Agricoltura sociale per disabili: dove e come

L’agricoltura sociale per disabili è in grande crescita in Italia: 250 per cento in più negli ultimi 8 anni. Vediamo come funziona, per chi è indicata, quali sono i risultati e perché potrebbe essere uno strumento importante per l’inclusione lavorativa e non solo.
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10/12/23

L’agricoltura sociale per disabili è in grande crescita in Italia, sono sempre di più i percorsi di inclusione lavorativa che vengono attivati.(entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).  

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L’agricoltura sociale è stata introdotta nel nostro Paese con la legge 141 del 18 agosto 2015. Una delle prerogative di questa iniziativa riguarda l’inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità. Solo per dare un dato: negli ultimi 8 anni l’agricoltura sociale è cresciuta del 250 per cento.

Su questo argomento potrebbe interessarti come funziona il lavoro per invalidi con convenzione;  abbiamo anche verificato se per le categorie protette il lavoro è intoccabile; e infine siamo andati a verificare quali sono i progetti del governo per disabili, lavoro e caregiver.

Agricoltura sociale per disabili: le imprese

Le imprese agricole che stanno manifestando da tempo un crescente interesse per l’organizzazione di percorsi innovativi e di accoglienza riempie il vuoto lasciato dalla crisi dei tradizionali sistemi di assistenza sociale. Ma indica anche un nuovo modello.

La persona con disabilità non riceve con l’agricoltura sociale un beneficio passivo. Il paradigma cambia: è il disabile a diventare un soggetto attivo per il proprio benessere, fisico e soprattutto psicologico.

L’agricoltura sociale è praticata dal 12,5 per cento di tutte le imprese agricole. La metà fattura tra 50.000 e un milione di euro. La suddivisione territoriale delle imprese è questa:

  • nel Nord: 41 per cento;
  • nel Sud: 38 per cento;
  • nel Centro: 21 per cento.

Le aziende di agricoltura sociale sono così diffuse nelle diverse Regioni:

RegioneNumero imprese agricoltura sociale
Piemonte77
Val d’Aosta5
Liguria13
Lombardia94
Veneto71
Trentino Alto Adige41
Friuli Venezia Giulia36
Emilia Romagna78
Toscana108
Marche32
Umbria25
Lazio52
Abruzzo21
Molise13
Campania49
Puglia52
Basilicata14
Calabria37
Sicilia53
Sardegna33
Il numero delle aziende di agricoltura sociale e dove sono insediate

Negli ultimi anni sono stati stanziati per l’agricoltura sociale 800.000 euro. Ma è l’inclusione sociale a diventare il valore aggiunto delle imprese che si dedicano a questa attività. Sono molti i bandi sia nazionali sia europei per incentivare le iniziative.

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Agricoltura sociale per disabili: benefici

Il lavoro nel settore agricolo, e quindi l’agricoltura sociale, si adatta in maniera davvero precisa sia ai tempi, sia alle capacità di persone che hanno una disabilità. 

Ma ha anche altri due vantaggi che non possono essere ignorati:

  • un valore aggiunto innegabile dal punto di vista terapeutivo e riabilitativo;
  • un valore formativo, il lavoro nei campi offre un’importante occasione di apprendimento.

Agricoltura sociale per disabili: indagine

Una indagine di qualche anno fa, effettuata coinvolgendo 1197 imprese agricole e cooperative impegnate nell’agricoltura sociale e distribuite su tutto il territorio. Ora i dati sono molto cambiati, ma resta una indicazione di maxssima che è rimasta costante.

Il numero medio di persone con disabilità che prende parte ogni anno a iniziative di agricoltura sociale è più di 2.000. Molti hanno delle disabilità intellettive e dello spettro autistico.

Queste sono le percentuali:

  • 73 per cento: disabilità mentali e psichiche;
  • 11 per cento: cecità e menomazioni visite;
  • 9,20 per cento: disabilità motorie permanenti;
  • 3,30 per cento: disabilità motorie provvisorie;
  • 1,50 per cento: sordità e menomazioni uditive;
  • 1 per cento: sordocecità.

Agricoltura sociale per disabili: inserimento al lavoro

Ovvio che la parte principale di queste iniziative è l’inserimento al lavoro delle persone con una disabilità. Si può determinare in diversi modi, vediamo quali:

  • borsa lavoro: 24 per cento;
  • tirocinio: 22,9 per cento;
  • socio-lavoratore: 22,9 per cento;
  • dipendente: 21,9 per cento.

Il 64 per cento ha un rapporto di lavoro continuativo, mentre per il 34,5 per cento è episodico.

Le persone disabili che hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato nelle aziende agricole sono state 791 (648 uomini e 143 donne). Ma i numeri sono in rapido aumento e dimostrano come l’agricoltura sociale possa essere una vera opportunità di lavoro per chi è più fragile.

Per una serie di motivi:

  • le caratteristiche del lavoro;
  • la varietà delle mansioni; 
  • la possibilità di sollecitare le abilità per molti tipi di disabilità;
  • l’adattamento flessibile a una vasta serie di bisogni degli utenti;
  • la possibilità di essere svolto in modo graduale progressivo e continuativo.

Agricoltura sociale per disabili: relazioni

Oltre a favorire l’inserimento sociale e lavorativo, l’agricoltura sociale fa crescere anche la possibilità di aumentare il numero delle relazioni e dei contatti sociali.

In questo modo le persone con disabilità possono più facilmente uscire dall’isolamento domestico e sentirsi più partecipi. Diventare una risorsa.

Senza dimenticare un altro dato importante: l’acquisizione di autonomia, un altro dato rilevante anche in ottica del Dopo di Noi.

Agricoltura sociale per disabili: le attività

Le attività nell’agricoltura sociale che vengono svolte dalle persone con disabilità riguardano in particolare la raccolta del prodotto (17,2 per cento) e la cura delle colture (16,2 per cento).

Vediamo nel dettaglio quali sono le principali attività agricole svolte dalle persone con disabilità:

  • trasformazione del prodotto: 6,6 per cento;
  • semine: 10,8 per cento;
  • raccolta del prodotto: 17,2 per cento;
  • manutenzioni: 9,8 per cento;
  • preparazione del terreno: 14,4 per cento;
  • cura delle colture: 16,9 per cento;
  • cura degli animali: 7,8 per cento;
  • commercializzazione: 7,1 per cento;
  • agriturismo e fattorie didattiche: 9,4 per cento.
Persone al lavoro in una azienda di agricoltura sociale

Agricoltura sociale per disabili: effetti positivi

Gli effetti positivi dell’agricoltura sociale sulle persone con disabilità sono molteplici. Promuove in particolare:

  • l’autostima: 68 per cento;
  • l’autonomia: 63 per cento;
  • l’inclusione sociale: 72 per cento.

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