Aumento pensione di invalidità: dovrà aspettare ancora

Aumento pensione di invalidità? La Meloni spegne gli entusiasmi: “Dovete aspettare ancora”. Vediamo perché.
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2/12/23

Nel 2023 ci sarà l’aumento pensione di invalidità promesso dal centrodestra in campagna elettorale? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

L’aumento pensione di invalidità dovrà aspettare. Non ci sono né il tempo né i fondi, e l’Italia ha urgenze più impellenti.

È questo il succo del discorso di Giorgia Meloni, che andiamo ad analizzare meglio in questo approfondimento, cercando di capire anche le sorti del reddito di cittadinanza ai disabili.

Indice

L’aumento pensione di invalidità dovrà aspettare

Quando si tratta di aumento pensione di invalidità, sembra che l’attesa sia una condizione quasi necessaria.

Se ne parla da anni, ma ogni volta c’è un’urgenza maggiore sulla quale intervenire, come se la condizione di molti disabili e invalidi ridotti quasi alla fame non fosse un’urgenza.

Come se vivere in condizione di disabilità, con un’entrata di 290 euro circa al mese, non sia già, di per sé, una situazione urgente.

L’aumento pensioni di invalidità dovrà aspettare. Non ci sono i fondi e non sarà facile trovarli prima dell’approvazione della Legge di Bilancio.

Inoltre, il caro energia, che sta mettendo in ginocchio gli italiani, richiede delle misure da approvare il prima possibile.

Insomma, il Governo ha altri problemi a cui pensare e, per carità, sono problemi che riguardano tutti noi italiani, compresi invalidi e disabili, che beneficeranno di tutte le misure attuate dal nuovo esecutivo.

Tuttavia, c’è ormai troppa stanchezza per pensare che nemmeno il 2023 sarà l’anno di svolta per l’aumento pensione di invalidità o che, peggio ancora, quella del centrodestra potrebbe restare una promessa fatta in campagna elettorale solo per guadagnare voti.

Non vogliamo crederci. Attenderemo il prossimo anno per capire quali sono le vere intenzioni del Governo. Raccoglieremo come sempre le vostre testimonianze e daremo voce alle vostre difficoltà, perché anche dalle nostre pagine arrivi chiaro il bisogno di una riforma concreta e seria delle pensioni.

Nel frattempo, andiamo a vedere quali sono i primi interventi della Melosi pensioni invalidità.

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Niente aumento pensione di invalidità: i primi interventi del Governo

Niente aumento pensione di invalidità, almeno per il momento, come dichiarato da Giorgia Meloni.

Tuttavia, il Governo comincerà a intervenire sulla riforma delle pensioni confermando il rinnovo delle misure in scadenza a fine anno.

L’obiettivo principale del Governo, in questo momento, è quello facilitare la flessibilità in uscita, ovvero di tutelare chi, dopo una vita di lavoro, va in pensione o vorrebbe andarci.

Questo obiettivo, però, dovrà guardare ai conti pubblici prima di essere raggiunto, ecco perché con la legge di Bilancio 2023 non dobbiamo aspettarci chissà cosa nemmeno per quanto riguarda questi interventi.

Tra l’altro, visto il poco tempo a disposizione, con la legge di Bilancio ci si limiterà al rinnovo delle misure in scadenza il prossimo anno, che sono soprattutto tre:

  • L’Ape Sociale, in scadenza il 31 dicembre 2022, che consente l’uscita anticipata dal mercato del lavoro a coloro che hanno compiuto 63 anni, hanno maturato 30 anni di contributi e rientrano nelle categorie dei fragili;
  • Quota 102, sempre in scadenza il 31 dicembre 2022, con cui si può andare in pensione all’età di 64 anni e con 38 anni di contributi. Tuttavia, la platea di coloro che vi hanno fatto richiesta appare alquanto limitata e la situazione potrebbe non cambiare in caso di proroga di un solo anno;
  • Opzione donna, per la quale più che di una proroga bisognerebbe parlare di estensione della platea delle beneficiarie. Oggi, infatti, l’accesso alla misura è riservato a coloro che hanno maturato i requisiti – 58 anni di età e 35 anni di contributi – entro la dara del 31 dicembre 2021. L’intenzione è quella di spostare questo termine di un anno, al 31 dicembre 2022. In questo modo, anche le nate nel 1964 potranno accedervi.

Ancora nessun intervento dichiarato, quindi, sulla nuova quota flessibile, che consentirebbe il pensionamento già all’età di 61 anni e su Opzione uomo, con la quale ci sarebbe opportunità di pensionamento a 58 anni.

Queste, le priorità del governo Meloni, che comunque dichiara di aver semplicemente spostato l’aumento pensioni invalidità per il futuro: speriamo che non sia un futuro troppo lontano.

Tra gli obiettivi futuri dell’esecutivo, c’è anche la riforma del sistema pensionistico, tale da garantire anche alle giovani generazioni un assegno dignitoso. Vediamo come.

Intanto leggi quali sono le possibili date di pagamento della pensione di novembre 2022, tenendo conto dei rossi in calendario.

Aumento pensione di invalidità
Aumento pensione di invalidità: dovrà aspettare ancora.

Aumento pensione di invalidità: la “pensione di garanzia”

Tra gli obiettivi futuri del governo, oltre all’aumento pensione di invalidità c’è la “pensione di garanzia”.

Si tratta di una riforma del sistema pensionistico, che dovrebbe dare la possibilità ai giovani di ottenere, in futuro, un assegno pensionistico dignitoso.

La Meloni si riferisce soprattutto a tutti i giovani che percepiranno l’assegno solo in base al regime contributivo, i quali rischiano di avere una pensione molto bassa e insufficiente per affrontare le spese quotidiane.

Bisogna dire, però, che la “pensione di garanzia” è un concetto affrontato a più riprese anche dalle scorse legislature, ma sul quale non si è mai intervenuto: un po’ come l’aumento pensioni di invalidità. Ci auguriamo, a questo punto, che non segua anche questo la stessa tortuosa strada della riforma sulle pensioni.

C’è un altro dilemma, che preoccupa i disabili e gli invalidi in questo periodo: reddito di cittadinanza sì o no? Nel prossimo paragrafo ti spieghiamo quali sono le intenzioni del governo.

Il reddito di cittadinanza durerà solo 12 mesi con Giorgia Meloni? La risposta in questo approfondimento su TheWam.net.

Niente aumento pensione di invalidità e niente reddito di cittadinanza?

Per molti disabili, una delle uniche forme di sostentamento, insieme alla pensione di invalidità, è il reddito di cittadinanza.

La preoccupazione per il mancato aumento pensione di invalidità nel 2023, si somma a quella in merito alla volontà, da parte del governo, di modificare il sussidio.

Che il centrodestra sia stato sempre contrario al reddito di cittadinanza, non è un segreto: lo ha sbandierato continuamente, in campagna elettorale. E adesso già pensa a come modificarlo, senza però al momento eliminare la misura, alla quale dovrebbe comunque sostituirne un’altra, visto che si tratta di un ammortizzatore sociale troppo importante.

Niente paura, però: per quanto riguarda i disabili e i portatori di handicap, il reddito di cittadinanza continuerà a essere assicurato, così come lo sarà per gli over 65. Il sussidio, in pratica, continuerà a tutelare i soggetti privi di reddito, i fragili e gli impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili.

A chi invece è in grado di lavorare, il Rdc sarà tolto. Bisognerà a questo punto capire chi rientra tra gli “inoccupabili” e “soggetti privi di reddito”: staremo a vedere.

In questo approfondimento ti abbiamo parlato degli altri interventi che vuole attuare il governo immediatamente, come il nuovo bonus 150 euro da erogare a dicembre e il nuovo bonus sociale.

Come sempre, seguiremo l’operato del governo e ti informeremo su ogni mossa, quindi non smettere di seguirci per non perderti nulla.

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