Visita per invalidità: col medico di fiducia?

La normativa consente la presenza del medico di fiducia alla visita per l’invalidità. Vediamo perché, quando è importante la sua presenza e se può intervenire durante la visita per l’invalidità.
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9/6/23

Posso fare assistere il medico di fiducia alla visita per invalidità? In quali casi è importante avere accanto il proprio medico di fiducia e quando invece la sua presenza non è necessaria? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).

La visita per l’invalidità civile si basa sulla verifica della documentazione sanitaria prodotta, che si sottopone alla valutazione della Commissione medica dell’Asl integrata da un medico dell’INPS.

I medici della Commissione non visitano il paziente, nel senso che non lo auscultano, non lo fanno spogliare e sdraiare su un lettino o cose del genere.

Questo lo sottolineiamo perché è importante sapere che la documentazione sanitaria prodotta è quella a cui si deve prestare maggiormente attenzione. Non c’è medico di fiducia che possa cambiare una condizione sanitaria che non viene debitamente documentata.

Tuttavia, in alcuni casi il medico di fiducia alla visita per invalidità può essere una presenza determinante ai fini del riconoscimento di una determinata percentuale di invalidità. Vediamo perché e quale può essere il compito del medico di fiducia durante la visita della Commissione medica dell’ASL per l’accertamento sanitario.

Indice

Posso avere come me il medico di fiducia alla visita per invalidità?

L’articolo 1, comma 4 della Legge n. 295/1990 prevede la possibilità di portare con sé il medico di fiducia alla visita per invalidità.

La normativa prevede anche che, nelle situazioni in cui la persona che deve essere dichiarata invalida o disabile abbia una particolare necessità di assistenza, possa essere accompagnata alla visita da un suo familiare o dal tutore.

Ovviamente, il familiare o tutore accompagnatore hanno semplice funzione di accompagnamento e, nel caso di problemi con la Commissione (accertamento di una percentuale di invalidità minore o non riconoscimento dell’handicap, per esempio), possono fare da testimoni in un eventuale ricorso.

Il medico di fiducia, oltre ad essere un testimone, può avere delle funzioni molto più importanti. Vediamo quali sono.

Il video sotto ti spiega cosa fare se la visita per l’invalidità è andata male:

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Cosa può fare il medico di fiducia alla visita per invalidità civile?

Il medico di fiducia alla visita per invalidità può avere, in alcuni casi, un ruolo molto importante, soprattutto quelli che seguono l’interessato oppure i medici legali, che hanno tutti gli strumenti per dimostrare la gravità e/o gli effetti collaterali di certe patologie alla Commissione medica.

I medici di fiducia possono infatti esporre la situazione clinica in un modo che né gli stessi interessati, né i loro familiari o accompagnatori, sono in grado di fare.

Il medico che scegli per accompagnarti alla visita per l’invalidità, quindi, deve avere la capacità di rappresentarti di fronte alla Commissione ASL/INPS, soprattutto se devi affrontare una visita di revisione dell’invalidità, in cui le probabilità che la percentuale di invalidità riconosciuta possa diminuire, sono maggiori.

L’attribuzione di una percentuale minore al 75%, infatti, ti porterebbe a perdere il diritto alle prestazioni economiche concesse precedentemente. E siccome non capita di rado che questo avvenga, un medico di fiducia che sappia come intervenire, anche dal punto di vista normativo, è importantissimo.

Attenzione: il medico di fiducia non può mai partecipare al giudizio della Commissione. Può soltanto intervenire per chiarire dei dubbi o segnalare delle imprecisioni o delle incorrettezze.

Una volta chiarito il ruolo e l’importanza del medico di fiducia alla visita per l’invalidità, vediamo come puoi prepararti al meglio per l’incontro con la Commissione medica.

Come evitare errori alla visita per l’invalidità: ecco una pratica guida per evitare brutte sorprese in seguito alla visita della commissione medica.

Il medico di fiducia alla visita per invalidità è importante, ma lo è anche la tua preparazione

Il medico di fiducia alla visita per invalidità è una presenza importante, ma è necessario che anche tu sia preparato ad affrontare al meglio la Commissione.

Durante la visita può accadere che, anche persone che avrebbero diritto al riconoscimento di un’invalidità o di un handicap, finiscano per essere penalizzati dalla Commissione medica perché non adeguatamente preparate.

Può sembrarti strano leggere tutto questo, ma purtroppo succede, soprattutto nei casi in cui l’invalidità o la disabilità non è così manifesta da convincere immediatamente la Commissione medica ad accertare una condizione invalidante.

Proprio per questi motivi, nel paragrafo successivo ti diamo alcuni consigli per affrontare al meglio la visita per l’invalidità.

Cosa dire alla visita con la Commissione medica per l’invalidità? Ecco alcuni pratici consigli.

Il medico di fiducia alla visita per invalidità
Visita per invalidità: col medico di fiducia? Nella foto: un medico

Il medico di fiducia alla visita per invalidità: alcuni consigli per affrontare al meglio la visita

Eccoti quindi alcuni consigli per affrontare la Commissione medica, con il medico di fiducia alla visita per invalidità o anche senza la sua presenza.

  • La commissione medica esamina ciò che deve esaminare, nulla più. Questa frase può sembrare a prima vista un’evidenza, ma non è così. Il primo step per non sbagliare è dunque controllare con attenzione il certificato introduttivo redatto dal medico curante. Questo deve riportare tutte le patologie per cui si richiede accertamento e devono essere correttamente barrate tutte le relative richieste di accertamento (invalidità civile, Legge 104/92, sordità, cecità). Paradossalmente, anche una persona evidentemente sorda, con tanto di certificazione medica presentata alla commissione, non può vedersi riconosciuta la sordità civile senza che sia stato barrata la relativa richiesta di accertamento nel certificato introduttivo.
  • Prepara con cura la documentazione sanitaria. L’accertamento della Commissione Medica consiste in una visita alla persona, per accertare visivamente eventuali invalidità o handicap, e nell’esame della documentazione medica. Questo secondo aspetto assume spesso una connotazione decisiva, per cui è determinante avere la documentazione sanitaria che oggettivizzi la situazione patologica. Questo non vuol dire produrre 1000 pagine di certificati, ma preparare con cura la documentazione già esistente, ordinandola per data e patologia. Se sei sfornito della documentazione attestante un disagio effettivamente esistente (per esempio difficoltà motorie non certificate) è utile integrare prima della visita dell’INPS (nel caso di specie sottoponendosi a EMG arti inferiori). Il consiglio in generale è quello di privilegiare visite e certificati redatti da medici che operano presso enti pubblici (ospedalieri o ASL) perché ritenuti più oggettivi del medico cui ci si rivolge privatamente.
  • Presentarsi curati e ben vestiti. Regola valida per ogni appuntamento importante. Non si deve cadere nell’inganno di pensare che andare a visita trasandati o acuendo le proprie condizioni possa in qualche modo indurre in errore la Commissione medica. L’onestà è regola d’oro anche in questa situazione, per cui bisogna presentarsi correttamente, evitando di minimizzare le proprie condizioni e senza esaltarle forzatamente (fuori luogo è per esempio lamentarsi continuamente durante la visita). I componenti della Commissione svolgono centinaia di visite e sono ben abituati a riconoscere le diverse situazioni che si trovano davanti, per cui potrebbe essere anzi controproducente.

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