Permessi 104 per allungare il week end, parliamo ovviamente di quelli che vengono richiesti il venerdì e il lunedì. In modo scientifico e non per delle reali esigenze del familiare da assistere.
La questione è stata spesso origine di polemiche e contenziosi giudiziari.
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Indice
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- Permessi 104 per allungare il week end: altri benefici sul lavoro
- Permessi 104 per allungare il week end: controlli e sanzioni
- Permessi 104 per allungare il week end: quando è indispensabile
- Permessi 104 per allungare il week end: come comportarsi
- Permessi 104 per allungare il week end: i contratti che lo vietano
- Permessi 104 per allungare il week end: programmazione
- Permessi 104 per allungare il week end: nessun divieto
- Permessi 104 per allungare il week end: dal giovedì al martedì
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Se sei interessato a questo argomento c’è anche un articolo che spiega quando si possono cumulare i permessi 104 e quando un disabile può assistere un altro disabile. Ma anche un approfondimento su quanti tipi di 104 ci sono e se i permessi raddoppiano assistendo due persone con disabilità grave.
Permessi 104 per allungare il week end: dal giovedì al martedì
Attaccare i permessi retribuiti al venerdì, al lunedì, ai ponti festivi, è stato un metodo che non pochi fruitori di questo beneficio hanno utilizzato per allungare i giorni di riposo. Un concetto che è del tutto estraneo – ovviamente – a quello che era l’intento della Legge 104: assicurare alla persona con disabilità grave una assistenza continuativa e globale.
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Permessi 104 per allungare il week end: nessun divieto
Nella normativa non c’è nessun divieto. Non viene quindi specificato mai quali giorni della settimana possono essere fruiti con il beneficio. Ed è stato più volte ribadito che il datore del lavoro non ha il potere di negare i permessi retribuiti al dipendente.
Una “libertà” che purtroppo ha generato dei ripetuti abusi. Situazioni che hanno causato difficoltà nella gestione delle imprese e degli uffici, ma non solo. Questi abusi hanno anche suscitato in molte occasioni lo scontento di altri lavoratori.
Permessi 104 per allungare il week end: programmazione
Per questi motivi è stata introdotta la programmazione (fino a quando è possibile, escludendo quindi le necessità imprevedibili): l’obbligo quindi di comunicare in anticipo al datore di lavoro i giorni del mese in cui il dipendente avrebbe usufruito dei giorni di permesso retribuito.
Una programmazione che avrebbe però dovuto non compromettere il diritto del disabile a ricevere una effettiva assistenza.
Parliamo, è evidente, dei permessi retribuiti che vengono fruiti per intero. Cosa diversa per quelli a ore, che evidentemente non possono essere ritenuti un “vantaggio” per fare qualche giorno di riposo in più.
Permessi 104 per allungare il week end: i contratti che lo vietano
In alcuni contratti di lavoro (come quello del comparto scuola, ma non solo), viene specificato che i permessi retribuiti non possono essere fruiti in giornate ricorrenti. Un modo meno semplice per dire che chi ha scelto di assentarsi dal lavoro con il permesso retribuito 104 il venerdì, poi non potrà ripetere la stessa cosa il lunedì. Al limite dovrebbe tornare al lavoro il lunedì e poi assentarsi il giorno dopo.
Si evita in questo modo di trasformare un beneficio per assistere un familiare con disabilità grave in un inaccettabile privilegio, che è quello appunto di trasformare il fine settimana in una sorta di vacanza.
Permessi 104 per allungare il week end: come comportarsi
E come funziona per i lavoratori dove il contratto di lavoro non ha impedito di fatto questa possibilità?
Beh, qui entra in gioco il buonsenso. In teoria il datore di lavoro non avrebbe l’ultima parola. Quindi non potrebbe essere negato al lavoratore il diritto di assentarsi (con retribuzione) il venerdì e il lunedì successivo.
È vero anche che c’è l’obbligo della programmazione. E quindi nel momento stesso in cui si comunica al datore di lavoro quali saranno i giorni del mese in cui si è deciso di usufruire dei giorni di permessi retribuito, il titolare dell’azienda o il capo dell’ufficio potrebbe chiedere di modificare le date.
In linea di massima per il dipendente che ha diritto ai permessi retribuiti Legge 104, anche quando non ci sono limiti nel contratto di lavoro, è sempre meglio utilizzare i giorni di assenza in modo saggio, evitando quindi di entrare in contrapposizione (almeno quando è possibile) con l’ambiente dove si è occupati.
Permessi 104 per allungare il week end: quando è indispensabile
Ciò non vuol dire che il datore di lavoro possa decidere quali debbano essere i giorni in cui il dipendente deve assentarsi o che (quando non c’è alcun motivo concreto) possa negare il diritto al lavoratore.
Senza dimenticare un dato essenziale: se c’è l’esigenza da parte della persona disabile di essere assistita non può esserci nessuna ragione valida per negare la fruizione del permesso retribuito legge 104.
Un esempio: se il familiare con disabilità deve essere accompagnato per un day hospital il venerdì e il lunedì successivo, il datore di lavoro non potrà dire di no. A maggior ragione se il tutto viene documentato dal dipendente, che non ha comunque l’obbligo di farlo.
Permessi 104 per allungare il week end: controlli e sanzioni
Del resto, comunque, il titolare dell’azienda o dell’ufficio, ha la facoltà di attivare un controllo per verificare che il suo dipendente stia davvero assistendo il familiare disabile e non stia invece usufruendo del beneficio per sé stesso.
Come sapete in questo caso le sanzioni per il lavoratore sono molto gravi: denuncia per truffa ai danni dello Stato (l’Inps eroga la retribuzione) e licenziamento per giusta causa.

Permessi 104 per allungare il week end: altri benefici sul lavoro
Il dipendente con la Legge 104 può avere diritto (oltre al congedo biennale retribuito e, appunto,m ai permessi 104) anche a un’altra serie di agevolazioni sul lavoro. Vediamo quali:
- lavoro notturno (lo speciale su thewam.net): può rifiutarsi di svolgere il lavoro notturno (quel periodo di tempo di almeno 7 ore consecutive che comprende l’intervallo tra la mezzanotte e le 5 del mattino);
- ha diritto, laddove è possibile, di scegliere la sede più vicina al domicilio della persona da assistere;
- può rifiutare il trasferimento in un’altra sede di lavoro (a meno che non ci siano delle incompatibilità ambientali).
Una discreta serie di privilegi dunque. Compreso il permesso legge 104, che anche per questo deve essere utilizzato solo come strumento per assicurare al familiare con una disabilità grave la necessaria assistenza. E non per allungare i fine settimana.
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