Un disabile può diventare prete? Domanda non banale, anche perché di sacerdoti con disabilità non se ne vedono. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
INDICE
- Un disabile può diventare prete? Cosa diceva la Chiesa
- Un disabile può diventare prete? Cosa dice ora
- Un disabile può diventare prete? In tutti e per tutti
- Un disabile può diventare prete? Dipende
- Un disabile può diventare prete? Requisiti
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La gerarchia ecclesiastica non lo vieta espressamente, ma alla fine vince la pretesa di “sana e robusta costituzione” anche se, come vedremo l’ultima parola spetta sempre al vescovo.
In questo caso, è meglio precisarlo, non ci riferiamo a sacerdoti che per patologie, incidenti e menomazioni, sono diventati disabili dopo aver indossato l’abito talare. Ma di chi vuole entrare in seminario per diventare un prete.
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Un disabile può diventare prete? Cosa diceva la Chiesa
Se il riferimento è solo alla Bibbia (Levitico 21, 16-23), non ci sarebbe nessuna possibilità per una persona con disabilità di diventare un sacerdote. Infatti si legge che chi ha un difetto fisico non può accostarsi per offrire il pane del suo Dio.
Questa “discriminazione” è rimasta a lungo inalterata. E anche nel Codice che è stato promulgato nel 1917 da Papa Benedetto XV, vengono dettate precise condizioni che avrebbero dovuto essere rispettate per ricevere il sacramento dell’ordine. In particolare riguardo a salute e integrità fisica.
L’intento sarebbe stato quello di «proteggere la figura del ministero sacerdotale da ogni possibile denigrazione». Aspetto che viene ribadito anche nel canone 984, dove si dispone in modo chiaro che deve essere valutata la situazione fisica dell’aspirante sacerdote affinché si eviti che «l’esercizio dell’altare sia compiuto in modo non adeguato alla dignità del mistero celebrato».
E quindi, nessuna possibilità per una persona che ha una disabilità di diventare sacerdote? Non proprio, come vedremo.
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Un disabile può diventare prete? Cosa dice ora
Quella visione della teologia cattolica è un po’ cambiata rispetto a quell’epoca (da Benedetto XV sono passati più di cento anni). Il Codice di Giovanni Paolo II (che è stato santificato anche per il coraggio con il quale da persona con grave disabilità ha affrontato gli ultimi anni del suo pontificato), ha sfumato di molto quella posizione di chiusura e has stabilito che la decisione sull’eventuale ammissione al sacerdozio di chi ha una disabilità sia affidata vescovo o al superiore competente.
Si continua comunque a parlare, se in modo generico, di «qualità fisiche e psichiche».
In pratica non ci sono delle preclusioni giuridiche che impediscono a una persona con disabilità di indossare l’abito talare e celebrare la messa. Resta però un punto: nessuno ha diritto a essere ordinato ministro della Chiesa.
Ma non solo: il sacerdote è chiamato a essere uomo per tutti e in tutti gli aspetti del suo ministero.
In questa frase come vedremo c’è un limite al sacerdozio per chi non abbia una integrità fisica.
Un disabile può diventare prete? In tutti e per tutti
In tutti e per tutti, cosa comporta? Beh, in particolare, come sostiene la stessa Chiesa, bisogna avere una certa e adeguata capacità fisica per rispondere a questo obbligo sacerdotale. E comunque, in ogni caso, dovrà sempre essere il vescovo che potrebbe valutare la presenza di «circostanze eccezionali» che consentano di superare le limitazioni fisiche.
Ma parliamo comunque di circostanze eccezionali. Il che significa anche che se queste circostanze non dovessero essere ritenute fuori dalla norma, il vescovo potrebbe essere costretto a respingere la richiesta di una persona con disabilità che sente di avere la vocazione per diventare un sacerdote.
Un disabile può diventare prete? Dipende
Molto dipende dal vescovo, dunque. Ma anche dal tipo di disabilità. Se ci si attiene a quello che dice il canone appare evidente, comunque, che un tipo di disabilità grave preclude la possibilità di indossare l’abito talare. E questo perché l’inabilità non si concilia con quelli che devono essere i compiti, in seno alla comunità, di un ministro di Dio.
Per intenderci: un sacerdote muto, cieco o sulla sedia a rotelle potrebbe avere delle serie difficoltà a esercitare il suo ruolo. A meno che il suo vescovo non intraveda «un caso eccezionale» e in quel caso può derogare da quello che è il canone.
Ma evidentemente non accade mai o molto raramente: non ci sono molte persone che sono state ordinate con una disabilità grave.
Il che significa anche che una disabilità lieve non può essere considerata un limite.

Un disabile può diventare prete? Requisiti
I requisiti per diventare sacerdoti sono contenuti nel codice di diritto canonico. Il limite minimo di età è 25 anni, anche se è possibile avere una dispensa per diventare preti anche al di sotto di quella soglia anagrafica.
Queste sono le altre condizioni:
- avere una fede integra;
- essere mossi da retta intenzione;
- possedere la scienza debita;
- godere di buona stima;
- siano di costumi integri e di provate virtù;
- e infine – torniamo al punto di partenza – essere dotati di tutte quelle altre qualità fisiche che gli consentano di esercitare l’ordine che deve essere ricevuto.
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