Bollette e disabili gravi: sul caro energia c’è una questione trascurata e riguarda la situazione dei disabili gravi. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
INDICE
- Bollette e disabili gravi: apparecchiature energivore
- Bollette e disabili gravi: spese quadruplicate
- Bollette e disabili gravi: impoverimento
- Bollette e disabili gravi: nessuna strategia
- Bollette e disabili gravi: il silenzio della politica
- Bollette e disabili gravi: terzo settore in crisi
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Sia in campagna elettorale, sia dopo il voto, il caro energia è stato l’argomento centrale. Si discute di tutto, famiglie, imprese, aziende energivore e commercianti, ma si tace su una questione dirompente per milioni di persone: i costi diventati assolutamente insostenibili per i disabili gravi e le rispettive famiglie.
Sull’argomento potrebbe interessarti un post sul piano disabili da 2,6 miliardi, cosa prevede; o un focus sui bonus disabili nelle diverse Regioni d’Italia; e un articolo sulle agevolazioni previste per la disabilità grave.
Bollette e disabili gravi: apparecchiature energivore
Le persone, per capirci, hanno bisogno di apparecchiature importanti: aerosol, ventilatore meccanico, ossigeno umidificato, pompa della nutrizione, sollevatori, aspiratore chirurgico, letto elettrico o altro ancora. Tutti macchinari che consumano tanto e che sono indispensabili per garantire la vita di chi ne ha bisogno.
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Bollette e disabili gravi: spese quadruplicate
Senza contare che con l’avvicinarsi della stagione fredda, le persone con disabilità grave (e come loro gli anziani) non possono permettersi di risparmiare molto sul riscaldamento. Basti pensare alle persone con gravi limitazioni neurologiche, sensoriali o metaboliche. Hanno più bisogno di non soffrire il freddo. Negli anni scorsi chi viveva in edifici con il termosifone centralizzati aveva la necessità di riscaldare ulteriormente la casa anche con altri strumenti (stufe a pellet, camini, stufe elettriche). Ma oggi, con le bollette che sono quadruplicate nei giro di un anno, come sarà possibile?
In queste situazioni ci sono tante persone. Hanno spesso delle condizioni economiche già al limite e proprio a causa dell’assistenza continua che devono assicurare al figlio, al coniuge o agli anziani genitori.
Bollette e disabili gravi: impoverimento
Qualche settimana fa il presidente dell’Associazione Fish, Vincenzo Falabella, aveva dichiarato: «Il caro energia inciderà in maniera significativa anche sulla bolletta di luce e gas delle persone con disabilità, pensando in particolare a quelle che sono costrette ad utilizzare macchinari medicali».
Per poi aggiungere: «E c’è un ulteriore importante elemento di cui tenere conto: sin troppo spesso siamo costretti a sottolineare come la disabilità sia purtroppo un “acceleratore di povertà” per le famiglie che vi convivono. È pertanto palese che l’attuale situazione stia causando un ulteriore impoverimento di tali persone e delle loro famiglie, ciò che è del tutto inaccettabile».
Bollette e disabili gravi: nessuna strategia
Certo, inaccettabile. Come inaccettabile è il silenzio di questi giorni.
Stanno esplodendo in questi giorni anche le morosità: famiglie che non riescono a pagare i conti salati delle bollette (senza dimenticare che sta per arrivare una stangata sul gas, con un aumento previsto, rispetto al periodo precedente, del 70%). E non è ancora iniziato l’inverno, ovvero non bisogna ancora fare i conti con i costi ormai insostenibili del riscaldamento.
Se una famiglia con disabili o con anziani non autosufficienti cosa dovrebbe fare? Mangiare o pagare le bollette. E se va incontro al distacco della luce e del metano come potrebbe fare a sopravvivere?
Bollette e disabili gravi: il silenzio della politica
Sulla questione non abbiamo registrato nessuna presa di posizione, non è stata ancora registrata una proposta, una possibile soluzione, un progetto di intervento, una strategia d’uscita.
Ci saremmo aspettati qualcosa in più. Anche perché prima del voto i partiti hanno inserito in più punti del programma la questione disabilità e invalidità. Il termine fragili è stato evocato spesso dal leader politici.
Ma passato il voto, terminata la festa. I fragili sono ridiventati una entità indistinta e i disabili e le rispettive famiglie nuovamente trasparenti, invisibili.
Bisogna solo sperare che qualcosa cambi, che le esigenze di chi soffre e di chi se ne prende cura, diventino un argomento serio da affrontare. L’impressione che è la questione disabili sia stata utilizzata da alcune forze politiche solo in contrapposizione con il Reddito di Cittadinanza.
Ci spieghiamo: è stata ripetuta spesso l’equazione, diamo i soldi a chi ne ha bisogno, non a chi può lavorare. Innescando una inutile “guerra” tra priorità diverse e non sovrapponibili.
Ora, dopo il voto, i disabili e i fragili in generale sono stati di nuovo dimenticati.
Si dirà: ora bisogna affrontare il caro energia. Appunto: è proprio su questo aspetto che ora la situazione di tante persone con disabilità rischia di diventare drammatica. Un’emergenza nell’emergenza.

Bollette e disabili gravi: terzo settore in crisi
E non è tutto: il caro bollette sta avendo pesanti ripercussioni sul Terzo Settore, ovvero sulle centinaia di associazioni che si occupano delle persone con fragilità. Rischiano di chiudere, causando ulteriore disagi per le persone con disabilità e le rispettive famiglie.
La denuncia di Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) è stata ripresa anche dalla Legacopsociali, che ha messo in evidenza come il caro energia metta a rischio i servizi di welfare e sociosanitari. Basta un dato, rispetto al 2021 si registra un incremento complessivo dei costi per gas, energia elettrica, materie prime e forniture di circa il 600%. La sola energia elettrica è aumentata fino al 300%.
«Sono rincari che vanno a colpire un settore dove si svolgono servizi di welfare e il socio-sanitari rivolti alle persone più fragili come anziani non autosufficienti, sofferenti psichici, persone con disabilità».
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