Patente speciale, il ricorso contro la Commissione

Patente speciale, il ricorso contro la Commissione medica se non ha concesso l'idoneità alla guida. Il ricorso può essere presentato anche se non si ritengono appropriati gli adattamenti o se non si è soddisfatti della durata della validità. Come funziona la procedura, i tempi e dove rivolgersi.
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4/10/23

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Il ricorso ovviamente può essere presentato anche se l’assistito non ritiene appropriati alle proprie condizioni fisiche gli adattamenti che sono stati prescritti dalla Commissione medica locale. O anche se si contesta la durata della validità della patente speciale.

Patente speciale: ricorso semplificato

Oggi rispetto al passato è stata semplificata la procedura per presentare ricorso. Sono comunque rimaste anche le possibilità più giurisdizionali, come il ricorso al Tar o al Presidente della Repubblica.

L’innovazione è stata introdotta con l’articolo 23 della legge numero 120 del 2010 (che riguarda le disposizioni in materia di sicurezza stradale), che ha modificato il comma 5 dell’articolo 119 del Codice della Strada.

Patente speciale: 3 strade per il ricorso

Vediamo cosa dice la normativa oggi in vigore e che è ormai valida dal 13 agosto del 2010.

La persona con disabilità che intende presentare ricorso contro il giudizio delle commissioni mediche ha a disposizione queste tre possibili scelte:

  • proporre subito un ricorso al Tar (ma deve farlo non oltre i 60 giorni dalla data di notifica del provvedimento della commissione);
  • proporre ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (in questo caso non oltre i 120 giorni dalla data di notifica del provvedimento della commissione);
  • sottoporsi, a sue spese, a una nuova visita medica. Deve essere effettuata presso gli organi sanitari periferici della Società Rete Ferroviaria Italiana.

Quest’ultima procedura è stata semplificata, perché la richiesta di una nuova visita medica può essere presentata direttamente (prima erano necessari degli intricati passaggi intermedi).

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Patente speciale: se cambia la valutazione

Cosa succede se gli organi sanitari delle Ferrovie dovessero esprimersi con una valutazione più positiva nei confronti della persona con disabilità (e cioè se accolgono in tutto o in parte il ricorso)?

In questo caso basterà mostrare la nuova certificazione sanitaria agli uffici della Motorizzazione civile competente.

Patente speciale: tempi per il ricorso

Quali sono i tempi, cioè entro quanto gli organi medici delle Ferrovie dovranno produrre la nuova certificazione? La legge impone di non superare il termine massimo di 120 giorni (il che consente di poter eventualmente presentare ancora il ricorso al Presidente della Repubblica).

Patente speciale: requisiti e rinnovo

Se si superano i limiti di tempo per la presentazione dei ricorsi, la valutazione della commissione medica locale si riterrà definitiva e non si potrà più effettuare un ricorso per via giurisdizionale al Tar o al Presidente della Repubblica.

Patente speciale: eccezioni

Ci sono però delle eccezioni:

quando è possibile dimostrare di aver chiesto in modo tempestivo e nei termini di legge la visita medica agli organi sanitari delle Ferrovie (Rfi);

quando l’eventuale ritardo nella presentazione della nuova e più favorevole certificazione è imputabile solo ed esclusivamente ai tempi di attesa per la visita.

Legge 104 e patente, le regole

Patente speciale: non firmo il verbale

È giusto ricordare che se dopo la visita della commissione (con giudizio contestato) la persona con disabilità ritiene che l’accertamento sia stato condotto in modo superficiale, può rifiutarsi di sottoscrivere il verbale.

La prassi più utilizzata per il ricorso è la richiesta da parte della persona con disabilità di essere sottoposta a una nuova visita medica.

Patente speciale: rilascio patente

Ricordiamo anche come si ottiene il rilascio della patente speciale. La persona con disabilità deve superare la visita di idoneità di fronte alla commissione medica. Ce n’è almeno una in ogni provincia o almeno una in ogni Asl.

In genere queste commissioni sono composte:

  • da un responsabile della medicina legale dell’Asl;
  • da altri due medici;
  • integrata da un medico dei servizi territoriali di riabilitazione;
  • da un ingegnere della Motorizzazione civile.

Queste persone possono essere anche affiancate da altri esperti.

Patente speciale: richiesta visita

Per richiedere la visita di idoneità per la patente speciale è necessario presentare un certificato medico redatto su un modulo. Indispensabile ovviamente anche un documento di riconoscimento.

La visita può pure essere richiesta a una commissione medica diversa da quella di residenza. In questo caso l’altra commissione ha la discrezionalità per accettare o meno di effettuare la visita.

Invalidità civile, come leggere il verbale

Durante l’esame di idoneità la persona con disabilità può mostrare anche una ulteriore documentazione medica, rilasciata da un servizio di riabilitazione o da uno specialista nella patologia invalidante.

La persona con disabilità ha anche la possibilità di farsi assistere, a sue spese, da un medico di fiducia.

Potrebbe anche accadere che venga chiesto alla persona con disabilità una prova pratica per la guida di un veicolo adattato.

Il certificato di idoneità ha una validità di 90 giorni.

Patente speciale: esercitarsi alla guida

Dopo il riconoscimento di idoneità e il rilascio del foglio rosa, la persona con disabilità potrà esercitarsi alla guida e sostenere gli esami teorici e pratici (con i veicoli eventualmente adattati così come ha disposto la commissione).

In fase di esame l’ingegnere della Motorizzazione ha la possibilità di confermare gli adattamenti disposti dalla commissione o chiederne altri rispetto a quelli che erano stati prescritti.

Nella patente di guida saranno poi riportati gli adattamenti definitivi.

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