Contributi utili per l’Ape sociale. Lo scorso 15 luglio si è conclusa la seconda finestra utile per presentare la domanda per l’Ape sociale e ricevere l’indennità entro la metà di ottobre (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Nell’articolo di oggi riassumiamo in modo approfondito quali sono i contributi utili per l’Ape sociale, nonché i requisiti per ottenere il contributo e i rispettivi destinatari. Scopri tutti i dettagli.
INDICE:
- Contributi utili per l’Ape sociale: a chi spetta
- Contributi utili per l’Ape sociale: requisiti
- Contributi utili per l’Ape sociale: ecco quali sono
- Contributi utili per l’Ape sociale: ulteriori periodi contributivi
- Contributi utili per l’Ape sociale e importi
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Pensione anticipata con l’Ape sociale: a chi spetta
Prima di riflettere sui contributi utili per l’Ape sociale, ricordiamo brevemente di che cosa si tratta.
L’Ape sociale è una indennità a carico dello Stato che viene erogata dall’Inps a chi ha compiuto 63 anni e fino al raggiungimento dell’età per accedere alla pensione di vecchiaia (67 anni). La misura è entrata in vigore il primo maggio del 2017 in via sperimentale.
Con la Legge di Bilancio 2022 la scadenza è stata prorogata al 31 dicembre del 2022. Alla proroga, si aggiungono poi ulteriori novità descritte nella circolare INPS n.62/2022.
La misura spetta in particolare a:
- lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) dei lavoratori dipendenti;
- forme sostitutive ed esclusive dell’AGO;
- gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e agricoli autonomi);
- alla Gestione Separata.
Il trattamento di pensione anticipata è destinato a queste categorie di lavoratori:
- Disoccupati involontari. Si tratta di coloro che si trovano in stato di disoccupazione per licenziamento (anche collettivo), dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del contratto di lavoro (articolo 7 della legge 15 luglio 1966), scadenza del termine per il lavoro a tempo determinato. A questi si aggiungono anche coloro che perdono il lavoro per mancato superamento del periodo di prova;
- Caregiver. Questa categoria comprende le persone che assistono, da almeno 6 mesi, il coniuge, un parente o affine di primo grado con handicap in situazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104 del 1992), un parente o affine fino al secondo grado convivente (se i genitori della persona disabile hanno più di 70 anni o sono affetti da patologie invalidanti);
- Inabili, ossia le persone che hanno una riduzione della capacità lavorativa, riconosciuta dalle commissioni mediche per l’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
- Lavoratori gravosi. Tra questi vi sono coloro che svolgono delle professioni considerate gravose.
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Pensione anticipata con l’Ape sociale: requisiti
Per avere accesso all’Ape sociale i destinatari descritti poco fa devono anche rientrare in una serie di requisiti.
Nello specifico, è necessario:
- avere almeno 63 anni di età;
- avere almeno 30 anni di anzianità contributiva;
- avere almeno 36 anni di anzianità contributiva per i lavoratori che svolgono delle attività gravose;
- per gli operai edili, per i dipendenti delle imprese edili e affini, per i ceramisti e per i conduttori di impianti per la fornitura di articoli in ceramica e terracotta, il requisito dell’anzianità contributiva è ridotto ad almeno 32 anni;
- non bisogna essere titolari di alcuna pensione diretta;
- che sia cessata l’attività di lavoro dipendente, autonomi e parasubordinato (in Italia o all’estero);
- per le lavoratrici madri è prevista una riduzione di un anno (12 mesi) per ciascun figlio, fino a un massimo di 24 mesi. Questa riduzione si applica anche sui 32 anni contributivi.
Come vedi, i contributi Ape sociale costituiscono un requisito essenziale per accedere alla misura. Ecco perché nel prossimo paragrafo ci concentreremo meglio sui contributi utili per l’Ape sociale.
Ma prima di continuare la tua lettura, dai un’occhiata all’ultimo video di “Redazione TheWam” sulle date dell’assegno unico di agosto e le recenti novità riguardo al bonus 200 euro su Rdc.
Contributi utili per l’Ape sociale: ecco quali sono
Prima abbiamo detto che la pensione anticipata con l’Ape sociale è destinata ai lavoratori che versano i contributi presso determinate gestioni.
Tuttavia, bisogna specificare che non vengono presi in considerazione i contributi versati presso le casse professionali, come:
- medici
- avvocati
- ingegneri
- architetti
Inoltre, se un lavoratore non raggiunge il requisito dei 30 o 36 anni di contributi utili per l’Ape sociale in un’unica gestione, è possibile richiedere il calcolo della contribuzione attraverso l’opzione mista.
Ma attenzione: ricorda che nel calcolo della contribuzione non vengono considerati i periodi che coincidono dal punto di vista temporale. Facciamo un esempio.
Se un lavoratore o una lavoratrice ha versato 3 anni di contributi tra il 1999 e il 2001 presso il fondo lavoratori dipendenti e, negli stessi anni, ha versato anche dei contributi presso la gestione separata, questi ultimi non saranno calcolati. La ragione è che non è possibile cumulare dei contributi versati che coincidono temporalmente.
Ecco perché, per essere sicuri di non sbagliare il calcolo e di rientrare nei requisiti per accedere all’Ape sociale, è consigliabile consultare il proprio estratto conto contributivo e controllare quando e dove sono stati versati i contributi.
Ora che sai come vengono calcolati i periodi contributivi per quanto riguarda la contribuzione da lavoro, abbiamo un’altra novità. Leggi il prossimo paragrafo per scoprire di che si tratta.

Contributi utili per l’Ape sociale: ulteriori periodi contributivi
Se stai leggendo vuol dire che la curiosità ha avuto la precedenza. Ebbene, la buona notizia sui contributi utili per l’Ape sociale è che il lavoratore o la lavoratrice può fruire di contribuzione di qualsiasi natura, purché versata in una delle gestioni menzionate prima.
Questo vuol dire che, oltre alla contribuzione obbligatoria da lavoro, sono considerate anche quella da riscatto o figurativa, come la NASpI, la maternità o il riscatto Laurea.
Infine, oltre ai contributi regolamentati dal nostro stato, sono tenuti in considerazione anche quelli maturati in uno stato estero con cui il nostro Paese ha stipulato una convenzione.
Ottime notizie, no?
Adesso che conosci i dettagli sui contributi per l’Ape sociale, rivediamo brevemente quali sono gli importi previsti se si ottiene l’indennità.
Contributi utili per l’Ape sociale e importi
Nel caso di iscrizione a una sola gestione, l’Ape sociale è pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore a questo importo).
In poche parole, il massimo erogabile è di 1.500 euro al mese.
Se l’assistito ha una contribuzione versata o accreditata in più gestioni (tra quelle che sono interessate dall’Ape Sociale), il calcolo della rata mensile viene effettuato pro quota per ciascuna gestione. Si seguono le regole di calcolo che sono previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento.
Nel periodo in cui si beneficia di questa indennità non spetta alcuna contribuzione figurativa.
Questo trattamento termina in caso di morte del titolare e non è reversibile a favore dei superstiti.
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