Scopri come la pensione di invalidità può aumentare a causa dell’inflazione.
Le previsioni sull’inflazione mostrano come la pensione di invalidità aumenterà anche se non ci saranno interventi normativi che ne prevedono un incremento. Scopri perché in questo approfondimento (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
INDICE:
- Pensione di invalidità: nel 2023 aumenterà nonostante la crisi di Governo
- Aumento pensione di invalidità: cosa succederà nel 2023
- Adeguamento pensione di invalidità: la formula per calcolare l’aumento
- Aumento pensione di invalidità: esempi pratici con applicazione della formula
- Aumento pensione di invalidità: e se il tasso di inflazione diminuisce?
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Pensione di invalidità: nel 2023 aumenterà nonostante la crisi di Governo
Nonostante l’attuale crisi di Governo e i dubbi sulla conferma o meno delle numerose misure di sostegno economico nate sotto il Governo Draghi, la pensione di invalidità è destinata comunque ad aumentare proprio a causa dell’inflazione.
Infatti, se per quanto riguarda gli stipendi si discute su come aumentarli in modo da tenere il passo dell’inflazione ed evitare la perdita di potere d’acquisto per quanto riguarda le prestazioni pensionistiche, il loro aumento è dettato dall’inflazione stessa.
Questo, perché annualmente le pensioni vengono riviste tenendo conto dell’andamento dei prezzi registrato nell’ultimo anno, quindi non necessitano al momento di un intervento del legislatore per prevederne un incremento. Anche se questo non può bastare, come spiegheremo a conclusione di questo approfondimento.
I trattamenti che beneficeranno degli aumenti non sono solo quelli previdenziali ma anche quelli assistenziali, come per esempio l’assegno sociale e la pensione di invalidità civile.
Stando alle previsioni sui dati dell’inflazione, quindi, gli aumenti previsti dal 1° gennaio 2023 sulla pensione di invalidità si preannunciano particolarmente interessanti, come ti spiegheremo a breve.
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Aumento pensione di invalidità: cosa succederà nel 2023
Premettiamo che, per capire concretamente di quanto aumenterà la pensione di invalidità nel 2023, dovremo attendere di conoscere l’effettivo tasso di inflazione a gennaio.
Tuttavia, considerando l’aumento dei prezzi, possiamo comunque capire quanto questo inciderà sulle prestazioni previdenziali e assistenziali.
A calcolare l’aumento della pensione dovuto all’inflazione ci aiuta il meccanismo di rivalutazione, detto anche di perequazione.
Questo meccanismo, stabilisce che le pensioni al di sotto di una certa soglia vengano aumentate di una percentuale pari a quella dell’inflazione.
Come vedi, si tutelano soprattutto i soggetti che hanno un reddito basso e percepiscono una pensione inferiore a circa 2000 euro, per i quali gli effetti dell’inflazione non incideranno sul potere di acquisto, proprio perché la pensione di invalidità sarà aumentata tanto quanto la variazione del costo della vita.
I percettori di redditi più alti, invece, non avranno applicata una rivalutazione piena, quindi comunque si avrà una perdita di acquisto, pur se leggera (si parla di circa il 25%).
Secondo il meccanismo di rivalutazione, sono tre le fasce di reddito sul quale si interviene:
- se percepisci un assegno con importo sotto ai 2.062,00 euro, ovvero di quattro volte inferiore al trattamento minimo, hai diritto a una perequazione del 100%;
- se l’importo del tuo assegno è fra i 2.062 e 2.577,90 euro, ovvero compreso tra le quattro e le cinque volte il trattamento minimo, avrai applicata una perequazione al 90%;
- se l’assegno è sopra i 2.577,90 euro, la perequazione sarà del 75%.
Tra poco ti mostreremo la formula per calcolare l’aumento della pensione e ti faremo degli esempi.
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In che modo l’inflazione “aumenta” la pensione di invalidità
Adeguamento pensione di invalidità: la formula per calcolare l’aumento
Come ti abbiamo detto, l’aumento della pensione di invalidità viene calcolato tenendo in considerazione la percentuale dell’inflazione, che le stime rilevano essere attualmente all’8%.
Questa percentuale, permetterebbe alle pensioni di aumentare di qualche centinaio di euro, utilizzando questa formula per calcolare l’incremento:
Pensione percepita * tasso di rivalutazione
Il tasso di rivalutazione è quello di cui ti abbiamo parlato nel paragrafo precedente e che sarà del 100% per le pensioni inferiori a quattro volte il trattamento minimo o del 90% – 75% per redditi più elevati.
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Aumento pensione di invalidità: esempi pratici con applicazione della formula
Andiamo adesso a fare degli esempi concreti, in modo da capire meglio come calcolare l’importo della pensione di invalidità con gli aumenti che saranno applicati.
Prenderemo ad esempio l’aumento dell’assegno sociale e della pensione di invalidità civile. Cominciamo con l’assegno sociale.
Attualmente, l’importo dell’assegno sociale è di 468,10 euro al mese. Applicando la formula per il calcolo dell’incremento, avremo:
468,10 euro * 0,08 = 37,44 quindi 468,10 euro + 37,44 euro = 505, 54 euro
Il nuovo importo del tuo assegno sociale sarà quindi di 505,54 euro.
Passiamo al calcolo della pensione di invalidità civile. L’attuale importo dell’assegno di invalidità civile è di 291,95 euro al mese. Applichiamo nuovamente la formula:
291,95 euro * 0,08 = 23,35 quindi 291,95 euro + 23,35 euro = 315,30 euro
Il nuovo importo della pensione di invalidità sarebbe quindi di 315,30 euro.
Come abbiamo già specificato, non si tratta di importi definitivi ma di proiezioni, perché il tasso effettivo dell’inflazione si conoscerà solo a fine anno.
Tuttavia, l’aumento della pensione di invalidità a causa dell’inflazione è una certezza, proprio perché i calcoli degli importi sono fatti tenendo in considerazione l’incremento dei prezzi al consumo.
Aumento pensione di invalidità: e se il tasso di inflazione diminuisce?
Ovviamente, nessuno di noi può sperare che per molto tempo l’inflazione abbia dei tassi pari o addirittura superiori a questi solo perché si avrà un aumento della pensione di invalidità. Che poi, abbiamo visto che l’aumento sì, ci sarà… ma è davvero dignitoso?
Le proiezioni che abbiamo fatto sono relative al 2023 e tenendo conto della percentuale di inflazione stimata, ma cosa succederà nel 2024?
Ci auguriamo tutti che la percentuale dell’inflazione si abbassi, perché se resta così o addirittura aumenta e non viene applicato anche un adeguamento degli stipendi e altre misure, non basterà solo l’aumento delle pensioni per farci stare un po’ più tranquilli.
In realtà, la questione dovrebbe essere presa in considerazione dal legislatore, in modo da prevedere un incremento degli importi alla base e che sia costante e suscettibile di ulteriori aumenti in base alle nuove e diverse esigenze.
Una riforma delle pensioni è ancora necessaria per garantire a invalidi e disabili una vita dignitosa e il soddisfacimento dei propri bisogni primari in totale serenità.
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