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Cosa serve per ricoverare un anziano nella Rsa (documenti)

Cosa serve per ricoverare un anziano nella Rsa, i documenti, la domanda, le visite, la scelta. La differenza tra la Rsa e la Casa di riposo, e tra strutture pubbliche e private. Come funziona la graduatoria, quali sono i tempi di attesa.
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23/9/23

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In circa 20 anni c’è stato un aumento esponenziale di anziani ricoverati in una casa di riposo o in una Rsa in Italia. Sono ora più di 300.000 (con almeno un episodio di ricovero). Oltre il 2 per cento della popolazione over 65.

Questi numeri sono destinati a crescere nei prossimi anni, anche per l’invecchiamento della popolazione. È quindi molto più frequente trovare persone che hanno la necessità di chiedere l’accesso in una struttura.

La procedura per l’accesso è così semplice o immediato (come al solito). Bisogna rispettare dei requisiti, compilare domande, presentare delle domande. 

Vediamo in questo post cosa serve per ricoverare un anziano in una Rsa o in una casa di riposo convenzionata. Prima di andare avanti è meglio precisare qual è la differenza tra queste due strutture, spesso vengono confuse o sovrapposte:

  • la casa di riposo: può essere pubblica o privata (il pagamento nel secondo caso spetta tutto all’anziano), la presenza h24 è assicurata da infermieri e non da medici. È più un luogo di socializzazione che di cura e per questo adatto ad anziani autosufficienti;
  • la Rsa: può essere anche in questo caso pubblica o privata e in genere è adatta a ospitare anziani non autosufficienti. In queste strutture la presenza del medico è costante. Si tratta di una struttura dedicata in particolare alla cura più che alla socializzazione.

Potrebbe interessarti un articolo che spiega chi paga la retta per Rsa e per la casa di riposo; c’è un post che spiega come funziona con l’accompagnamento in caso di ricovero in una Rsa.

Cosa serve per ricoverare un anziano nella Rsa: domanda

Diciamolo subito, l’accesso in una Rsa non è sempre uguale. Cambia a seconda delle necessità e delle condizioni di chi presenta la richiesta. La procedura però è più o meno sempre la stessa.

La prima cosa da fare è quella di rivolgersi ai servizi sociali del Comune dove risiede l’anziano che deve essere ospitato.

Dopo aver presentato la richiesta sarà il Comune a fissare, con il tramite di un assistente sociale, un colloquio che serve per valutare:

  • la richiesta che è stata presentata;
  • la necessità dell’anziano di essere ospitato.

Al termine di questo incontro sarà riferito alle persone interessate quali sono i documenti che bisogna presentare.

Nella domanda è indispensabile indicare la struttura presso la quale dovrebbe essere ricoverato l’anziano. Si consiglia in genere di segnalare più preferenze. Conviene perché se la “prima scelta” non avesse disponibilità di posti si potrebbe più facilmente trovare la soluzione alternativa.

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Cosa serve per ricoverare un anziano nella Rsa: servizi sociali

La domanda sarà poi controllata dai servizi sociali del Comune. Solo successivamente un medico o un infermiere dell’Asl contatterà le persone interessate per fissare l’appuntamento per una visita domiciliare.

Nel corso di questa visita saranno valutate le condizioni dell’anziano, in particolare se non è autosufficiente, e viene compilata una redazione che sarà allegata alla pratica che è già depositata in Comune.

Subito dopo personale del Comune e dell’Asl visionano l’intera documentazione e assegnano all’anziano un punteggio. Si entra così nella graduatoria.

Cosa serve per ricoverare un anziano nella Rsa: graduatoria

Come abbiamo visto subito dopo aver presentato la domanda l’anziano riceve un punteggio. Il minimo è 60 e aumenta con l’aumentare della gravità della condizione e della necessità.

Ovviamente a un punteggio più alto fa riscontro un posizionamento migliore all’interno della graduatoria.

C’è un limite per la permanenza in queste strutture? Viene stabilito di volta in volta, anche in questo caso dipende dalle esigenze e dalla necessità.

Cosa serve per ricoverare un anziano nella Rsa: tempi di attesa

I tempi di attesa per entrare in una Rsa o in una casa di riposo variano molto. La prima ovvia discriminante è il punteggio e quindi il posto in graduatoria. Conta molto anche la struttura che è stata scelta: quanti sono i posti disponibili e quando si liberano quelli già occupati?

Si potrebbe quindi essere chiamati poco dopo aver presentato la domanda, magari non nella prima struttura scelta ma in quella considerata “alternativa”.

E quindi l’attesa può essere di qualche settimana o prolungarsi fino a un anno.

Bisogna considerare anche un altro aspetto che non è irrilevante: in alcune Regioni è stata introdotta questa regola, se non si accetta di entrare in una struttura disponibile, quindi anche nella “seconda scelta” la domanda viene annullata.

Cosa serve per ricoverare un anziano nella Rsa (documenti)
Cosa serve per ricoverare un anziano nella Rsa (documenti)

Cosa serve per ricoverare un anziano nella Rsa: documenti

I documenti necessari per presentare una domanda di accesso a una casa di riposo o a una Rsa sono questi:

  • documento di identità;
  • tessera sanitaria;
  • certificato medico;
  • Isee;
  • eventuali esenzioni mediche e certificato di invalidità (legge 104, accompagnamento e così via);
  • documentazione sanitaria in possesso (compresi esiti di radiografie recenti di tre mesi);
  • certificato della terapia in atto, delle patologie croniche ed eventualmente di quelle acute (solo per gli ospiti provenienti dal proprio domicilio).

Per gli anziani autosufficienti  è possibile presentare la domanda direttamente alla casa di riposo. Sarà il personale della struttura a sostenere il colloquio e valutare la documentazione.

Nel corso di questo incontro sarà spiegato quali sono i servizi, i costi della retta e ogni altra informazione utile per garantire un soggiorno adeguato.

È possibile rivolgersi direttamente anche alle Rsa, dove saranno invece ricoverati gli anziani che non sono più autosufficienti.

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