Parcheggio e mobilità disabili: due novità

Parcheggio e mobilità disabili: due novità importanti, vediamo di cosa si tratta. È terminata la prima fase sperimentale del Contrassegno unico disabili europeo con microchip e sono stati stanziati altri fondi per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
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30/11/23

Parcheggio e mobilità disabili, in questi giorni sono arrivate due importanti novità. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

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La prima riguarda il Cude, e in particolare il contrassegno disabili, quello che permette di parcheggiare nelle aree riservate e di circolare nella ztl (zona a traffico limitato), che sono altrimenti vietate al transito dei veicoli.

La seconda novità è stata introdotta con i Peba, i Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche nelle città e nei centri abitati.

Su questo stesso argomento potrebbe interessarti sapere come si usa il contrassegno disabili; c’è anche un post che spiega come parcheggiare gratis sulle strisce blu; e un focus su come ottenere il parcheggio riservato ai disabili sotto casa.

Parcheggio e mobilità disabili: Cude

Partiamo dalla prima novità, ovvero quella che riguarda il Cude (il Contrassegno unico disabili europeo). Ebbene si è arrivati nella seconda fase la sperimentazione della Piattaforma unica nazionale informatica per le targhe che sono associate al Cude.

Questa piattaforma è stata realizzata dalla Motorizzazione e dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile. L’obiettivo dichiarato è quello di agevolare gli spostamenti delle persone con disabilità sulle strade dell’intera Penisola e di favorire e facilitare l’accesso alle aree a traffico limitato oltre all’utilizzo di parcheggi riservati.

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Parcheggio e mobilità disabili: piattaforma

Della piattaforma abbiamo già parlato. È stata realizzata dopo l’approvazione del decreto ministeriale del 5 luglio 2021, che attua la legge 145 del 2008.

Prevede in pratica di centralizzare i dati in un unico sistema informatico accessibile da tutti i Comuni.

Questo comporta un vantaggio enorme per le persone di disabilità che sono in possesso del contrassegno: possono spostarsi da una località all’altra senza dover necessariamente comunicare di essere titolari di un  permesso ed evitare quindi di incorrere in una sanzione.

Parcheggio e mobilità disabili: primo bilancio

In pratica grazie a questa piattaforma, i Comuni (e quindi la polizia municipale) possono sapere in pochi secondo come e quando è stato rilasciato il contrassegno. Non c’è quindi la necessità di una comunicazione preventiva.

Questo è il primo bilancio della sperimentazione. I dati sono stati forniti dal Ministero dei Trasporti:

  • sono stati emessi 180 codici univoci;
  • sedici i comuni che hanno aderito al progetto.

Parcheggio e mobilità disabili: fase definitiva

Ora si passa alla realizzazione definitiva di questo progetto. Dovranno infatti essere i Comuni italiani a dover aderire a questa iniziativa.

È chiaro che più alto è il numero dei Comuni che fanno parte del progetto e più sarà efficace il progetto.

Si eviterà di sottoporre la persona con disabilità a una fastidiosa procedura burocratica per il solo spostarsi da un centro abitato all’altro.

Dal ministero sono ottimisti: sono convinti che i sindaci mostreranno grande sensibilità e disponibilità.

Proprio perché la decisione dipende dalle singole amministrazioni comunali è sempre preferibile, soprattutto in queste fasi iniziali del progetto, chiedere in via preventiva se il Comune dove è necessario recarsi abbia o meno adottato il Cude.

Parcheggio e mobilità disabili: Registro pubblico

Ricordiamo che il Registro Pubblico Cude, non raccoglie i dati sensibili del contrassegno disabili.

Ma solo:

  • numero;
  • ente di rilascio;
  • data di emissione;
  • data di scadenza;
  • targa associata.

Questi dati potranno essere letti in tempo reale dalle forze dell’ordine e dai comuni. Sarà possibile grazie a un microchip che è inserito sul tagliando.

L’iniziativa è utile anche perché:

  • riduce o elimina del tutto la possibilità che il contrassegno venga contraffatto;
  • sanziona chi occupa in modo abusivo i parcheggi riservati alle persone con disabilità;
  • contrasta l’utilizzo abusivo dei pass disabili quando il titolare del contrassegno è deceduto;
  • riduce la burocrazia per il rilascio e l’aggiornamento del documento.

Parcheggio e mobilità disabili: Peba

L’altra buona notizia riguarda i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba). Sono stati stanziati altri fondi, 12 milioni. 

I Peba dovrebbero essere adottati da tutti i Comuni della penisola. Servono a compiere due passi importanti:

  • individuare la presenza di barriere in edifici e spazi pubblici;
  • progettare e realizzare interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Parcheggio e mobilità disabili: interventi Peba

I Peba dunque non sono solo uno strumento di monitoraggio, ma servono anche per rilevare e classificare tutte le barriere architettoniche che per pianificare e coordinare gli interventi necessari per l’accessibilità. Infatti comprendono:

  • una previsione del tipo di soluzione da apportare a ogni barriera rilevata:
  • i costi da affrontare;
  • la priorità dell’intervento.

Come detto può riguardare edifici pubblici o porzioni di spazi pubblici urbani, come strade, piazze, parchi, giardini, elementi di arredo urbano.

Quei 12 milioni servono a supportare i Comuni per le opere di abbattimento e incentivare tutti gli interventi necessari.

Anche in questo caso, comunque, devono muoversi le amministrazioni locali. Hanno i fondi, c’è un incentivo importante: non possono continuare a fingere che non ci siano problemi (o rinviare sempre a tempi migliori qualsiasi tipo di intervento).

Parcheggio e mobilità disabili: due novità

Parcheggio e mobilità disabili: altre misure

Una parte di questo fondo (660mila euro) sarà destinata alla realizzazione di una piattaforma per le geolocalizzazione delle aree di sosta riservate alle persone con disabilità. Con un click sarà possibile quindi sapere dove poter parcheggiare il veicolo con un contrassegno disabili.

Questa innovazione digitale è stata realizzata dal ministero in collaborazione con  il Dipartimento per la trasformazione digitale, da Anci e Aci.

Altre risorse sono state destinate a:

  • turismo accessibile: 27,34 milioni;
  • attività ludico sportive, strutture semiresidenziali e sport: 60 milioni.

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