la quale prevede una integrazione delle regole e una suddivisione in classi in base al tipo di disabilità (soprattutto al livello di amputazione).

Sport e disabilità: judo

Per quanto possa sembrare strano, il judo è uno degli sport più adatti alle persone ipo- e non vedenti. Anzi, oltre ad essere adatto, è estremamente consigliato.

Infatti, praticando questa disciplina il non vedente impara a orientarsi meglio negli spazi vuoti, a cadere bene senza farsi male e in generale ad acquisire maggiore sicurezza nei movimenti.

Inoltre, il judo è l’unico sport di competizione che può essere svolto senza particolari ausilii e senza la necessità di un accompagnatore-guida.

Sport e disabilità: tennis tavolo

Il tennis tavolo è uno sport altamente formativo, poiché fa allenare i riflessi e la concentrazione. Inoltre, è stato uno dei primi sport riabilitativi post-guerra e ancora oggi viene praticato con la funzione di riabilitazione.

In particolare, il tennis tavolo ha effetti molto positivi sulle persone paraplegiche, sia perché tiene allenati i muscoli addominali e dorsali, sia perché incoraggia a prendere confidenza con la carrozzina.

Dal punto di vista dell’inclusione, il tennis tavolo non ha rivali: è una delle poche discipline che permette di giocare indipendentemente a persone con e senza disabilità senza differenza di regolamento.

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Sport e disabilità: tiro con l’arco

Un altro sport interessante, anche se meno comune, è sicuramente il tiro con l’arco. In generale, è molto utile per aumentare la coordinazione, l’equilibrio e la concentrazione.

Nell’ambito dello sport per disabili, il tiro con l’arco è disciplinato dalla FITARCO, la Federazione Italiana di Tiro con l’Arco. L’obiettivo di questo sport è di colpire attraverso le frecce e con più precisione possibile un bersaglio posto a una distanza variabile.

In particolare, questo sport si sta diffondendo tra le persone non vedenti che, con l’ausilio di una guida e di un “mirino tattile” riescono a centrare il bersaglio senza eccessiva difficoltà. Incredibile, no?

Sport e disabilità: ecco le attività possibili

Sport e disabilità: le associazioni

Finora abbiamo descritto gli sport più comuni e facilmente adattabili alle persone con disabilità. Ma come funziona? Devo aspirare per forza all’agonismo per accedere a questi sport? La risposta è no, nessun obbligo di diventare atleta paralimpico per provare questi sport.

Infatti, per saperne di più è necessario rivolgersi (e ringraziare) ad alcune associazioni italiane che si occupano di sport per disabili e promuovono le loro attività a livello sia ricreativo sia agonistico sul territorio nazionale.

Vediamo allora quali associazioni sono attive sul territorio e di cosa si occupano.

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Sport e disabilità: Progetto Filippide

L’associazione Progetto Filippide è riconosciuta dal Comitato Italiano Paralimpico per il suo impegno pratico e morale nell’integrazione delle persone con disabilità nell’ambito dello sport. L’associazione presta particolare attenzione alle persone affette da autismo e sindromi rare ad esso correlate.

Le attività principali organizzate dal Progetto Filippide sono il nuoto e la corsa. Lo scopo è quello di capire quanti effetti positivi possono avere questi due sport sugli autistici.

Sport e disabilità: Associazione Sport Disabili Reggio Emilia

A.S.D.R.E. è un’associazione di Reggio Emilia che si occupa in modo particolare del basket in carrozzina. Nel corso degli anni l’associazione ha formato squadre di basket per adulti e di minibasket che hanno un livello tale da aver partecipato a gare regionali e nazionali. Al di là dei corsi sportivi, questa onlus propone spesso delle iniziative interessanti su tutto il territorio regionale.

Sport e disabilità: SportABILI

Iniziative interessanti sono spesso proposte dai membri di SportAbili, un’associazione senza scopo di lucro che ha deciso di includere le persone con disabilità nelle attività sciistiche. Nella sua sede di Cuneo, vengono organizzati corsi di sci di tipo ricreativo, ma anche a livello agonistico. Inoltre, nella stagione estiva le attività sciistiche sono sotituite dalle escursioni in montagna.

Sport e disabilità: Associazione La Comune

Prima abbiamo menzionato l’importanza del judo, soprattutto in presenza di una disabilità. A questo proposito, un’associazione che non potrebbe essere più d’accordo con questa affermazione è l’associazione La Comune. Con sede a Milano, i membri dell’associazione tengono a cuore tutti i tipi di disabilità o condizione di difficoltà.

Infatti, le attività proposte dall’associazione La Comune non sono destinate solo alla categoria dei disabili, ma includono anche persone anziane, bambini e ragazzi, nonché adulti: insomma, chiunque può accedere!

Tra le attività più comuni organizzate dall’associazione vi sono in particolare il judo, lo yoga e la danza.

Come si è potuto notare, il nostro Paese si impegna sempre di più per andare incontro a chi ne ha più bisogno.

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