Reddito di cittadinanza ridotto ai disabili: nuovi tagli

Reddito di cittadinanza ridotto ai disabili: il governo non si muove per l'emendamento salva Rdc. Scopri le ultime news.
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22/3/23

Reddito di cittadinanza ridotto ai disabili. Continua la vergognosa immobilità del governo Draghi, di fronte ai tagli del sussidio ai danni di chi ha una invalidità al 100%. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

L’INPS ha ridotto il reddito di cittadinanza a chi ha ricevuto l’aumento della pensione o dell’assegno sociale, la quattordicesima o la maggiorazione sulla pensione di invalidità riconosciuta a invalidi civili totali, ciechi civili assoluti, sordomuti ed inabili al lavoro per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 152 del 2020.

L’interrogazione di alcuni senatori, presentata il 4 maggio 2022 alla Ministra per le Disabilità, Erika Stefani, non ha sortito effetto. Vediamo cosa serve per fermare questa pratica barbara dei tagli Rdc.

Indice

Reddito di cittadinanza ridotto ai disabili dopo l’aumento della pensione di invalidità

Dal 2022 l’INPS, dopo aver pubblicato il comunicato del 6 aprile 2022, sta riducendo il reddito di cittadinanza a chi beneficia o ha beneficiato di:

  • Carta Acquisti Ordinaria e relativi Fondi speciali;
  • Assegno di maternità dei Comuni (MAT);
  • Assegno per il nucleo familiare dei Comuni;
  • Pensione sociale e assegno sociale;
  • Prestazioni degli enti, acquisite dalla voce A1.04 del Sistema informativo delle Prestazioni e dei bisogni sociali – SIUSS (ex Casellario dell’assistenza).
  • Maggiorazioni dell’assegno sociale;
  • Maggiorazione dell’aumento della pensione sociale;
  • Maggiorazione sociale;
  • Importo aggiuntivo previsto per le pensioni integrate al trattamento minimo;
  • Quattordicesima;
  • Incremento al milione sull’invalidità invalidi civili totali, ciechi civili assoluti, sordomuti ed inabili al lavoro

Molte famiglie hanno visto ridurre il reddito di cittadinanza a 40 euro. Fra queste, come detto, ci sono nuclei familiari chi assistono persone disabili gravissime. Parliamo di chi non può svolgere da solo/a le azioni della vita quotidiana senza un’assistenza continua: per esempio lavarsi, mangiare o camminare.

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Reddito di cittadinanza ridotto ai disabili: come si può intervenire?

Il governo Draghi ha approvato un ordine del giorno firmato da Paola NugnesVirginia La Mura e Matteo Mantero per intervenire sui tagli del reddito di cittadinanza, ma di fatto non c’è stato nessun cambiamento. Per fermare la riduzione del sussidio, c’è bisogno di intervenire sul decreto legge del 28 gennaio 2019, che regola il reddito di cittadinanza.

Bisogna escludere le maggiorazioni che favoriscono le persone disabili gravissime dagli aiuti che si conteggiano per calcolare il reddito familiare. Questo parametro, infatti, è quello che incide sull’importo del reddito di cittadinanza.

Quella a cui stiamo assistendo è una situazione paradossale. Il riconoscimento dell’incremento al milione delle pensioni di invalidità, diventato legge dopo la sentenza della Corte Costituzionale, è frutto di una battaglia di civiltà durata anni, per vedersi garantito il diritto all’assistenza minima.

Ora, quello stesso Stato che ha atteso i magistrati per mostrarsi sensibile verso un tema così delicato, finisce per riprendersi il diritto garantito con rapace e spietata cinicità.

Leggi quando il bonus 200 euro spetta agli invalidi civili e quali sono tutti i sostegni economici destinati alle persone disabili.

reddito di cittadinanza ridotto ai disabili
Reddito di cittadinanza ridotto ai disabili

Non solo reddito di cittadinanza ridotto ai disabili, ritardi per l’assegno unico

Il reddito di cittadinanza ridotto ai disabili, comunque, è solo una delle ingiustizie degli ultimi giorni. Sono molte le famiglie con figli invalidi, infatti, che non hanno ancora ricevuto l’assegno unico sul reddito di cittadinanza.

La ragione di questi ritardi va ricercata nell’inefficienza amministrativa dell’INPS. Solo a fine maggio, infatti, dopo oltre quattro mesi dall’introduzione dell’assegno unico, è stato fornito il modello Rdc-Com/Au, che il sito TheWam.net ha spiegato come compilare. Un modulo indispensabile ai genitori di figli disabili per sbloccare i pagamenti del contributo economico.

Si dovrà auto-certificare di avere i requisiti per l’erogazione del sussidio. Dati, che l’INPS dovrebbe facilmente ricavare dai suoi archivi digitali. Insomma, dopo il danno la beffa. Speriamo almeno che ora l’istituto sia veloce a sbloccare i pagamenti degli arretrati relativi all’assegno unico.

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