Come funziona l’assunzione di una persona disabile, quali sono le modalità, gli obblighi, le disposizioni da rispettare. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).
INDICE
- Come funziona l’assunzione di una persona disabile: richiesta nominativa
- Come funziona l’assunzione di una persona disabile: convenzione
- Come funziona l’assunzione di una persona disabile: formazione
- Come funziona l’assunzione di una persona disabile: convenzione quadro
- Come funziona l’assunzione di una persona disabile: obblighi
- Come funziona l’assunzione di una persona disabile: in caso di rifiuto
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Come sapete le aziende che hanno in organico più di 15 lavoratori hanno l’obbligo di assumere un certo numero di lavoratori con disabilità. Obbligo che è stato imposto dalla legge numero 69 del 12 marzo 1999 (quella che ha sancito la nascita dell’attuale collocamento mirato).
Ma come funzionano queste assunzioni e quali sono le procedure da seguire?
Sono due le modalità di assunzione previste dalla normativa:
- la richiesta nominativa;
- la convenzione.
Entriamo nel dettaglio e vediamo cosa prevede la legge e cosa deve fare il datore di lavoro.
Su questo argomento potresti leggere un articolo che spiega se è possibile rinunciare al collocamento mirato; abbiamo anche visto cos’è e come si svolge la visita per la scheda funzionale del collocamento mirato; e infine c’è un articolo c’è una guida che racconta nei dettagli come funziona il collocamento mirato e l’accertamento della disabilità.
Come funziona l’assunzione di una persona disabile: richiesta nominativa
Con la richiesta nominativa il datore di lavoro segnala al collocamento mirato le generalità della persona disabile con la quale si intende iniziare il rapporto di lavoro.
La richiesta può anche essere preceduta da una richiesta al collocamento mirato per effettuare una preselezione tra le persone con disabilità che risultano iscritte nell’elenco delle categorie protette. Ovviamente saranno privilegiate le posizioni dei lavoratori che rientrano nelle specifiche caratteristiche (anche per qualifiche e competenze) richieste dall’attività che si andrà a svolgere.
Anche in questo caso le modalità saranno stabilite dall’ufficio di collocamento mirato e dallo stesso datore di lavoro.
C’è poi l’assunzione programmata dopo una convenzione specifica.
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Come funziona l’assunzione di una persona disabile: convenzione
Oltre alla chiamata nominativa ci sono dunque le convenzioni che le singole aziende possono stipulare con delle strutture pubbliche.
Ci sono più tipi di convenzione:
- la convenzione diretta: in questo caso il datore di lavoro si impegna a rispettare tempi e modi dell’inserimento lavorativo per le persone disabili;
- possibilità di scelta nominativa;
- tirocini;
- assunzione con un contratto a termine;
- eventuali periodi di prova più estesi rispetto a quelli che sono previsti nel contratto collettivo.
Non è tutto. La convenzione può anche mirare all’assunzione di persone con disabilità che più di altre hanno delle difficoltà di inserimento.
In questo caso il datore di lavoro deve indicare con precisione queste informazioni:
- le mansioni e le modalità di svolgimento dell’attività lavorativa;
- la previsione di adeguate forme di sostegno, consulenza e formazione per consentire un più semplice adattamento al lavoro della persona con disabilità;
- stabilire in anticipo delle verifiche periodiche sul percorso formativo della persona che sarà assunta.
Come funziona l’assunzione di una persona disabile: formazione
La convenzione potrebbe essere comprendere anche altri soggetti oltre all’imprenditore.
Questo accade quando ci sono anche precise finalità formative.
È il caso di quei datori di lavoro che assumono una persona con disabilità e poi l’assegnano a un’altra azienda. Ovviamente sempre rispettando gli oneri retributivi, previdenziali e assistenziali.
Questo “trasferimento” può anche durare per tutto il periodo della convenzione (12 mesi, prorogabili in altri 12).
Il datore di lavoro potrebbe impegnarsi ad affidare all’azienda che ospita il lavoratore con disabilità un determinato numero di commesse.
La convenzione in questo caso può essere:
- stipulata fino a copertura dell’aliquota d’obbligo (e comunque entro i limiti del 10 per cento della quota di riserva);
- prevedere un piano personalizzato di inserimento lavorativo;
- avere una durata non inferiore a 3 anni. Scaduto il termine il datore di lavoro può rinnovare la convenzione una sola volta per non più di due anni o assumere il disabile a tempo indeterminato con chiamata nominativa.
Come funziona l’assunzione di una persona disabile: convenzione quadro
Tra le convenzioni ci sono anche quelle definite “quadro”. Prevedono l’inclusione delle persone con disabilità nelle cooperative sociali (che ricevono commesse di lavoro da parte delle imprese associate o aderenti).
Le convenzioni quadro sono stipulare su base territoriale e possono coinvolgere:
- associazioni sindacali (sia di lavoratori, sia di imprese);
- associazioni di rappresentanza, assistenza e tutela delle cooperative;
- i consorzi.
Come funziona l’assunzione di una persona disabile: obblighi
Abbiamo scritto che le aziende con più di 15 dipendenti hanno l’obbligo di assumere una determinata quota di persone con disabilità. Le imprese che non rispettano questa norma dovranno pagare delle sanzioni.
Il lavoratore che a causa di questa inadempienza non è stato assunto, può chiedere il risarcimento del danno (non l’assunzione forzata).
Il danno è rappresentato dal danno patrimoniale che il lavoratore ha subito per la mancata assunzione. In questo caso non c’è bisogno che il lavoratore sia in possesso di una prova specifica.
Il datore di lavoro può sottrarsi all’obbligo di assumere un lavoratore con disabilità solo se dimostra di non avere la possibilità di collocarlo in modo adeguato o se ci siano dei validi motivi di sicurezza (per lo stesso lavoratore, per i colleghi e per gli impianti dell’azienda). La mancata assunzione può essere giustificata anche nel caso ci siano degli acclarati motivi legati al comportamento del dipendente.

Come funziona l’assunzione di una persona disabile: in caso di rifiuto
La persona con disabilità se rifiuta senza una giustificazione e per due volte consecutive un lavoro che si adatta ai suoi requisiti professionali, viene cancellato per sei mesi dalle graduatorie protette. Rischia, eventualmente, anche di decadere dal diritto a ricevere l’indennità di disoccupazione.
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