Come si svolge la visita per l’accompagnamento

La visita per l'accompagnamento è fondamentale per poter ottenere tale indennità. Tuttavia, sono molti i casi in cui non è stata riconosciuta l'invalidità al 100%.
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30/3/23

Visita per l’accompagnamento: ecco come si svolge e qualche consiglio per superarla (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Per le persone che si trovano in uno stato di difficoltà, la legge italiana prevede numerose tutele ed agevolazioni per facilitare lo svolgimento delle attività quotidiane. Maggiori attenzioni sono in particolar modo prestate per coloro che hanno necessità di assistenza continua da parte di un’altra persona anche per svolgere i compiti più semplici come, ad esempio, vestirsi, mangiare o assumere delle medicine.

Per quest’ultima categoria di persone, vi è il diritto di beneficiare all’indennità di accompagnamento, che viene riconosciuta solo nel caso in cui la percentuale di invalidità accertata sia pari al 100%.

INDICE:

Che cos’è la visita per l’accompagnamento? A che cosa serve?

Per ottenere il riconoscimento della percentuale di invalidità totale, non è sufficiente un’autocertificazione e nemmeno una dichiarazione da parte del proprio medico curante. Il passaggio fondamentale è costituito da una visita medica davanti ad una commissione esterna che può valutare oggettivamente lo stato di disabilità di una persona.

La visita per l’accompagnamento, quindi, è un accertamento medico necessario e obbligatorio per poter ottenere l’indennità di accompagnamento.

L’indennità di accompagnamento per il 2022 prevede un importo pari a 525,17 euro che viene corrisposto ogni mese alla persona invalida al 100%. Tale assegno viene erogato per 12 mensilità. Non vi è, quindi, la tredicesima e nemmeno la quattordicesima.

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Come si svolge la visita per l’accompagnamento?

Per poter richiedere l’indennità di accompagnamento, è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali:

  • Essere cittadini italiani;
  • Essere cittadini stranieri comunitari iscritti all’anagrafe del comune di residenza;
  • Essere cittadini stranieri extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno di almeno un anno (articolo 41 Testo unico immigrazione).

Bisogna, inoltre, essere in possesso di una certificazione di invalidità totale o permanente se l’età del richiedente è compresa tra i 18 e i 65 anni.

In caso di cittadini minorenni o di età superiore ai 65 anni, è sufficiente che all’interno del verbale, redatto in seguito alla visita medica di accertamento sanitario, sia riportato che al soggetto o risulti impossibile deambulare senza un aiuto costante di un accompagnatore o sia impossibile compiere gli atti quotidiani primari senza l’assistenza di un’altra persona.

In ogni caso, non bisogna essere ricoverati presso strutture a pagamento con una retta carico dello Stato o di altri enti pubblici.

Per richiedere l’indennità di accompagnamento, quindi, è necessario:

  1. Recarti presso il tuo medico curante e richiedere il Certificato Medico Introduttivo;
  2. Inviare il Certificato Medico Introduttivo all’INPS e segnare il codice identificativo della richiesta generato a seguito dell’invio;
  3. Attendere la chiamata dall’ASL di competenza per la visita di accertamento per l’accompagnamento.

Il Certificato Medico Introduttivo ha, infatti, una durata di soli 30 giorni e l’invalidità della persona che richiede l’accompagnamento deve essere verificata e accertata mediante una visita di una commissione medica esterna.

La visita per l’accompagnamento può essere effettuata:

  • Presso un ufficio ASL della zona di residenza;
  • A domicilio (in questo caso la richiesta deve essere indicata all’interno del Certificato Medico Introduttivo).

Al momento della visita dovrai assicurarti di portare con te i seguenti documenti:

  • Certificato originale inviato all’INPS;
  • Ricevuta di invio;
  • Documento di identità del richiedente;
  • Codice fiscale del richiedente;
  • Tessera sanitaria del richiedente;
  • Originale e copia della documentazione sanitaria che attesta le patologie indicate dal medico curante all’interno del Certificato Medico Introduttivo.

In caso di assenza ingiustificata, verrà effettuata una nuova convocazione. Nel caso di due assenze consecutive, esse saranno considerate come una rinuncia alla domanda con perdita di efficacia della stessa.

Molti cittadini si chiedono come si svolge la visita della commissione medica: nel corso della visita per l’accompagnamento, la commissione medica esamina la documentazione rilasciata attestante le patologie cui è affetta la persona disabile e valuterà la percentuale di invalidità da riconoscere al soggetto.

Visita per l'accompagnamento
Visita per l’accompagnamento

Una volta conclusa l’analisi, entro 60 giorni, l’ASL invierà all’INPS il verbale contenente l’esito dell’accertamento. Successivamente, l’INPS ha a disposizione altri 60 giorni per accettare tale giudizio ed erogare l’indennità. In ogni caso, fornirà il feedback alla persona disabile mediante una lettera raccomandata A/R oppure con un messaggio di posta elettronica certificata.

Ricordiamo, inoltre, che l’INPS ha anche la facoltà di richiamare il paziente per effettuare un ulteriore controllo di accertamento.

Qualche consiglio per superare la visita per l’accompagnamento

L’esito della visita per l’accompagnamento, purtroppo, non è sempre scontato. Sono numerosi, infatti, i casi di rigetto a causa del fatto che la commissione medica non abbia riconosciuto una percentuale di invalidità al 100%.

La prima data per la visita di accertamento deve essere fissata entro 30 giorni dal momento della presentazione della domanda all’INPS. Tali termini si riducono a 15 giorni in caso di patologia oncologica.

I membri della commissione medica che effettueranno la visita per l’accompagnamento vengono scelti sulla base delle patologie dichiarate dal richiedente ed i consigli che possiamo dare per affrontare al meglio questo accertamento sono:

  • Chiedere costantemente il supporto del proprio medico di fiducia;
  • Controllare di aver consegnato tutti i documenti che possano attestare lo stato di invalidità;
  • Prepararsi a rispondere alle domande mediche specifiche che verranno poste dalla commissione medica.

Ricordiamo, inoltre, che la Legge consente di farsi accompagnare dal proprio medico di fiducia alla visita per l’accompagnamento in modo che possa dare assistenza in caso di domande troppo tecniche.

Qualsiasi tipologia di documenti che possa accertare lo stato di invalidità è molto importante ai fini della visita per l’accompagnamento in quanto, per poter ottenere questa indennità, è necessario che venga riconosciuta una percentuale di invalidità totale, ossia del 100%.

Assicurati di disporre tutta la documentazione in tuo possesso in modo ordinato, preferibilmente in ordine cronologico, in modo da ricostruire la storia dello stato di inabilità della persona richiedente.

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