Quando verrà cancellato il Reddito di Cittadinanza? Cosa prevede e che cosa è la Mia per l’Rdc alle persone con disabilità? Il Governo come intende gestire il nuovo sussidio ai poveri? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Potrebbe chiamarsi Mia (Misura di Inclusione Attiva) e sostituire il Reddito di Cittadinanza, la misura per la quale, fin dalla sua campagna elettorale, il nuovo Governo non ha mai mostrato simpatia.
E infatti ne ha annunciato da subito la sua fine, prevista per il 2024, avanzando diverse ipotesi di sostituzione. L’ultima, appunto, è la Mia. Vediamo cosa prevede e chi potrebbero essere i beneficiari, oltre alle persone con disabilità.
Indice
- Cos’è la Mia per l’Rdc alle persone con disabilità?
- Chi saranno i beneficiari della Mia per l’Rdc alle persone con disabilità?
- Cosa prevede la Mia per l’Rdc alle persone con disabilità in merito a occupabili e non occupabili?
- La Mia per l’Rdc alle persone con disabilità si potrà rinnovare?
- Quali sono i tetti ISEE per la Mia per l’Rdc alle persone con disabilità?
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Cos’è la Mia per l’Rdc alle persone con disabilità?
In realtà, la Mia per l’Rdc alle persone con disabilità è una misura prevista anche per altri beneficiari, che andremo a vedere a breve.
Tuttavia, fin da subito il Governo ha precisato che, qualsiasi misura adottata in sostituzione del Reddito di Cittadinanza, non avrebbe mai toccato le persone con disabilità, in quanto considerate “inoccupabili”, insieme agi ultrasessantacinquenni.
Mia è l’acronimo di Misura di Inclusione Attiva. Dobbiamo però fare una precisazione, prima di parlarne. Quelle che stiamo riportando, sono state definite dal Governo stesso delle “indiscrezioni giornalistiche” mediante una nota di chiarimento del Ministero del Lavoro.
Nella nota, viene chiarito che, al momento, la Mia è un provvedimento all’esame del Consiglio dei Ministri e deve essere approfondito in concerto con altri ministeri, le regioni, i comuni e altri enti competenti.
Proprio per questo, le informazioni che ti daremo sono da confermare o meno nei prossimi mesi, per cui non smettere di seguirci per non perderti nulla.
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Chi saranno i beneficiari della Mia per l’Rdc alle persone con disabilità?
Stando a quanto abbiamo precisato sopra, i possibili beneficiari della Mia per l’Rdc alle persone con disabilità verrebbero divisi in due platee:
- famiglie povere senza persone occupabili;
- famiglie con occupabili.
Le famiglie povere senza persone occupabili sono quelle dove c’è almeno un figlio minorenne o un anziano over 60 o un disabile.
Le famiglie occupabili sono quelle dove non ci sono queste situazioni, ma almeno un soggetto tra i 18 e i 60 anni di età. Queste famiglie sono in sostanza quelle che beneficiano dell’attuale Reddito di Cittadinanza al massimo per 7 mesi nel 2023.
Scaduta la prestazione, queste famiglie potrebbero presentare domanda per la Mia, a partire da fine agosto o, più realisticamente, dal 1° settembre.
Tuttavia, per loro questa misura sarà meno generosa e avrà una durata inferiore rispetto al Rdc e alla Mia di cui beneficeranno le famiglie senza persone occupabili.
Fino a quando richiedere Rdc 2023? Scopri nell’approfondimento fino a quando si può richiedere il sussidio, considerando che dal 2024, come abbiamo detto, ci sarà l’eliminazione del Reddito di cittadinanza.
Cosa prevede la Mia per l’Rdc alle persone con disabilità in merito a occupabili e non occupabili?
Abbiamo visto che la Mia per l’Rdc alle persone con disabilità prevede due platee di beneficiari: le famiglie povere senza persone occupabili e le famiglie con occupabili.
La Mia prevede delle strette importanti, anche per quanto riguarda le famiglie povere senza possibilità di inserimento lavorativo, quindi anche per le famiglie in cui sono presenti persone con disabilità.
In pratica, queste famiglie continueranno a ricevere il sussidio, la Mia appunto, ma l’importo base (per una persona sola) dovrebbe restare di 500 euro al mese, come nel Rdc.
Per quanto riguarda invece la quota aggiuntiva per l’affitto, che il Reddito di Cittadinanza al momento prevede fino a 280 euro al mese, se ne sta ancora discutendo.
Probabilmente, con la Mia questa somma diminuirà e verrà modulata sul numero dei componenti del nucleo familiare.
La stretta maggiore, comunque, è riservata agli occupabili, ovvero alle persone considerate in grado di poter lavorare. Per loro, l’ipotesi più accreditata è quella di un assegno base che verrà ridotto a 375 euro.
Sulla durata della Mia, le persone con disabilità e le famiglie con non occupabili continueranno a riceverlo per 18 mesi. Gli occupabili, per non più di un anno.
E dopo 18 mesi o un anno, cosa succede? Si può richiedere nuovamente la Mia?
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La Mia per l’Rdc alle persone con disabilità si potrà rinnovare?
La stretta sulla mia per l’Rdc alle persone con disabilità, ma ancora di più per gli occupabili, in questo senso potrebbe essere ancora più forte.
Il nuovo sussidio, in sostanza, non si potrà più chiedere a ripetizione, come il Reddito di Cittadinanza, ottenendo ogni volta 18 mesi di assistenza.
Per le famiglie senza occupabili, e quindi anche per le persone con disabilità, dalla seconda domanda in poi, la domanda della Mia si ridurrà a 12 mesi e, così come accade ora, prima di chiedere nuovamente la prestazione dovrà passare almeno un mese.
Per i nuclei con persone occupabili, invece, dopo la scadenza della domanda si potrà richiedere nuovamente dopo sei mesi. Un eventuale terza domanda si potrà poi presentare solo dopo una pausa di un anno e mezzo.
Insomma: un modo per spingere coloro che sono considerati “occupabili” a cercare un lavoro e a non rifiutare offerte congrua, anche perché se si rifiuta un’offerta, si è fuori dal sussidio immediatamente.
L’offerta verrà ritenuta congrua se in linea con il profilo della persona occupabile e se la sede di lavoro sarà nell’ambito della provincia di residenza del beneficiario o delle province confinanti saranno ritenute congrue anche le offerte di contratti brevi, purché superiori a 30 giorni.
Novità anche sui tetti ISEE con i quali si potrà richiedere il nuovo sussidio: vediamo quali sono nel prossimo paragrafo.
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Quali sono i tetti ISEE per la Mia per l’Rdc alle persone con disabilità?
Secondo le indiscrezioni (ricorda che il Ministero del Lavoro ha reso noto che ci sono dei “lavori in corso sulla misura”), ci sarebbero strette anche sui nuovi tetti ISEE per la Mia per l’Rdc alle persone con disabilità.
Il tetto per avere diritto alla nuova Misura di Inclusione Attiva dovrebbe infatti scendere dagli attuali 9.360 euro a 7.200 euro.
Questo taglio di oltre 2mila euro all’ISEE rischia di far fuori una fetta significativa della platea di beneficiari.
Di positivo, c’è che verrà anche ritoccata la scala di equivalenza, quella fa aumentare l’importo del sussidio in base al numero dei componenti la famiglia. Non sappiamo ancora come, attendiamo eventuali conferme.
Novità anche sul requisito di residenza in Italia, che dovrebbe scendere da 10 a 5 anni e che, in questo caso, dovrebbe invece aumentare la platea dei beneficiari.
Una volta fatta domanda per la Mia, le persone con disabilità e i nuclei familiari senza occupabili saranno indirizzati dai Comuni a percorsi di inclusione sociali.
Gli occupabili, invece, verranno avviati ai centri per l’impiego per sottoscrivere un patto personalizzato.
Le agenzie private del lavoro, inoltre, riceveranno degli incentivi per ogni persona occupabile per la quale riusciranno a ottenere un contratto, anche a termine o part-time.
Per scoraggiare il fenomeno dei percettori del sussidio che contemporaneamente lavorano in nero, la norma introdotta con l’ultima legge di Bilancio 2023, che consente ai titolari del Reddito di cumulare l’assegno con redditi da lavoro stagionale o intermittente fino a 3 mila euro l’anno, verrà estesa a tutti i tipi di lavoro dipendente.
E se si supererà questa soglia, ma a causa di un contratto a termine di durata inferiore alla Mia, la prestazione sarà sospesa per la durata del rapporto di lavoro e riattivata dopo.
Insomma, attendiamo forti modifiche sul sussidio ai poveri, da qui a qualche mese. Molte, come abbiamo visto, andrebbero a penalizzare i beneficiari, in alcuni casi anche le persone con disabilità e i nuclei familiari con non occupabili.
Attendiamo di conoscere le modifiche che verranno fatte alla proposta, per valutare nell’insieme la Misura di Inclusione Attiva.
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