Quando sarà possibile presentare domanda per l’Assegno di inclusione per persone con disabilità? Quanto dura il sussidio e quando sarà necessario rinnovarlo? Cosa è previsto nel caso di nuclei familiari con persone disabili? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).
Tra le novità presenti nel Decreto lavoro approvato il 5 maggio 2023, c’è quella della sostituzione del Reddito di cittadinanza con l’Assegno di inclusione per persone con disabilità a partire dal 1° gennaio 2024.
L’Assegno di inclusione prevede il rispetto di requisiti e condizioni diversi rispetto al Rdc, di cui abbiamo parlato in maniera approfondita in questo nostro articolo: Assegno di inclusione e disabili, cosa cambia.
In questo approfondimento, invece, cerchiamo di capire quando partirà la nuova misura a sostegno della povertà e cosa bisogna fare fino a quel momento.
Vedremo inoltre qual è la sua durata, come rinnovarlo e riassumiamo i requisiti per richiedere il sussidio.
Indice
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Quando parte l’Assegno di inclusione per persone con disabilità e cosa devo fare fino a quel momento?
Come abbiamo anticipato, l’Assegno di inclusione per persone con disabilità entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2024.
Fino a quel momento, quindi fino al 31 dicembre 2023, i nuclei familiari al cui interno è presente una persona disabile e che percepiscono il Reddito di cittadinanza, continueranno a percepire il sussidio senza interruzioni.
Prima dell’entrata in vigore dell’Assegno di inclusione, quindi, per i beneficiari non occupabili il Reddito di Cittadinanza continuerà ad esistere fino a fine dicembre.
A stabilirlo è lo stesso Decreto lavoro approvato il 5 maggio 2023, che modifica i due commi della Legge di Bilancio 2023 che hanno introdotto il limite di 7 mesi.
La deroga vale però solo per i nuclei familiari con disabili (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159), minorenni o con over 60. Prima della scadenza dei 7 mesi, tali nuclei familiari dovranno però essere presi in carico dai servizi sociali, in quanto non attivabili al lavoro. Come? Non si sa ancora.
Con una specifica circolare INPS, saranno chiariti i dettagli sulla fruizione sia per gli “occupabili” che per i “non occupabili”, che invece si dirigeranno verso lo Strumento di attivazione al lavoro (SDA) e dovranno dire addio all’assegno già dal 1° settembre 2023. Ti informeremo man mano sull’applicazione delle novità previste dal Decreto lavoro 2023.
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Quanto dura l’Assegno di inclusione per persone con disabilità?
L’Assegno di inclusione per persone con disabilità verrà versato ogni mese per un periodo di massimo 18 mesi.
Terminato questo periodo, si potrà presentare la domanda di rinnovo, ma solo dopo che sarà trascorso un mese di sospensione.
Il rinnovo potrà essere concesso non per 18 ma per ulteriori 12 mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo di 12 mesi è sempre prevista la sospensione di un mese.
Per quanto riguarda i nuclei familiari in cui sono presenti persone con disabilità, se permangono i requisiti richiesti per l’erogazione del sussidio, questo potrà essere rinnovato infinite volte.
Per le persone disabili, infatti, non vi è l’obbligo di adesione a un percorso lavorativo, qualora le condizioni della persona disabile non lo permettano.
Scopri nel dettaglio cosa è previsto per l’inserimento lavorativo nell’Assegno di Inclusione.
Come rinnovare l’Assegno di inclusione per persone con disabilità?
Per richiedere o rinnovare l’Assegno di inclusione per persone con disabilità, dovrai presentare domanda all’INPS e seguire questo iter:
- sottoscrivere il patto di attivazione digitale, cioè iscriverti al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), che garantisce l’interazione tra diverse banche dati e aiuti INPS e forze dell’ordine nei controlli;
- aderire a un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa (patto di servizio personalizzato). Il percorso viene definito nell’ambito di uno o più progetti finalizzati a identificare i bisogni del nucleo familiare nel suo complesso e dei singoli componenti. Il patto di servizio personalizzato può essere coordinato con i percorsi formativi previsti dal Programma Nazionale per la Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (Programma GOL), di cui alla Missione M5, componente C1, del Piano nazionale per la ripresa e resilienza PNRR.
Ecco come si calcola il reddito ai fini del riconoscimento dell’Assegno di inclusione per anziani e disabili, quali prestazioni pensionistiche vengono incluse nel calcolo e chi rischia di non ottenere il sussidio.
Come verrà erogato l’Assegno di inclusione per persone con disabilità?
Non avendo ancora il Governo approvato il decreto attuativo dell’Assegno di inclusione per persone disabili, non siamo in grado di dire con esattezza come verrà erogato il sussidio.
Tuttavia, si parla già dell’erogazione tramite una carta elettronica, così come avviene con l’attuale Reddito di cittadinanza.
Leggi tutte le novità su importi e scala di equivalenza dell’Assegno di inclusione rispetto al Reddito di cittadinanza, che sostituirà dal 2024.

A chi spetta l’Assegno di inclusione per persone con disabilità e cosa cambia rispetto al Reddito di cittadinanza?
Per riassumere e darti una panoramica dei requisiti per richiedere l’Assegno di inclusione per persone con disabilità e per mostrarti cosa cambia rispetto al Reddito di cittadinanza, abbiamo preparato per te la tabella di seguito:
Assegno di Inclusione | Reddito di cittadinanza |
Valore massimo dell’assegno | |
640 euro al mese (più la quota di affitto fino a massimo 280 euro) | Fino a 780 euro al mese (più la quota di affitto fino a massimo 280 euro |
Valore ISEE | |
Non superiore a 9.360 euro | Non superiore a 9.360 euro |
Valore del patrimonio immobiliare | |
Non superiore a 30.000 euro | Non superiore a 30.000 euro |
Valore del patrimonio mobiliare | |
Non superiore a 6.000 euro per chi abita da solo. Incrementato in base al numero dei componenti della famiglia fino a 10mila euro: 1000 euro per ogni figlio ulteriore al secondo; 5000 euro in caso di figli con disabilità media; 7.500 euro in caso di figli con disabilità grave. | Non superiore a 6.000 euro per chi abita da solo. Incrementato in base al numero dei componenti della famiglia fino a 10mila euro: 1000 euro per ogni figlio ulteriore al secondo; 5000 euro in caso di figli con disabilità media; 7.500 euro in caso di figli con disabilità grave. |
Valore del reddito familiare | |
Non superiore a 6.000 euro annui, soglia moltiplicata per il corrispondente parametro di equivalenza | Inferiore a 6.000 euro annui |
Tenore di vita dei membri della famiglia | |
Componenti: non intestatari di autoveicoli nei 36 mesi precedenti alla richiesta del Rdc (esclusi quelli con agevolazioni fiscali per persone con disabilità); non intestatari di navi e imbarcazioni di diporto; non sottoposti a misura cautelare e personale | Componenti: non intestatari di autoveicoli nei 6 mesi precedenti alla richiesta del Rdc; non intestatari di navi e imbarcazioni di diporto; non sottoposti a misura cautelare e personale |
Tempi di erogazione | |
18 mesi, con possibilità di rinnovo per altri 12 mesi, previa sospensione di un mese | 12 mesi, con possibilità di rinnovo |
Requisiti di residenza | |
Risiedere da almeno 5 anni in Italia | Risiedere almeno da 10 anni in Italia |
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