Conto corrente intestato a disabile: sono tante le cose da sapere, comprese quelle che riguardano possibili agevolazioni. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE- Conto corrente intestato a disabile: norme e tutele
- Conto corrente intestato a disabile: legge 104
- Conto corrente intestato a disabile: procedura
- Conto corrente intestato a disabile: istruzioni Inps
- Conto corrente intestato a disabile: è pignorabile?
- Conto corrente intestato a disabile: se è grave
- Conto corrente intestato a disabile: amministratore
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Ma può essere importante anche chiarire altri aspetti, come le eventuali autorizzazioni o capire se i soldi depositati su quel conto possono essere pignorati.
In proposito leggi come funziona il pignoramento per persone con invalidità e quali sono le opzioni di prestito con l’assegno ordinario di invalidità.
Conto corrente intestato a disabile: norme e tutele
Sulla questione non ci sono norme precise. Cosa strana, la materia è infatti molto delicata. La legge prevede solo delle tutele a favore della persona con disabilità.
Cercheremo in questo articolo di fare un po’ di chiarezza.
Scopri anche come funziona l’aumento dell’accompagnamento da ottobre 2022 e quando le persone con invalidità sono escluse dal pagamento del bonus 150 euro.
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Conto corrente intestato a disabile: legge 104
Sapete che la Legge 104 offre una serie di agevolazioni fiscali e sul lavoro, ma non prevede nulla per l’apertura di un conto corrente. Nessun tipo di beneficio particolare. Ci sono solo quelli che possono essere concessi dalle singole banche.
Conto corrente intestato a disabile: procedura
Se la persona con disabilità non è in condizioni molto gravi o se è un minorenne non c’è bisogno di alcuna autorizzazione per aprire un conto corrente.
Per una persona disabile maggiorenne c’è da seguire la stessa trafila di chiunque altro (se apre un conto online può farlo anche restando comodamente a casa o in qualsiasi altro posto). Per i minorenni è sufficiente la presenza dei due genitori: in questo caso dovranno recarsi insieme in un istituto di credito per apporre le firme necessarie.
Se sul conto corrente saranno versate, come si presume, somme non importanti, potrebbe essere sufficiente dimostrare agli istituti di credito di essere i genitori del minore o, nel caso, il legale rappresentante.
Conto corrente intestato a disabile: istruzioni Inps
Su come aprire un conto corrente a un minore con disabilità ci ha pensato anche l’Inps, che ha descritto tutte le istruzioni nel messaggio numero 3606 del 2014.
Non è dunque prevista nessuna autorizzazione del tribunale, anche se su quel conto vengono riscossi eventuali arretrati di indennità.
Se invece il conto corrente del minore con disabilità viene chiuso o da quel conto vengono pagate somme di una certa rilevanza, ebbene in quel caso c’è bisogno dell’autorizzazione del giudice tutelare.
Conto corrente intestato a disabile: è pignorabile?
Un’altra questione da chiarire riguarda la pignorabilità di un conto corrente intestato a una persona disabile.
Per capirci è preferibile partire da un punto: per definire un conto corrente impignorabile non sono rilevanti né l’intestatario, né l’entità delle somme depositate. Dipende invece dalla provenienza di quel denaro.
Lo specifica l’articolo 545 del Codice civile. Che indica quali sono (tra le altre) le somme di denaro che non sono pignorabili, quelli che arriva da:
- assegno di invalidità;
- pensione di invalidità;
- indennità di accompagnamento.
E quindi, questo significa che se la persona con disabilità riceve su quel conto anche l’accredito dello stipendio (se lavora) o altre forme di reddito (investimenti o canoni di locazione), il pignoramento può essere portato a termine.
Viene dunque escluso solo il denaro che è stato versato sul conto corrente dall’Inps per misure di sostegno alla disabilità (come quelle elencate in precedenza).
Conto corrente intestato a disabile: se è grave
Fino a ora abbiamo parlato di un conto corrente aperto da una persona con disabilità in condizioni non gravi o da un minore. La questione cambia in modo importante se la persona con disabilità è in condizioni tali da avere bisogno di un amministratore di sostegno. Oppure di un tutore o un curatore nel caso fosse stato interdetto o inabilitato.
Sarà il decreto emesso dal giudice a decidere quanto tempo deve durare sia l’incarico sia l’estensione del potere da attribuire a un amministratore di sostegno.
Comunque, in questa eventualità e come abbiamo accennato, per l’apertura di un conto corrente è necessaria l’autorizzazione di un giudice tutelare.
La procedura è questa: l’amministratore di sostegno presenta al giudice tutelare una domanda per essere autorizzato ad aprire e gestire un conto corrente. Dopo che è arrivato il benestare del magistrato, l’amministratore di sostegno potrà recarsi in banca e aprire un conto vincolato. Sarà intestano alla persona con disabilità grave e collegato all’amministratore di sostegno.

Conto corrente intestato a disabile: amministratore
Vi ricordiamo che l’amministratore di sostegno è la persona che assiste una persona priva di autonomia. Si occupa dei suoi interessi e delle funzioni che servono nella vita quotidiana.
In genere viene scelto dalla stessa persona con disabilità grave o dai suoi familiari. In questo caso, ovvero per chi è fragile per età o per impedimenti, non è obbligatorio.
Per le persone che sono considerate incapaci è invece obbligatorio nominare un tutore.
L’amministratore di sostegno deve prestare la sua assistenza alla persona con disabilità nello svolgimenti di determinati atti. Ovvero: non si sostituisce al beneficiario, lo affianca nella gestione del quotidiano.
A nominare l’amministratore di sostegno è il giudice tutelare. Emette un decreto di nomina, sono tra l’altro indicate queste precisazioni:
- la durata del suo incarico (può essere anche a tempo indeterminato);
- l’estensione del suo incarico e gli atti che l’amministratore può compiere a nome e per conto della persona con disabilità;
- gli atti che la persona con disabilità può compiere solo con l’assistenza dell’amministratore di sostegno.
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