Esenzione dall’imposta di successione per persone disabili: scopriamo di più su questa agevolazione per chi è affetto da disabilità (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le altre guide complete di IED. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).
L’imposta di successione è una tassa che si applica sui beni ereditati da una persona deceduta e può essere una fonte di preoccupazione per molte famiglie in quanto, in molti casi, può costituire una somma decisamente elevata. Tuttavia, per le persone con disabilità, ci sono alcune eccezioni importanti.
Vediamo, quindi, quando è possibile l’esenzione dall’imposta di successione per persone disabili.
Indice
- Esenzione dall’imposta di successione per persone disabili: è prevista questa agevolazione?
- Esenzione dall’imposta di successione per persone disabili: che cos’è l’imposta di successione?
- Esenzione dall’imposta di successione per persone disabili: quali sono le forme di successione?
- Esenzione dall’imposta di successione per persone disabili: quali sono gli altri casi di esclusione?
- Esenzione dall’imposta di successione per persone disabili: quali sono i beni esclusi dall’applicazione?
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Esenzione dall’imposta di successione per persone disabili: è prevista questa agevolazione?
L’imposta di successione può essere esentata per le persone con disabilità che soddisfano determinati requisiti. Se l’erede è una persona con un grave handicap riconosciuto ai sensi della Legge 104, l’esenzione può essere applicata fino a un valore massimo di 1.500.000 euro.
In questo caso, l’imposta di successione dovrà essere pagata solo sulla parte del patrimonio ereditario che supera la soglia della franchigia.
Questo significa che la parte di eredità che rientra entro la soglia di 1.500.000 euro sarà esentata dall’imposta di successione, mentre la parte eccedente sarà tassata.
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Esenzione dall’imposta di successione per persone disabili: che cos’è l’imposta di successione?
L’imposta di successione è una tassa che viene applicata sul trasferimento della proprietà e di altri diritti su beni mobili e immobili a seguito della morte del proprietario.
Se un individuo, quindi, riceve un’eredità composta da beni mobili, immobili, diritti reali o denaro, è tenuto a pagare l’imposta di successione all’Agenzia delle Entrate.
Se l’eredità comprende beni immobili o diritti reali immobiliari, è obbligatorio presentare la dichiarazione di successione entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, che coincide generalmente con la data di morte del defunto.
Tuttavia, se il valore dell’eredità è inferiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali su immobili, il coniuge e i parenti in linea retta sono esentati dall’obbligo di presentare la dichiarazione di successione.
Per ottenere l’agevolazione prevista dalla legge per i soggetti con handicap grave, è necessario che la certificazione medica rilasciata confermi in modo esplicito la sussistenza della condizione di handicap grave ai sensi dell’articolo 3 della legge 104/1992.
Inoltre, la condizione di handicap grave deve essere ancora presente al momento della richiesta di fruizione dell’agevolazione. Queste informazioni sono state chiarite dalla circolare n. 18/E del 29 maggio 2013, al paragrafo 5.1.
Esenzione dall’imposta di successione per persone disabili: quali sono le forme di successione?
In Italia esistono due tipologie di successione: la successione legittima e la successione testamentaria.
La successione legittima prevede che l’eredità venga devoluta in base a quanto stabilito dalla normativa, individuando gli eredi in base al rapporto di parentela e assegnando a ciascuno di essi una quota del patrimonio ereditario.
La successione testamentaria, invece, avviene quando il de cuius ha fatto un testamento in cui individua i successori e le quote che spettano loro.

Esenzione dall’imposta di successione per persone disabili: quali sono gli altri casi di esclusione?
L’articolo 3 del Decreto Legislativo 346/1990 stabilisce che se il beneficiario del testamento è un ente ecclesiastico, una onlus o un’associazione, l’imposta di successione non dovrà essere corrisposta. Questa esenzione non si applica solo alle imposte ipotecarie e catastali dovute per il trasferimento di diritti reali, ma anche all’imposta di bollo per la registrazione, come previsto dall’articolo 27 bis del Decreto del Presidente della Repubblica 642/1972.
Tuttavia, le associazioni che non perseguono scopi di pubblica utilità sono soggette a condizioni specifiche. In primo luogo, il de cuius deve specificare che il patrimonio ereditario dovrà essere destinato dall’associazione a fini di pubblica utilità. In secondo luogo, entro cinque anni, l’associazione deve dimostrare di aver utilizzato i beni ricevuti in successione per gli scopi indicati dal de cuius.
Esenzione dall’imposta di successione per persone disabili: quali sono i beni esclusi dall’applicazione?
La legislazione italiana sulle donazioni e successioni è regolamentata dal decreto legislativo 346/1990 e dalle disposizioni specifiche previste dall’art. 2, commi 47-51, del decreto legislativo 262/2006.
Oltre all’esenzione dall’imposta di successione per persone disabili e per associazioni, sono previste alcune esenzioni fiscali per determinati tipi di beni.
Questi beni includono tutti i titoli di Stato come i buoni del Tesoro e i certificati di credito, i crediti verso lo Stato che non sono stati ancora riconosciuti come esistenti con un provvedimento dell’ente pubblico debitore, i crediti rivendicati in sede giudiziaria ma non ancora definiti da sentenza giudiziale, i beni mobili registrati come auto, moto e rimorchi nel Pubblico Registro Automobilistico, i T.F.R. (Trattamenti di Fine Rapporto) e le indennità da lavoro, e i beni culturali soggetti a vincolo come beni di pregio architettonico, storico o culturale.
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