Cosa fare per rinunciare alla Legge 104?

Cosa fare per rinunciare alla Legge 104, ci riferiamo alle persone che hanno avuto una disabilità e hanno superato il disagio. La questione riguarda in particolare persone riconosciute da bambini meritevoli di tutela per un handicap che nel corso degli anni è stato eliminato o attenuato al punto da non costituire più un elemento che incida sull'integrazione sociale e lavorativa.
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27/5/23

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La questione ci è stata posta da alcuni utenti nella nostra chat. Ed è più frequente di quanto si possa immaginare. Ovviamente, e lo specifichiamo di nuovo, non parliamo dei beneficiari che fruiscono dei permessi retribuiti o del congedo biennale straordinario 104 per assistere un familiare con disabilità grave. Ma di quanti in un determinato periodo della loro esistenza, e per un qualsiasi motivo, sono stati ritenuti meritevoli di tutela e ora avendo superato quelle difficoltà non hanno più ragione di essere ritenuti disabili.

Sull’argomento potrebbe interessarti un post che spiega come funziona la sospensione del mutuo con la Legge 104; o come chiedere l’avvicinamento con la legge 104 (moduli); e infine se l’assegno ordinario è cumulabile con il congedo legge 104. Su invaliditaediritti.it abbiamo spiegato anche come andare in pensione prima con la 104.

Cosa fare per rinunciare alla Legge 104: esempio

Facciamo un esempio, per essere più chiari:

un bambino con difficoltà di linguaggio viene sottoposto a visita e la commissione gli riconosce una percentuale di invalidità e la Legge 104 (articolo 3, comma 1). Nel corso degli anni frequenta con successo un corso di logopedia, riesce a inserirsi perfettamente nell’ambiente scolastico e quelle sue iniziali difficoltà di linguaggio sono del tutto o quasi scomparse.

A questo punto i genitori potrebbero porsi un problema. Ovvero: se c’è il rischio che il bambino proprio in conseguenza della Legge 104 potrebbe avere in futuro dei problemi. Magari sul lavoro o per prendere la patente.

Ma non solo, potrebbe anche esserci un problema più immediato: proprio in virtù della Legge 104, al bambino potrebbe essere stato assegnato un insegnante di sostegno, anche se ora non ce n’è più bisogno. Cosa che può determinare delle difficoltà di integrazione con il resto della classe.

In questi casi, appunto, è possibile rinunciare alla Legge 104?

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Cosa fare per rinunciare alla Legge 104: in età evolutiva

La questione è ovviamente delicata. E riguarda in particolare quei casi in cui (parliamo di bambini) le eventuali difficoltà di apprendimento non sono così evidenti. Ebbene in questi casi, non è obbligatorio l’insegnante di sostegno (fatta eccezione per quelle patologie che lo prevedono in automatico).

Cosa fare per rinunciare alla Legge 104: no al sostegno

La famiglia può quindi rinunciare al sostegno e chiedere alla scuola di consentire al proprio figlio di continuare assistere alle lezioni in classe come tutti gli altri compagni.

Per rinunciare all’insegnante dedicato sarà sufficiente comunicare la richiesta alla scuola e informare anche l’Asl di questa decisione.

Su questo punto dunque, la soluzione è semplice.

Va anche detto che la semplice rinuncia all’insegnante di sostegno non comporta anche la rinuncia a tutte le agevolazioni che sono previste con la legge 104.

Cosa fare per rinunciare alla Legge 104: due strade

Discorso diverso per la rinuncia in toto della Legge 104. Ossia: i genitori o la stessa persona beneficiaria non hanno più intenzione di rientrare in quella normativa.

Ci sono due strade.

La prima può verificarsi senza la necessità di fare niente. Infatti la Legge 104, così come altre misure di assistenza, è soggetta a una revisione periodica. Non è quindi concessa per sempre (fatta esclusione per determinati casi).

Il che significa che potrebbero essere le stesse commissioni mediche durante la visita di revisione a ritenere che la persona in questione non abbia più bisogno di alcuna tutela (perché le sue condizioni sono migliorate) e revocare la misura.

Cosa fare per rinunciare alla Legge 104: maggiore età

È possibile ovviamente anche la rinuncia da parte dei beneficiari. Se la questione riguarda direttamente la persone ritenuta disabile, sarà lui stesso a dover formulare la rinuncia una volta che ha raggiunto i 18 anni.

Sul punto le procedure non sono state chiarite in modo adeguato, nel senso non si dice se la richiesta deve essere presentata all’Inps o all’Asl. Resta il fatto che non voler più rientrare tra i beneficiari della misura a tutela della disabilità è un diritto del tutto sovrapponibile a quello di poter invece accedere alla misura.

Cosa fare per rinunciare alla Legge 104?

Cosa fare per rinunciare alla Legge 104: salta la revisione

C’è anche un’altra possibilità per ottenere la revoca della Legge 104. Per molti beneficiari, in particolare quelli che si trovano nell’età evolutiva, la misura è soggetta a revisione (dovrebbe essere indicato anche nel verbale).

Ora, se il titolare della Legge 104 non si presenta alla visita di revisione, e neppure si preoccupa di fornire delle giustificazioni per la sua assenza, si perdono tutte le agevolazioni a partire dal giorno successivo alla data stabilita per la visita.

L’assistito può anche andare a visita, come detto. In questo caso, visti i miglioramenti nelle condizioni dell’assisto, la commissione può revocare lo stato di handicap, e gli effetti e le agevolazioni connesse alla legge 104, terminano a partire dal giorno successivo a quello che è stato stabilito sul verbale.

Questi casi, come accennato, riguardano soprattutto coloro che hanno accesso alla Legge 104 da bambini e per dei disturbi che con il tempo sono stati superati o che si sono attenuati al punto da non creare più alcun disagio.

È il caso delle difficoltà di linguaggio o di qualche lieve ritardo intellettivo. L’esigenza di “uscire” dalla Legge 104 è comprensibile, perché c’è il timore di avere poi delle conseguenze da adulti, come appunto, per il rilascio della patente o per poter avere la possibilità di svolgere delle determinate occupazioni.

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