La maggiorazione contributiva per persone invalide si ottiene con qualsiasi tipo di percentuale di invalidità? A chi spetta l’agevolazione? Avviene in automatico o bisogna farne richiesta? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).
La legge consente ai lavoratori invalidi di ottenere la maggiorazione contributiva per persone invalide, utile sia ai fini del diritto della pensione che alla misura.
Non tutti possono ottenerla pienamente, però, nel senso che per alcuni lavoratori l’agevolazione è valida solo ai fini del diritto della pensione.
In questo approfondimento parliamo di chi sono i beneficiari della misura e di come farne richiesta.
Indice
- A chi spetta la maggiorazione contributiva per persone invalide?
- In cosa consiste la maggiorazione contributiva per persone invalide?
- Quando la maggiorazione contributiva per persone invalide non conta?
- Come aumentare la pensione con la maggiorazione contributiva per persone invalide?
- Come fare domanda per richiedere la maggiorazione contributiva per persone invalide?
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A chi spetta la maggiorazione contributiva per persone invalide?
La Legge 388/2000 consente a determinate categorie di lavoratori di ottenere la maggiorazione contributiva per persone invalide.
Nello specifico, l’agevolazione spetta a:
- lavoratori sordomuti;
- invalidi di guerra;
- invalidi per causa di servizio;
- invalidi civili di guerra;
- invalidi per causa di servizio nel pubblico impiego;
- invalidi civili, ai quali sia stata riconosciuta un’invalidità superiore al 74%.
Il beneficio, quindi, viene riconosciuto solo ai lavoratori invalidi civili, per qualsiasi causa, a partire dal 75% di invalidità, e per ogni anno di servizio svolto presso amministrazioni pubbliche, aziende private o cooperative.
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In cosa consiste la maggiorazione contributiva per persone invalide?
Se fai parte di una delle categorie di lavoratori invalidi elencate nel precedente paragrafo e hai un’invalidità superiore al 74%, hai diritto alla maggiorazione contributiva per persone con invalidità.
L’agevolazione consiste nella concessione di 2 mesi di contribuzione figurativa per un massimo di 5 anni ed è utile sia ai fini del diritto della pensione che al calcolo della quota di pensione.
Questo vale se sei soggetto al calcolo retributivo, ovvero se hai 18 anni di contribuzione al 31/12/1995.
Se, invece, sei soggetto al calcolo contributivo, cioè hai cominciato a versare i contributi dal 1° gennaio 1996, la contribuzione figurativa è valida solo ai fini del diritto alla pensione e non per il calcolo della quota pensione.
Con questo beneficio, se per esempio sei un lavoratore invalido che ha svolto 12 anni di lavoro effettivo, potrai contare su un “bonus” contributivo di 2 anni (2 mesi per un massimo di 5 anni.
In questo approfondimento ti spieghiamo cosa prevede la certificazione dei contribuiti figurativi e quali requisiti contributivi devi avere per richiederla e per poter andare in pensione prima.
Quando la maggiorazione contributiva per persone invalide non conta?
Come anticipato, la maggiorazione contributiva per persone invalide non conta per le pensioni calcolate con il sistema contributivo puro.
In questo caso, la maggiorazione contributiva non incide sul montante contributivo, ovvero sull’insieme delle quote di retribuzione accantonate per ogni anno di lavoro svolto. Un lavoratore dipendente accantona il 33% della sua retribuzione lorda in questo “paniere”, che non è nient’altro che la retribuzione pensionabile.
Nel sistema contributivo, infatti, poco importa quanti siano gli anni lavorati. Piuttosto è importante l’ammontare dell’importo versato a titolo di contribuzione.
Non aumentando il montante contributivo, di conseguenza la maggiorazione contributiva non aumenta l’importo dell’assegno calcolato con il sistema contributivo puro.
Quanto spetta con la pensione anticipata per invalidità? E quanto si perde al mese? Ecco alcuni esempi di calcolo.
Come aumentare la pensione con la maggiorazione contributiva per persone invalide?
L’attribuzione della maggiorazione contributiva per persone invalide non è automatica. Per ottenerla, e quindi per aumentare l’importo della pensione, dovrai presentare un’apposita domanda di ricostituzione telematica all’INPS, allegando anche la seguente documentazione:
- certificazione relativa alla percentuale di invalidità che ti è stata riconosciuta dall’INPS;
- oppure certificazione di invalidità rilasciata dall’INAIL;
- oppure certificazione di invalidità rilasciata dall’IPSEMA.
Quindi:
- per i sordomuti e gli invalidi civili è necessario allegare il verbale di accertamento sanitario rilasciato dalle commissioni mediche ASL per le invalidità civili;
- per gli invalidi di guerra, civili di guerra e per causa di servizio nel rapporto del pubblico impiego, copia del provvedimento amministrativo dal quale risulti che le lesioni e le infermità rientrino nelle prime quattro categorie di cui al DPR n. 834 del 1981.

Come fare domanda per richiedere la maggiorazione contributiva per persone invalide?
Come abbiamo detto, la maggiorazione contributiva per persone invalide è riconosciuta su richiesta ai lavoratori con un’invalidità superiore al 74%, ai lavoratori invalidi di guerra e ai lavoratori sordomuti e la domanda va presentata all’INPS.
Nel documento da compilare è presente un campo denominato “richieste particolari agevolazioni di legge (riduzione età pensionabile e incremento anzianità contributiva”.
Una delle caselle da sbarrare è quella relativa alla maggiorazione contributiva per invalidità, individuabile con la scritta “incremento dell’anzianità contributiva di due mesi per ogni anno di servizio effettivo (Legge n. 388/2000 , art. 80, comma 3)”.
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