Esami del sangue per il diabete: ecco quali devi fare per avere una diagnosi prima, e per tenerlo sotto controllo, poi. I malati di diabete sono in aumento, sia in Italia che nel mondo, per questo è bene sapere come trattare e monitorare la patologia (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le altre guide complete di IED. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
INDICE:
- Esami del sangue per il diabete: la patologia
- Esami del sangue per il diabete: come diagnosticarlo
- Esami del sangue per il diabete: come monitorarlo
- Esami del sangue per il diabete: controllo del compenso metabolico
- Esami del sangue per il diabete: controllo dell’assetto lipidico
- Esami del sangue per il diabete: controllo della funzionalità dei reni
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Esami del sangue per il diabete: la patologia
Prima di vedere quali esami del sangue sono necessari per diagnosticare e per monitorare il diabete, ricordiamo brevemente in cosa consiste.
Il diabete è una patologia metabolica provocata dall’alterazione dell’insulina, ossia un ormone indispensabile per mantenere nella norma i livelli di glucosio (zucchero) nel sangue.
L’insufficiente o mancata produzione di insulina ha come conseguenza un’elevata produzione di glucosio nel sangue, la cosiddetta iperglicemia.
Esistono, in particolare tre tipi di diabete:
- diabete di tipo 1;
- diabete di tipo 2;
- diabete gestazionale.
Pur avendo sintomi diversi, tutti e tre sono caratterizzati dall’iperglicemia. Per questo motivo è bene tenere sotto controllo i propri valori del sangue e farsi costantemente degli esami di routine.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli esami utili per diagnosticare il diabete. Ne parliamo nel prossimo paragrafo.
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Esami del sangue per il diabete: come diagnosticarlo
Visto che il diabete è causato da un’alterazione dei livelli di glucosio nel sangue, i primi esami da fare per diagnosticarlo sono quelli relativi alla glicemia.
Premesso che dopo i 40 anni è in ogni caso consigliato sottoporsi a controlli periodici della glicemia, ci sono alcune categorie di persone che dovrebbero monitorare in modo ancora più attento il proprio stato di salute. Queste sono, per esempio:
- persone in forte sovrappeso o obese;
- appartenenti a famiglie predisposte al diabete o con esperienza di ictus e infarti prima dei 60 anni;
- donne che hanno avuto diabete gestazionale.
In particolare, gli esami a cui sottoporsi periodicamente sono:
- l’esame della glicemia a digiuno;
- il test da carico orale di glucosio (OGTT);
- emoglobina glicata (HbA1c).
Inoltre, per le persone obese è consigliato monitorare anche questi parametri:
- indice di massa corporea;
- trigliceridemia;
- pressione arteriosa;
- colesterolemia totale e frazionata.
Per una corretta prevenzione e una diagnosi precoce, l’ideale sarebbe ripetere questi esami ogni tre anni in caso di risultati nella norma, più spesso in caso di risultati alterati.
Ma come capire se i miei risultati sono alterati? Te lo spieghiamo nei prossimi paragrafi.
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Esami del sangue per il diabete: esame della glicemia a digiuno
L’esame della glicemia a digiuno è un test del sangue effettuato con almeno 8 ore di digiuno che permette di valutare il livello di glucosio nel sangue.
Da questo esame è possibile stabilire se i propri valori siano nella norma oppure no.
Nello specifico, secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) i valori tra 60 e 110 mg/dl sono da considerare nella norma.
Invece, come confermano anche la SID (Società Italiana di Diabetologia) e l’ADA (American Diabetes Association), i valori di glicemia compresi tra 100 e 125 mg/dl sono indicativi di prediabete, cioè un’iniziale alterazione della glicemia da tenere sotto controllo.
Infine, in presenza di valori superiori a 126 mg/dl, ci troviamo di fronte a diabete vero e proprio.
Esami del sangue per il diabete: test da carico orale di glucosio (OGTT)
Un altro tipo di esame per diagnosticare il diabete è il test a carico orale di glucosio, anche conosciuto come curva glicemica. Questo esame permette di individuare alterazioni del metabolismo dei carboidrati.
Dopo aver fatto un prelievo di sangue, il test prevede l’assunzione di una soluzione glucosata di 75 grammi per via orale. Dopo circa due ore, verrà misurato il livello di glicemia.
In questo caso, i valori di glicemia inferiori a 140 mg/dl sono da ritenersi nella norma.
Invece, i valori compresi tra 140 e 199 mg/dl sono considerati prediabete.
E infine, i valori che vanno al di sopra dei 200 mg/dl indicano una diagnosi di diabete mellito.
Esami del sangue per il diabete: emoglobina glicata (HbA1c)
Infine, un altro parametro da considerare per tenere sotto controllo il proprio stato di salute ed eventualmente diagnosticare il diabete è l’emoglobina glicata.
Si tratta di un parametro indicativo dei livelli di glicemia ‘media’ negli ultimi 2-3 mesi. In particolare, un valore superiore al 6,5% è diagnostico di diabete; mentre n valore compreso tra 5,7% e 6,4% è indicativo di prediabete.

Esami del sangue per il diabete: come monitorarlo
Ora che abbiamo visto gli esami utili per diagnosticare il diabete, vediamo quali sono gli esaqmi da fare per monitorare e gestire al meglio questa patologia.
Gli esami che stiamo per elencarti servono a controllare il compenso metabolico e valutare precocemente se si presentano eventuali complicanze connesse alla patologia diabetica, a carico di cuore, e reni.
Vi sono in particolare tre gruppi di esami di controllo, e cioè:
- controllo del compenso metabolico;
- controllo dell’assetto lipidico;
- controllo della funzionalità renale.
Vediamo per ordine in cosa consistono questi esami.
Nel frattempo, leggi tutto ciò che c’è da sapere sull’invalidità civile con diabete mellito 1.
Esami del sangue per il diabete: controllo del compenso metabolico
Il controllo del compenso metabolico è molto importante per tenere sotto controllo i parametri metabolici fondamentali, come l’emoglobina glicata, i grassi nel sangue e la pressione arteriosa.
Per farlo, ci sono due esami in particolare:
- controllo della glicemia a domicilio: si tratta di un test da effettuare ogni giorno a casa propria e in totale autonomia. Con questo test, il paziente può tenere sotto controllo i valori glicemici e assicurarsi che siano sempre nella norma;
- controllo dell’emoglobina glicata: è fondamentale perché permette di capire se la terapia che si sta seguendo ha degli effetti positivi. Va svolto ogni 3 mesi per monitorare l’andamento della patologia.
Esami del sangue per il diabete: controllo dell’assetto lipidico
Gli esami dell’assetto lipidico sono importanti perché servono a tenere sotto controllo il diabete e a ridurre il rischio di complicanze cardiovascolari.
Si effettua con due tipi di esami che vanno ripetuti periodicamente ogni 8 mesi:
- il colesterolo: per evitare malattie cardiovascolari il colesterolo totale deve essere sempre inferiore a 190 mg/dl;
- i trigliceridi, i cui valori nella norma sono inferiori a 180 mg/dl.
Esami del sangue per il diabete: controllo della funzionalità dei reni
Il controllo della funzionalità renale, per chi soffre di diabete, è essenziale, soprattutto quando si convive con la malattia da molti anni.
La ragione è che il diabete può causare danni permanenti ai reni, come la nefropatia diabetica.
Per questo motivo, è necessario sottoporsi a una serie di esami periodici, tra cui rientrano:
- controllo dell’albumina nelle urine: serve a capire se l’albumina è presente in maniera anomala nelle urine. I reni che funzionano regolarmente riescono a trattenerla mentre, se sono danneggiati, non riescono più a compiere questa funzione;
- controllo della clearance della creatina: permette di vedere il volume di sangue che il rene riesce a filtrare in un minuto. Infatti, la creatina è la molecola con cui il rene riesce a depurare il sangue;
- analisi delle urine: servono per valutare la corretta funzionalità renale nel complesso e se ci sono infezioni in corso;
- urinocoltura: è un test specifico per rilevare la presenza di infezioni alle vie urinarie.
Ovviamente, ci teniamo a specificare che questo articolo è di tipo divulgativo e non deve in alcun modo essere sostituito con il parere di un professionista. Prima di procedere con qualsiasi esame è sempre necessario confrontarsi con il proprio medico.
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