Come e perché viene ridotto l’assegno sociale? Verifichiamo in questo post quali sono i fattori che causano una decurtazione dell’importo. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).
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Sono diversi i lettori che dopo aver ricevuto l’assegno sociale si sono ritrovati con cifre diverse rispetto ai 503,27 euro mensili (per 13 mensilità) riconosciuti nel 2023.
Non preoccupatevi: non si tratta di un errore dell’INPS. L’importo dell’assegno sociale dipende infatti dal reddito personale o coniugale di chi lo riceve. Più è alto il reddito personale (che comunque non può superare una certa soglia, che vedremo, o si perde il diritto a ricevere la prestazione assistenziale), più cala l’ammontare del trattamento.
Potrebbe interessarti un articolo che spiega come funziona l’assegno sociale per invalidi civili e sordi civili; abbiamo anche verificato se assegno sociale e invalidità sono incompatibili; e infine vediamo insieme se la reversibilità può coesistere con l’assegno sociale.
Il sito lavoroepensioni.it ha analizzato le differenze fra Assegno sociale e Pensione sociale.
Assegno sociale 2023, da cosa dipende l’importo
Vediamo dunque da cosa dipendono le differenze nella somma che si riceve con l’assegno sociale e su quali basi viene definito l’importo.
Ci sono due cose da considerare:
- il beneficio è attribuito integralmente a tutti i disoccupati non sposati con un reddito personale che si aggira intorno allo zero, così come ai disoccupati sposati con reddito familiare che equivale a zero;
- se ci sono redditi, ma risultano essere comunque inferiori al limite reddituale annuale (nel 2023, 6.542,51 euro per le persone single e 13.085,02 euro per i coniugati), l’importo viene adeguato. In questo scenario, è possibile determinare facilmente l’importo dell’assegno sottraendo il reddito percepito dal limite soglia personale o familiare e dividendo il risultato per 13 mensilità.
Nel 2024, il valore della prestazione oggi fissato a 503,27 euro al mese, arriverà a 507,02 euro al mese, poco meno di 4 euro in più del 2023 (+ 0,8%).
Il sito lavoroepensioni.it ha parlato dell’Assegno di garanzia per pensioni basse destinato a chi non ha costruito una solida storia contributiva.
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Assegno sociale 2023, come viene calcolato: esempio
Per capire meglio, facciamo un esempio pratico:
- immaginiamo che un individuo non sposato possieda un reddito annuo di 3.000 euro: in questo caso, l’importo dell’assegno sociale sarà pari a 272,46 euro, calcolato come 6.542,51 euro (limite annuale) meno 3.000 euro (reddito percepito), il tutto diviso per 13. In modo analogo, poniamo il caso di una persona sposata che, considerando i redditi del coniuge, abbia un reddito annuo di 8.000 euro: in tal caso, l’importo del suo assegno sociale sarà di 389 euro, risultante dalla differenza tra 13.085,02 euro (limite annuale per i coniugati) e 8.000 euro (reddito percepito), il tutto diviso per 13 mensilità.
È opportuno precisare, infine, che l’Assegno sociale non è soggetto a trattenute IRPEF.
Come si calcola il reddito
Per la concessione dell’assegno sociale INPS 2023, come delineato anche nella Circolare numero 131 del 12 dicembre 2022, vengono tenuti in considerazione i seguenti redditi del richiedente e del coniuge:
- redditi soggetti a IRPEF, al netto di tasse e contributi;
- redditi esenti da imposta (ad esempio, le indennità per gli invalidi civili o gli stessi assegni sociali del possibile coniuge);
- redditi sottoposti a ritenuta alla fonte come imposte (vincite derivanti da fortuna, giochi di abilità, concorsi a premi, erogati dallo Stato, da entità giuridiche pubbliche e private);
- redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi bancari e postali, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli simili, emessi da banche e società per azioni, ecc.;
- redditi derivanti da terreni e edifici;
- pensioni di guerra;
- rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
- pensioni dirette erogate da Stati stranieri;
- pensioni e assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
- assegni alimentari erogati in base al codice civile.
Come evidenziato nella Circolare numero 131 del 2022, per l’assegnazione non si conteggiano:
- trattamenti di fine rapporto comunque denominati e le relative anticipazioni;
- competenze arretrate soggette a tassazione separata;
- reddito della casa di abitazione;
- importo dell’ assegno sociale del richiedente;
- trattamenti di famiglia comunque denominati;
- 1/3 dell’importo della pensione liquidata secondo il sistema contributivo, di cui alla L.335/95, nel limite massimo equivalente ad 1/3 dell’importo dell’assegno;
- indennità di accompagnamento di ogni tipo;
- prestazioni indennitarie erogate dalle Regioni e Province autonome;
- assegni per l’assistenza personale continuativa erogati dall’Inail nei casi di invalidità permanente assoluta;
- assegni per l’assistenza personale e continuativa erogati dall’Inps ai pensionati per inabilità;
- indennità di comunicazione per i sordi, di cui all’articolo 4 della legge 21 novembre 1988, n.508;
- assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 15/18 e precedenti;
- assegno vitalizio a favore dei perseguitati politici e razziali;
- soprassoldi (ovvero compensi speciali) connessi alle Medaglie al Valor Militare;
- le pensioni o assegni connessi alle decorazioni dell’Ordine Militare d’Italia.
Come funziona l’assegno sociale 2023
L’Assegno sociale INPS 2023 viene concesso su richiesta ai beneficiari e nei limiti stabiliti dalla Legge. Il pagamento dell’assegno inizia dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. Il beneficio è temporaneo.
Ogni anno si controllano i redditi e dove vivi. Di conseguenza, si può perdere il beneficio nel caso, ad esempio, che la situazione economica del richiedente nel frattempo cambi. La prestazione ha natura assistenziale e non può essere esportata, quindi non può essere riconosciuta se il titolare della prestazione risiede all’estero. Infine, il beneficio economico non è reversibile ai familiari sopravvissuti.
Quando viene ridotto
Se ricevi la prestazione assistenziale e sei ricoverato in una struttura sanitaria a spese dello Stato o di altri enti pubblici, l’assegno diminuisce:
- se la tariffa è interamente a carico dello Stato, la riduzione è del 50%;
- la riduzione è del 25% quando la tariffa pagata dal richiedente o dai familiari è inferiore alla metà dell’assegno sociale;
- se invece la tariffa comporta una spesa superiore al 50% dell’assegno stesso, questo non subisce diminuzioni.
La legge prevede che il richiedente deve fornire adeguata documentazione, rilasciata dall’istituto o comunità in cui è ricoverato, che attesti l’esistenza e l’ammontare del contributo a carico di enti pubblici e quello eventualmente a carico del richiedente o dei suoi familiari. Tramite il modello ACCAS/PS, è necessario verificare lo stato di eventuali ricoveri e i requisiti di residenza effettiva in Italia.
Quando aumenta l’assegno sociale
Questa misura prevede dei casi di “aumento sociale”, chiariti anche nella Circolare numero 131 del 12-12-2022, cioè:
con l’articolo 70, comma 1 della Legge di Bilancio 2001 è possibile ottenere un aumento, non soggetto a aggiustamento.
Per chi ha un’età inferiore a 75 anni, la norma riconosce un aumento dell’assegno sociale di 12,92 euro per 13 mensilità.
Per chi ha un’età pari o superiore a 75 anni, invece, la legge riconosce un aumento dell’assegno sociale di 20,66 euro per 13 mensilità.
Dal primo gennaio 2022, con la Legge di Bilancio 2002, inoltre, al compimento dei 70 anni di età, il titolare di assegno sociale può richiedere il cosiddetto “incremento al milione“.
L’incremento è riconosciuto a coloro che hanno 70 anni di età. L’età viene ridotta di un anno per ogni 5 anni di contribuzione (fino ad un massimo di 5 anni). A tale fine deve essere presa in considerazione tutta la contribuzione (figurativa, volontaria e da riscatto), a condizione che non abbia dato luogo a un trattamento pensionistico. Il riconoscimento dell’incremento è concesso d’ufficio e decorre dal mese successivo al raggiungimento dei requisiti ed è soggetto a aggiustamento.
Come richiedere l’assegno sociale
La richiesta per l’Assegno deve essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato in questa pagina accedendo all’area riservata nella sezione “Servizi per il cittadino“:
- con SPID di secondo livello;
- Carta d’Identità Elettronica (CIE);
- Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Alternativamente, si può presentare la richiesta tramite:
- Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- Enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti da essi.
- Nella sezione dedicata sul sito INPS è possibile scaricare il manuale che contiene le istruzioni fondamentali per la compilazione.
Cosa serve per averlo
Per presentare la richiesta per l’assegno sociale è necessario inviare:
- l’autocertificazione dei dati personali;
- la dichiarazione del reddito;
- la dichiarazione di responsabilità su eventuali ricoveri in strutture sanitarie con tariffa a carico dello Stato.
Compatibilità con la Pensione di cittadinanza
Nel Messaggio numero 548 del 3 febbraio 2022, l’INPS specifica che c’è compatibilità tra l’assegno sociale e la pensione di cittadinanza fino a un massimo di 780 euro al mese. In pratica, chi ha un ISEE non superiore a 9.360 euro all’anno ed è in possesso degli altri requisiti previsti dal Decreto Legge n.4 del 2019 per ottenere la pensione di cittadinanza può richiedere l’integrazione dell’Assegno con la pensione fino al limite di 780 euro al mese.
L’assegno sociale nel calcolo ISEE
L’Assegno sociale è una delle poche prestazioni assistenziali riconosciute dall’INPS per le quali non è richiesta la presentazione di ISEE o di altri indicatori della Dichiarazione Sostitutiva Unica. Ciò che bisogna indicare nella richiesta è solo il reddito.
Ma attenzione, una volta che viene riconosciuto questo fa reddito ai fini del calcolo dell’ISEE. Le prestazioni di assistenza, come l’Assegno sociale, infatti, entrano nella dichiarazione ISEE in quanto rilevano per la situazione economica della famiglia. In pratica, l’Assegno sociale entra nell’ISEE perché determina, nella maggior parte dei casi, un aumento di ricchezza del nucleo familiare.
Infine, precisiamo che non è necessario indicare l’importo dell’Assegno sociale e delle altre prestazioni di assistenza nella dichiarazione ISEE in quanto è l’INPS stesso a riportare le prestazioni automaticamente nella DSU, prelevandole dalle proprie banche dati.
Quando si revoca l’assegno sociale
L’Assegno sociale INPS viene sottoposto a controlli continui perché è una misura temporanea. Viene infatti sospeso se il titolare soggiorna all’estero per più di 29 giorni. Dopo un anno dalla sospensione, la prestazione viene revocata. Invece, il diritto all’erogazione del trattamento può cessare nel caso di perdita dei requisiti previsti dalla legge. Possono infatti verificarsi variazioni della situazione reddituale che devono essere prontamente segnalate all’INPS.

Faq (domande e risposte)
Come viene ridotto l’assegno sociale?
Viene ridotto in base al reddito personale o familiare del beneficiario. Più alto è il reddito, minore è l’importo dell’assegno.
Quali sono i limiti di reddito per l’assegno sociale?
I limiti di reddito per l’assegno sociale nel 2023 sono di 6.542,51 euro per le persone single e 13.085,02 euro per i coniugati.
Come calcolare l’assegno sociale nel 2023?
Viene calcolato sottraendo il reddito percepito dal limite soglia personale o familiare e dividendo il risultato per 13 mensilità.
Come richiedere l’assegno sociale INPS 2023?
È possibile presentare la richiesta online tramite l’INPS, utilizzando SPID di secondo livello, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
L’assegno sociale è compatibile con la pensione di cittadinanza?
Sì, l’assegno sociale è compatibile con la pensione di cittadinanza fino a un massimo di 780 euro al mese, se si rispettano i requisiti previsti dalla legge.
Quali sono i requisiti per l’assegno sociale?
I requisiti includono il reddito inferiore ai limiti stabiliti, la residenza in Italia e il rispetto di altre condizioni specificate dall’INPS.
Quando viene revocato l’assegno sociale?
Viene revocato se il beneficiario soggiorna all’estero per più di 29 giorni o se perde i requisiti previsti dalla legge.
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