Invalidità civile con l’osteoporosi

Invalidità civile con l'osteoporosi: vediamo quali sono le tutele e a cosa ha diritto chi soffre di questa patologia. Quando e come si può ottenere il riconoscimento dell'invalidità civile. Ma anche la diffusione, la sintomatologia e le conseguenze causate dalla osteoporosi.
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31/3/23

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Indice

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Invalidità civile con l’osteoporosi: 5 milioni di pazienti

L’osteoporosi è una malattia molto frequente in Italia. Secondo le stime del Ministero per la Salute sono 5 milioni gli italiani che ne soffrono. In particolare l’80% delle donne dopo la menopausa.

Questa patologia porta con sé pesanti conseguenze, come le fratture da fragilità. Conseguenze che possono essere mortali, causare disabilità motoria e avere costi molto alti per i servizi sanitari.

Sì, si muore anche per osteoporosi. La mortalità per le fratture al femore è del 5% nel periodo immediatamente successivo all’evento. Dal al 15-20% nell’arco di un anno.

Nel 20% dei casi si ha la perdita definitiva della capacità di camminare senza un sostegno. Solo nel 30, 40% dei casi si ritorna alle condizioni precedenti alla frattura.

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Invalidità civile con l’osteoporosi: zone più esposte

L’osteoporosi è una patologia tipica della terza età e colpisce in particolare le donne. Si tratta di un disturbo dell’apparato scheletrico. La caratteristica è la bassa densità minerale ossea con un conseguente deterioramento del suo tessuto.

Le zone più esposte all’osteoporosi sono:

  • l’anca;
  • la colonna vertebrale (toracica e lombare):
  • il polso;
  • la spalla.

Invalidità civile con l’osteoporosi: invalidante

Quando la malattia si aggrava diventa molto invalidante, riduce e di molto la capacità lavorativa di chi ne soffre. E per questo si può chiedere e ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile (che vedremo dopo).

Ricordiamo però prima quali sono i due presupposti necessari affinché le commissioni medico legali riconoscano lo stato di invalido civile:

  • per le persone tra 18 e 67 anni: la patologia o la menomazione deve compromettere la capacità lavorativa;
  • per i minori e le persone con più di 67 anni: la patologia o la menomazione deve rendere il paziente incapace di svolgere le attività tipiche della sua età.

Invalidità civile con l’osteoporosi: sintomi

Quali sono i sintomi che possono indicare la potenziale perdita di minerali nelle ossa?

Eccone alcuni:

  • gengive che si ritirano: le gengive possono recedere se le ossa della mascella si stanno riducendo. In questo caso sarebbe opportuno chiedere uno screening al dentista;
  • debolezza nel prendere le cose: una ridotta forza nella presa può essere il sintomo di una bassa densità minerale ossea e anche accentuare il rischio di cadute;
  • unghie deboli e fragili: le unghie possono essere un termometro della condizione ossea, anche se in questo caso potrebbero essere considerati pure altri fattori (esposizione a temperature molto calde o fredde, l’uso costante di solvente, l’immersione per lunghi periodi in acqua).

In genere comunque l’osteoporosi non ha molti sintomi iniziali. La soluzione migliore per individuare la patologie è parlarne con il medico, soprattutto se c’è una storia familiare con questa malattia.

I sintomi in una fase avanzata della malattia sono invece piuttosto evidenti:

  • perdita di altezza;
  • fratture da caduta;
  • dolore alla schiena e al collo;
  • postura tendenzialmente curva.

Invalidità civile con l’osteoporosi: fattori di rischio

Questi sono invece i fattori di rischio:

  • età avanzata;
  • in menopausa prima dei 45 anni;
  • avere le ovaie rimosse prima dei 45 anni;
  • avere un basso livello di testosterone negli uomini;
  • avere un basso livello di estrogeni nelle donne;
  • prendendo alcuni farmaci che riducono i livelli ormonali;
  • fumare sigarette;
  • avere una storia familiare di osteoporosi;
  • bere alcolici frequentemente;
  • non fare abbastanza attività fisica regolare, in particolare esercizi di carico come camminare.

Invalidità civile con l’osteoporosi: tabelle

Ma veniamo all’invalidità civile con l’osteoporosi.

La patologia non è inserita direttamente nelle tabelle ministeriali. Ovvero non fa parte dell’elenco delle malattie che portano al riconoscimento di gradi di invalidità civile. Il motivo? L’osteoporosi, anche se è una patologia cronica e degenerativa, viene ritenuta la causa di un naturale processo di invecchiamento.

Proprio per questo non c’è l’esenzione dal pagamento del ticket o per gli esami strumentali e da laboratorio.

E allora, come si fa ad avere l’invalidità civile con l’osteoporosi? Il discorso da fare – e che le commissioni medico legali in genere fanno – è valido anche per altre patologie non incluse nelle famose tabelle ministeriali. (Invalidità civile, tutti i sostegni economici Inps, guida)

Quello che bisogna dimostrare in sede di visita è l’incidenza negativa che questa patologia ha sulla capacità lavorativa (se si ha meno di 67 anni) o per compiere gli atti della vita quotidiana (come cucinare, fare la spesa, vestirsi, camminare).

Invalidità civile con l’osteoporosi: come richiederla

Vi ricordiamo velocemente quali sono i passaggi necessari per chiedere la domanda di invalidità civile:

  • recarsi dal medico di famiglia per la compilazione online del certificato medico introduttivo;
  • il medico consegna in codice unico e con quello inoltrare la domanda all’Inps (via telematica o tramite patronato);
  • l’Inps fissa la data per la visita di fronte alla commissione medica.

Ok, fin qui ci siamo. A questo punto il paziente deve andare alla visita adeguatamente preparato.

Serve dunque una documentazione medica (recente) che attesti la gravità della patologia, il decorso della malattia e gli eventuali interventi chirurgici ai quali è stato sottoposto (come nel caso della ricomposizione di una frattura).

Più la documentazione medica sarà completa e più aumenteranno le possibilità che l’invalidità venga riconosciuta.

Invalidità civile con l’osteoporosi: percentuali

È ovvio che se l’osteoporosi ha già causato delle fratture e compromesso la capacità deambulatoria del paziente, la commissione medica non potrà che prenderne atto, anche se la malattia non è inclusa nelle tabelle ministeriali.

È difficile quindi stabilire delle percentuali di invalidità legate alla malattia: dipendono dalle condizioni cliniche del paziente e da quanto l’osteoporosi incida sulla sua capacità di lavoro o di svolgere gli atti della vita quotidiana.

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