Quali cambiamenti ci saranno per le persone disabili con l’entrata in vigore dell’Assegno di inclusione? Cosa invece resta uguale? Quali sono le differenze fra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).
Ormai è noto a tutti che il Reddito di cittadinanza scomparirà a gennaio del 2024, quando passerà il testimone alla nuova misura a supporto della povertà: l’Assegno di inclusione, introdotto con il decreto lavoro 2023.
Si tratta di una transizione che comunque è già in atto, tant’è vero che molti beneficiari del Rdc (i cosiddetti “occupabili”) non potranno già più rinnovarlo tra qualche mese e dovranno essere inseriti in percorsi di formazione specifici (Strumento di attivazione) in attesa dell’entrata in vigore della nuova misura.
In questo approfondimento analizzeremo le differenze fra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza per le persone disabili, in modo da capire bene quali sono i cambiamenti a cui assisteremo e cosa invece resterà invariato.
Indice
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Quali sono le differenze fra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza per le persone disabili?
Per mostrarti con un colpo d’occhio quali sono le differenze fra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza per le persone disabili, abbiamo preparato per te una tabella riassuntiva, che poi andremo ad argomentare nei paragrafi successivi. Eccola:
Assegno di Inclusione | Reddito di cittadinanza |
Valore massimo dell’assegno | |
640 euro al mese (più la quota di affitto fino a massimo 280 euro) | Fino a 780 euro al mese (più la quota di affitto fino a massimo 280 euro |
Valore ISEE | |
Non superiore a 9.360 euro | Non superiore a 9.360 euro |
Valore del patrimonio immobiliare | |
Non superiore a 30.000 euro | Non superiore a 30.000 euro |
Valore del patrimonio mobiliare | |
Non superiore a 6.000 euro per chi abita da solo. Incrementato in base al numero dei componenti della famiglia fino a 10mila euro: 1000 euro per ogni figlio ulteriore al secondo; 5000 euro in caso di figli con disabilità media; 7.500 euro in caso di figli con disabilità grave. | Non superiore a 6.000 euro per chi abita da solo. Incrementato in base al numero dei componenti della famiglia fino a 10mila euro: 1000 euro per ogni figlio ulteriore al secondo; 5000 euro in caso di figli con disabilità media; 7.500 euro in caso di figli con disabilità grave. |
Valore del reddito familiare | |
Non superiore a 6.000 euro annui, soglia moltiplicata per il corrispondente parametro di equivalenza | Inferiore a 6.000 euro annui |
Tenore di vita dei membri della famiglia | |
Componenti: non intestatari di autoveicoli nei 36 mesi precedenti alla richiesta del Rdc (esclusi quelli con agevolazioni fiscali per persone con disabilità); non intestatari di navi e imbarcazioni di diporto; non sottoposti a misura cautelare e personale | Componenti: non intestatari di autoveicoli nei 6 mesi precedenti alla richiesta del Rdc; non intestatari di navi e imbarcazioni di diporto; non sottoposti a misura cautelare e personale |
Tempi di erogazione | |
18 mesi, con possibilità di rinnovo per altri 12 mesi, previa sospensione di un mese | 12 mesi, con possibilità di rinnovo |
Requisiti di residenza | |
Risiedere da almeno 5 anni in Italia | Risiedere almeno da 10 anni in Italia |
Andiamo adesso a vedere nel dettaglio in cosa consistono queste differenze e quali sono i cambiamenti effettivi.
Leggi le ultime notizie sul Supporto per la formazione e il lavoro, che da settembre sostituirà il Rdc per i beneficiari definiti occupabili.
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Differenze fra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza: cosa cambia?
Come hai potuto notare dalla tabella che ti abbiamo mostrato, per quanto riguarda le persone con disabilità o i nuclei familiari in cui è presente almeno un componente con disabilità o ultrasessantenne, cambia poco.
Quelle di seguito sono le differenze che abbiamo riscontrato:
- il valore massimo dell’Assegno non sarà più di 780 euro più eventuale contributo affitto di fino a massimo 280 euro (massimo 1.060 euro totali), ma di 640 euro al mese più eventuali massimo 280 euro di quota affitto (massimo 920 euro totali);
- per quanto riguarda il tenore di vita, cambia il limite di tempo del possesso degli autoveicoli: con il Reddito di cittadinanza non si deve essere intestatari di autoveicoli nei 6 mesi precedenti alla domanda, mentre con l’Assegno di inclusione non si dovrà esserlo nei 36 mesi precedenti. Tuttavia, se l’automobile è intestata a una persona disabile che ha beneficiato delle agevolazioni fiscali per l’acquisto del mezzo, si è esclusi dal possesso di questo requisito;
- cambiano anche i tempi di erogazione: il Rdc può essere erogato per 12 mesi, con possibilità di rinnovo. L’Assegno di inclusione verrà erogato per 18 mesi, con possibilità di rinnovo per altri 12 mesi, in entrambi i casi previa sospensione di un mese;
- per concludere, l’ultima differenza sta nel requisito di residenza; con il Rdc bisogna essere residenti in Italia da almeno 10 anni, mentre con l’Assegno di inclusione ne bastano 5.
Come vedi, alla fine non cambia molto per quanto riguarda le persone disabili o i nuclei familiari in cui sono presenti persone con disabilità o ultrasessantenni.
Le differenze sono un po’ più marcate per i cosiddetti “occupabili”, di cui abbiamo parlato più dettagliatamente in un altro nostro approfondimento su TheWam.net: Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza a confronto: cosa cambia.
Dobbiamo parlare però della scala di equivalenza, che si caratterizza essere la più forte tra le differenze fra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza.
Differenze fra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza. Quando parte e quanto dura l’Assegno di inclusione persone disabili. A chi spetta, come fare domanda e come verrà erogato il nuovo sussidio che sostituirà il Reddito di cittadinanza.

Differenze fra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza: la scala di equivalenza
Abbiamo visto quali sono le differenze fra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza, ma non è finita qua.
La più grande differenza tra le due misure riguarda la scala di equivalenza, a cui dobbiamo dedicare più spazio, dato che ha un forte peso sull’importo che si andrà a percepire con il sussidio.
La scala di equivalenza, infatti, è il parametro che serve a definire sia il reddito familiare sia l’importo spettante ai nuclei familiari richiedenti.
In particolare, secondo l’Assegno di inclusione, il parametro della scala di equivalenza si calcola in questo modo:
- valore pari a 1 per il richiedente;
- + 0,5 per un componente maggiorenne con carichi di cura;
- + 0,5 per ciascun altro componente ultrasessantenne o con disabilità o soggetto a cui è riconosciuta l’invalidità civile temporanea;
- + 0,15 per ciascun minore di età fino a due;
- + 0,10 per ogni ulteriore minore di età oltre il secondo;
- fino a un massimo complessivo di 2,2 ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza.
Non sono conteggiati nella scala di equivalenza i componenti per tutto il periodo in cui risiedono in strutture a totale carico pubblico.
La scala di equivalenza del Reddito di cittadinanza, invece, prevede questi valori:
- valore pari a 1 per il richiedente;
- + 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne;
- + 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne.
Il valore massimo della scala di equivalenza è pari a 2,2 in caso di persone con disabilità per il Reddito di cittadinanza.
Come vedi dalle differenze, salta subito all’occhio che, con l’Assegno di inclusione, risultano penalizzate in modo particolare le famiglie in cui sono presenti più maggiorenni occupabili, che sono esclusi dal calcolo dell’importo, insieme alle famiglie con minorenni a carico.
Nel caso delle famiglie con minorenni a carico, tuttavia, resta il supporto dell’Assegno Unico, che spetta in misura intera ai percettori dell’Assegno di inclusione.
Nessuna grossa penalizzazione, invece, per le persone con disabilità o i nuclei familiari in cui sono presenti disabili o ultrasessantenni.
A conclusione dell’analisi sulle differenze fra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza per persone disabili, possiamo affermare che queste categorie di beneficiari sono quelle che avvertiranno in maniera minore il passaggio tra il vecchio e il nuovo sussidio, a partire da gennaio 2024.
Differenze fra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza. Assegno di inclusione e persone con disabilità: le novità su importi e scala di equivalenza rispetto al Reddito di cittadinanza, che sostituirà dal 2024.
FAQ Disabili Assegno di inclusione e Rdc
1. Quali sono le differenze principali fra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza?
Il Reddito di Cittadinanza e l’Assegno di Inclusione sono due misure a supporto della povertà, con alcune differenze significative. Ad esempio, il valore massimo dell’Assegno di Inclusione sarà di 640 euro al mese più un eventuale contributo affitto fino a massimo 280 euro, mentre per il Reddito di Cittadinanza si arriva fino a 780 euro al mese più la quota di affitto fino a massimo 280 euro. Ci sono anche differenze sui tempi di erogazione e sul requisito di residenza.
2. Cosa cambia per le persone disabili con l’Assegno di inclusione rispetto al Reddito di cittadinanza?
Per le persone disabili, i cambiamenti non sono molti. Le differenze più importanti riguardano il valore massimo dell’Assegno, i tempi di erogazione e il requisito di residenza. Tuttavia, le famiglie in cui sono presenti persone disabili o ultrasessantenni avvertiranno in maniera minore il passaggio tra il vecchio e il nuovo sussidio.
3. Quando inizia e quanto dura l’Assegno di inclusione per le persone disabili?
L’Assegno di Inclusione sarà erogato per 18 mesi, con possibilità di rinnovo per altri 12 mesi, previa sospensione di un mese. Questo nuovo sussidio entrerà in vigore a partire da gennaio 2024, sostituendo il Reddito di Cittadinanza.
4. Come influisce la scala di equivalenza sulla differenza fra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza?
La scala di equivalenza è un parametro che serve a definire sia il reddito familiare sia l’importo spettante ai nuclei familiari richiedenti. La principale differenza tra le due misure riguarda proprio questo parametro. Nel caso dell’Assegno di Inclusione, ad esempio, sono penalizzate le famiglie in cui sono presenti più maggiorenni occupabili e le famiglie con minorenni a carico.
5. Come posso restare aggiornato sulle notizie relative all’invalidità civile e ai diritti delle persone disabili?
Ci sono molti modi per restare aggiornati. Puoi unirti alla community di Invalidità e Diritti, alla chat tematica, al gruppo Telegram, a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Puoi anche entrare nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi o seguire la pagina Instagram e il canale YouTube, dove vengono pubblicate notizie in formato grafico, videoguide e interviste.
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