Invalidità civile, come funzionano i concorsi pubblici per l’assunzione obbligatoria di dipendenti con disabilità (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
INDICE:
- Invalidità civile, concorsi pubblici: assunzioni obbligatorie
- Invalidità civile, concorsi pubblici: categorie
- Invalidità civile, concorsi pubblici: prove d’esame
- Invalidità civile, concorsi pubblici: certificati
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Prima di entrare nel vivo dell’argomento ricordiamo che le persone con disabilità che vogliono partecipare a concorsi pubblici devono essere iscritte nelle categorie protette del collocamento mirato.
Da quegli elenchi attingono anche gli imprenditori privati per adempiere l’obbligo di assunzione di dipendenti con menomazioni.
Invalidità civile, concorsi pubblici: assunzioni obbligatorie
Le assunzioni obbligatorie sono state regolate dalla legge numero 68 del 12 marzo 1999. Si stabilisce anche il numero dei dipendenti con disabilità che devono essere assunti, seguendo questo schema:
- 7% di lavoratori con disabilità in aziende con più di 50 dipendenti;
- 2 lavoratori con disabilità in aziende che hanno tra 36 e 50 dipendenti;
- 1 lavoratore con disabilità in aziende che hanno tra 15 e 35 dipendenti.
In questo articolo ci occupiamo in particolare delle assunzioni obbligate nella pubblica amministrazione, che sono normate dall’articolo 35 del decreto legislativo numero 165 del 2021.
In quella legge si chiarisce: «Le assunzioni avvengono per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento mirato dopo aver valutato la compatibilità delle invalidità con le mansioni di svolgere».
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Invalidità civile, concorsi pubblici: categorie
Vediamo quali categorie di lavoratori con disabilità possono essere assunte da aziende pubbliche (ovviamente l’età deve essere compresa tra i 18 e i 67 anni):
- invalidi civili (persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali o portatrici di handicap intellettivo) con un riconoscimento di invalidità superiore al 45%, nonché alle persone la cui capacità di lavoro, in occupazioni che sono adeguate alle proprie attitudini, sia ridotta in modo permanente a causa di infermità o difetto fisico o mentale, a meno di un terzo;
- invalidi del lavoro (con un riconoscimento di invalidità Inail superiore al 33%);
- non vedenti (persone colpite da cecità assoluta o che hanno un residuo visivo non superiore ad un decimo ad entrambi gli occhi);
- sordi (persone colpite da sordità alla nascita o prima dell’apprendimento della lingua parlata);
- invalidi di guerra, invalidi civili di guerra, invalidi per servizio.
Invalidità civile, concorsi pubblici: prove d’esame
Per poter accedere a un posto di dipendente pubblico bisognerà partecipare a un concorso. La legge ha regolato anche le prove d’esame per la partecipazione:
L’articolo 16, comma 1 della legge 68/99, ha previsto che le persone con disabilità possano partecipare a tutti i concorsi per il pubblico impiego, da qualsiasi amministrazione pubblica siano banditi e che, proprio per questo «i bandi di concorso prevedono speciali modalità di svolgimento delle prove di esame per consentire alle persone con disabilità di concorrere in condizioni di parità con gli altri».
L’articolo 20 della legge 104/1992 consente alla persona con disabilità, per sostenere le prove d’esame nei concorsi pubblici e per l’abilitazione alle professioni, l’utilizzo degli ausili necessari e avendo a disposizione dei tempi aggiuntivi che, nel caso, sono necessari per ovviare alle difficoltà provocate dello specifico handicap.
Proprio per questo quando si presenta la domanda di partecipazione al concorso e all’esame per l’abilitazione alle professioni il candidato deve specificare l’ausilio necessario in relazione al proprio handicap. Bisognerà anche segnalare l’eventuale possibilità di avere a disposizione dei tempi aggiunti.
Alcune amministrazioni, in sostituzione degli ausili richiesti, hanno previsto che il candidato venisse affiancato da un tutor.
L’articolo 25, comma 9, del Decreto legge numero 90/2014, prevede che una persona con invalidità uguale o superiore all’80% non deve a sostenere la prova preselettiva, se prevista, nel concorso pubblico.

Invalidità civile, concorsi pubblici: certificati
Per avere la possibilità di accedere a un impiego pubblico le persone con disabilità devono comunque risultare idonee alle mansioni che vengono richieste.
Un aspetto che viene regolato dall’articolo 16, comma 3 della legge 68 del 1999. La norma dispone:
«Salvi i requisiti di idoneità specifica per singole funzioni, sono abrogate le norme che richiedono il requisito della sana e robusta costituzione fisica nei bandi di concorso per il pubblico impiego (articolo 16 della legge 68/99)».
Bisogna fare chiarezza su questo punto. Ci sono alcuni concorsi pubblici che interpretano in modo sbagliato la legge e impongono alle persone con disabilità un certificato di idoneità fisica all’impiego.
Ebbene questa richiesta è illegittima. Lo spiega bene l’articolo 42, comma 1 del decreto legge numero 69 del 2013, che prevede per i lavoratori con disabilità l‘eliminazione dall’obbligo di alcune certificazioni sanitarie. Una tra queste certificazioni riguarda proprio l’idoneità fisica all’impiego.
Può invece essere richiesta un’altra certificazione medica, ed è quella che attesta l’idoneità allo svolgimento delle mansioni, e che quindi sono riferite esclusivamente all’incarico che si dovrà ricoprire. O, in alternativa, la compatibilità delle capacità di lavoro con le mansioni che dovranno essere svolte.
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