I sintomi dell’infarto cambiano con l’età, ecco come
I sintomi dell’infarto cambiano con l’età e sono diversi tra uomo e donna, vediamo in che modo. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
INDICE
- I sintomi dell’infarto, uomini e donne
- I sintomi dell’infarto, anziani: nessun dolore
- I sintomi dell’infarto: diabetici
- I sintomi dell’infarto: battiti irregolari
- I sintomi dell’infarto: affanno
- I sintomi dell’infarto: nausea
- I sintomi dell’infarto: cambiamenti
- I sintomi dell’infarto: rischio sottovalutazione
Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e ricevi con WhatsApp, Telegram e Facebook tutti gli approfondimenti su invalidità, diritti e Legge 104.
I segnali che anticipano un infarto possono essere spesso ignorati. Eppure capirli in anticipo potrebbe spesso salvare la vita o evitare conseguenze importanti.
Non dovrebbe essere ignorato l’affanno nel salire le scale, che è comparso all’improvviso e prima non si avvertiva. O una stanchezza immotivata e che tende a non passare. O ancora qualche lieve dolore al torace, che spesso liquidiamo con un generico “dolore intercostale”.
Il cuore lancia segnali precisi. Avvisi che contengono una informazione precisa: non tutto funziona bene e un infarto potrebbe arrivare. Conoscere questi segnali è importante. Sapere che possono variare a seconda dell’età e del sesso potrebbe aiutare ancora di più.
Un documento diffuso dall’American Heart Association ha elencato proprio per questo i sintomi più frequenti collegati a patologie cardiovascolari. Una sorta di vademecum che potrebbe aiutarci a decodificare i segnali di pericolo che invia il nostro cuore.
Su questo argomento potrebbe interessarti un post che spiega quali sono i 5 sintomi più comuni prima o durante un infarto; c’è un articolo che spiega invece quali sono gli esami da presentare se si chiede l’invalidità per problemi al cuore; e infine abbiamo verificato quali malattie del cuore danno l’invalidità civile (con tabelle).
I sintomi dell’infarto, uomini e donne
C’è dunque una differenza in questi segnali. Gli uomini avvertono un tipo di dolore. Per le donne e gli anziani, i sintomi si manifestano in modo diverso.
In genere è così:
- uomini di mezza età: dolore violento al torace, senso di oppressione al petto, sudore freddo e senso di mancamento (in questi casi è difficile sottovalutare i segnali);
- donne e anziani: dolore insolito al collo, alle spalle o epigastrico. Un fastidio che non è fisso, ma si sposta.
Siamo dunque di fronte a due manifestazioni dello stesso problema completamente diverse.
Ma vediamo quali sono i sintomi meno riconoscibili, quelli che potrebbero passare inosservati o sottovalutati.
Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e aggiungiti al gruppo Telegram di news su invalidità e Legge 104 e a quello di WhatsApp per tutte le news. Nel nostro gruppo Facebook confrontati con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi.
I sintomi dell’infarto, anziani: nessun dolore
Riuscire a individuare i segni dell’infarto per gli anziani potrebbe essere molto complicato. L’attacco cardiaco si può infatti anche manifestare senza dolore, solo con un affanno inspiegabile o una difficoltà a espandere il torace.
I sintomi dell’infarto: diabetici
- Anche per i diabetici l’infarto può arrivare senza causare alcun dolore. In questo caso, ma vale anche per le donne e gli anziani, i segnali possono essere facilmente equivocati:
- vertigini
- svenimenti;
- la sensazione di avere la testa leggera (causata dalla portata del sangue al cervello che si modifica durante un attacco cardiaco);
- modifiche al battito del cuore (potrebbe battere velocemente o in modo irregolare).
Analizziamo nel dettaglio alcuni di questi sintomi che potrebbero essere facilmente ignorati.
I sintomi dell’infarto: battiti irregolari
Tra i sintomi più pericolosi di un infarto (imminente o in corso) c’è il battito irregolare. Le aritmie possono causare conseguenze letali. L’insufficienza cardiaca provoca l’incapacità del cuore di pompare abbastanza sangue in tutto il corpo.
Se il dolore al petto causa un immediato allarme, si tende invece a non preoccuparsi eccessivamente per una eccessiva fiacchezza o per quale palpitazione senza dolore.
Potrebbe essere un errore, soprattutto se la persona che avverte questa sintomatologia ha già avuto in precedenza un infarto.
Cosa bisogna fare? Quando si avvertono questi sintomi è opportuno comunicarlo subito al medico di famiglia. Non è il caso di correre subito in ospedale, ma è necessario verificare la portata di quelli che sembrano dei campanelli d’allarme.
Questo è ancora più vero per le persone che soffrono di angina (soprattutto le donne). Quella patologia causa spesso una sintomatologia frequente e atipica, molto simile a quella provocata da un infarto.
Il rischio aumenta in modo piuttosto consistente dopo la menopausa. Non bisogna dimenticare che in Italia la prima causa di morte tra le donne sono i problemi cardiovascolari.
I sintomi dell’infarto: affanno
Attenzione all’affanno, il sintomo che più di altri può essere sottovalutato. Ma è importante sapere che sia l’affanno, sia la spossatezza possono essere eventi più preoccupanti del classico dolore al petto.
Qualche numero per essere più chiari:
- solo il 76 per cento dei pazienti che arriva in ospedale con difficoltà respiratorie o stanchezza è ancora vivo un anno dopo;
- mentre il 94 per cento dei pazienti che arriva in ospedale con un dolore al petto un anno dopo è ancora vivo.
L’affanno, come detto, viene spesso sottovalutato. Si immagina sia normale per una persona anziana o sovrappeso. Non è così.
La mancanza di fiato è un sintomo comune a tutte le patologie cardiovascolari (infarto, valvulopatie, cardiomiopatie).
Quando si ha l’affanno è dunque importante capirne le cause, se si escludono malattie polmonari, neuromuscolari, l’anemia o un’origine psicogena, non resta che il cuore.
E quindi, se avete un affanno improvviso e inspiegabile meglio verificare a cosa è dovuto. In particolare, facciamo un esempio pratico, se salendo una rampa di scale si avverte affanno e prima non accadeva è cosa saggia andare dal medico per verificare.
Se in famiglia ci sono altri casi di cardiopatie, più che una cosa saggia diventa necessaria.
I sintomi dell’infarto: nausea
L’affanno, come abbiamo accennato, è causato dall’incapacità del cuore di pompare sangue in tutto l’organismo. Questa condizione viene definita scompenso.
Si può manifestare in molti modi oltre l’affanno, che rischiano di passare ancora più inosservati:
- perdita di appetito
- nausea;
- stanchezza;
- insonnia;
- disturbi dell’umore;
- difficoltà cognitive (confusione, calo della memoria).
Nelle donne i sintomi più comuni possono essere:
- palpitazioni;
- modifiche della digestione;
- dolore (non solo al petto);
- sudorazione abbondante.
I sintomi dell’infarto: cambiamenti
I segnali che arrivano dal cuore sono dunque tanti, forse troppi. Come si può capire se sono effettivamente legati a una difficoltà cardiaca?
In realtà il criterio è semplice: bisogna insospettirsi quando ci sono dei cambiamenti improvvisi. Quando l’affanno sopraggiunge per uno sforzo che prima non creava alcun problema.
La cosa migliore, in particolare se in famiglia ci sono state delle cardiopatie, è quella di effettuare dei controlli preventivi. Anche prima che si manifestino queste “avvisaglie”.

I sintomi dell’infarto: rischio sottovalutazione
Il vero rischio, come abbiamo spiegato nei paragrafi precedenti, è che si tenda a sottovalutare i sintomi atipici dell’infarto. Che oltretutto si possono manifestare con intensità diversa da persona a persona (o avvertiti in modo più o meno evidente).
Molto spesso si ritiene che questi disturbi siano causati dallo stress o dall’ansia. Che può anche essere probabile, ma non è assolutamente certo.
Infatti la sintomatologia degli attacchi di panico è molto simile a quella dell’infarto: annebbiamento, palpitazioni, nausea, dolore al petto. In questi casi è sempre meglio chiamare il medico e se, continuano, correre al pronto soccorso.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’invalidità civile: