Verbale di invalidità validato: a molti è capitato di leggere queste dicitura sul sito INPS. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
INDICE
- Verbale di invalidità validato, come funziona
- Verbale di invalidità validato, con o senza unanimità
- Verbale di invalidità validato, quando viene consegnato?
- Verbale di invalidità validato, cosa fare se non arriva?
- Verbale di invalidità validato, cosa fare quando arriva?
- Verbale di invalidità validato, revisione e aggravamento
- Verbale di invalidità validato, quando scade che succede?
- Verbale di invalidità validato, il ricorso
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La prima supposizione è quella giusta, ovvero: quando un verbale di invalidità viene definito validato, è stato approvato. È così, ma qual è il significato preciso, quali sono le diciture alternative e cosa bisogna fare dopo aver ricevuto questa comunicazione.
Su questo argomento potrebbe interessarti un post che spiega cosa accade nei dettagli se la commissione medico legale è divisa; c’è un altro post che invece racconta quali sono i tempi di attesa per la visita di invalidità; e infine su focus sulla visita di invalidità, revisione o aggravamento effettuata a distanza.
Verbale di invalidità validato, come funziona
Al termine della visita (di prima istanza o di revisione) le commissioni medico legali redigono un verbale elettronico. All’interno è riportato l’esito. C’è anche nel documento l’eventuale indicazione che riguarda patologie che comportano l’esclusione da successive visite di revisione.
In quel caso l’invalidità viene ritenuta definitiva, il che non esclude comunque delle visite a campione, ma non sono frequenti (anche perché spesso inutili).
Verbale di invalidità validato, con o senza unanimità
Se la visita si conclude con l’opinione unanime dei componenti della commissione, il verbale viene validato. A farlo è il responsabile del centro medico legale dell’INPS. La pratica “sanitaria” può dunque dirsi conclusa.
Cosa accade invece se non c’è unanimità, se cioè i membri della commissione non hanno raggiunto un’intesa sulla valutazione dell’assistito?
In questo caso il verbale viene sospeso e gli atti verranno esaminati dal responsabile del centro medico legale. Possono verificarsi due cose:
- il responsabile può validare il verbale entro 10 giorni;
- il responsabile può fissare una nuova visita entro 20 giorni.
Alla base di molti ritardi nelle pratiche c’è spesso anche il mancato raggiungimento di una valutazione unanime da parte della commissione.
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Verbale di invalidità validato, quando viene consegnato?
I tempi di attesa per ricevere la raccomandata con il verbale variano tra i 30 e i 60 giorni.
Il documento arriva in duplice copia:
- sulla prima ci sono tutti i dati e deve essere conservato dall’assistito;
- la seconda non contiene i dati sensibili e può essere utilizzato per avere diritto a eventuali agevolazioni.
Verbale di invalidità validato, cosa fare se non arriva?
Molti assistiti lamentano ritardi che vanno oltre i 60 giorni, il limite massimo dell’INPS. In questi casi non conviene restare con in attesa. È consigliabile sollecitare l’istituto utilizzando il servizio online INPS risponde.
Non è molto utile recarsi nella sede territoriale, perché i verbali di invalidità sono di competenza della commissione medica, che non riceve i pazienti.
Verbale di invalidità validato, cosa fare quando arriva?
Se il verbale notificato alla persona interessata presuppone anche l’erogazione di prestazioni economiche (come l’assegno agli invalidi civili, la pensione di inabilità, l’assegno ordinario, l’indennità di accompagnamento o di frequenza e così via), la persona interessata dovrà comunicare online determinate informazioni all’INPS, come il reddito personale, le coordinate bancarie e così via.
Verbale di invalidità validato, revisione e aggravamento
Se il verbale non è indicato come “definitivo”, significa che sarà soggetto a revisione (viene anche scritta la data indicativa per la visita di conferma). Accade perché la commissione ritiene che le condizioni di salute dell’assistito non sono ritenute stabili, ossia: possono migliorare o peggiorare.
È anche vero che se le condizioni del paziente dovessero peggiorare prima della revisione si può anche presentare una domanda per l’aggravamento delle condizioni e ottenere quindi una percentuale più alta di invalidità (e di conseguenza l’accesso a maggiori benefici anche economici) o il comma 3 piuttosto che il comma 1 della Legge 104 (disabilità grave).
La procedura è analoga a quella per la richiesta di invalidità.
Verbale di invalidità validato, quando scade che succede?
Come abbiamo accennato la data di revisione che viene riportata sul verbale di invalidità è indicativa. Significa che allo scadere del verbale l’INPS potrebbe non aver ancora convocato il paziente a visita.
Per chi riceve dei benefici (anche economici) non c’è nessun problema: la persona con invalidità continua a ricevere tutte le agevolazioni previste.
L’onore della convocazione spetta all’istituto di previdenza. A volte tra la data indicata e l’effettiva convocazione possono trascorrere anche dei mesi.
Per questo motivo non è stato ritenuto giusto sospendere i benefici: il ritardo non può essere attribuito al cittadino (cosa diversa se invece l’assistito non si presenta alla convocazione).
In pratica, quindi, la persona con invalidità o disabilità non ha l’obbligo di attivarsi se alla scadenza del verbale non è arrivata una comunicazione da parte dell’INPS.
Dopo la visita di revisione la commissione medica può pronunciarsi in questi modi:
- conferma dello status di invalido civile o di handicap;
- revoca dello status di invalido civile o di handicap (ma anche solo una riduzione della percentuale di riduzione della capacità di lavoro perché ritiene che le condizioni del paziente siano migliorate);
- eventuale aggravamento delle condizioni della persona assistita.

Verbale di invalidità validato, il ricorso
Se la commissione medico legale non riconosce l’invalidità civile, la persona assistita se ritiene può presentare ricorso. La procedura si è molto velocizzata rispetto al passato. Prevede un accertamento tecnico preventivo prima della causa giudiziaria. Ad effettuarlo è un consulente tecnico del giudice. La sua valutazione è spesso determinante per l’esito del ricorso.
Chi presenta ricorso deve essere assistito da un avvocato (può anche essere del Patronato).
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