Tumore al colon, i casi sono in aumento anche tra i più giovani: 4 sintomi possono aiutare una diagnosi precoce. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).
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Per chi non lo sapesse il tumore al colon retto rappresenta il 10 per cento di tutti i tumori che sono diagnosticati. È il terzo per incidenza, subito dopo il cancro alla mammella (11,7 per cento) e quello ai polmoni (11,4 per cento).
La patologia è più diffusa fra i 60 e i 75 anni, ma negli ultimi anni sono cresciute le diagnosi anche tra gli under 50.
In questo post parliamo in particolare dei primi sintomi che possono consentire di diagnosticare in modo tempestivo (e quasi sempre decisivo per la guarigione) questa forma tumorale.
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Tumore al colon in aumento: sintomi
A determinare quali solo i primi sintomi, i campanelli d’allarme che possono segnalare la presenza di un tumore al colon, è stato uno studio condotto, su pazienti più giovani, dalla Washington University School of Medicine di St. Louis e pubblicato sul prestigioso Journal of the National Cancer Institute.
Ebbene, questi sono i segnali a cui fare attenzione:
- dolore addominale;
- sanguinamento
- diarrea;
- livelli di ferro bassi.
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Tumore al colon in aumento: giovani attenti
Gli studiosi americani hanno ribadito che il cancro al colon retto non è solo una patologia che colpisce le persone anziane. «Vogliamo che i giovani adulti siano consapevoli e agiscano in base a questi segni e sintomi potenzialmente molto significativi», ha dichiarato in una nota il coordinatore dello studio, Yin Cao.
Nella ricerca sono stati analizzati più di 5mila diagnosi al colon retto in under 50. Puntando soprattutto a individuare i sintomi precoci della malattia, quelli che fanno la loro comparsa tra due anni e tre mesi prima della diagnosi.
Tumore al colon in aumento: rischi
Dallo studio è dunque stato riscontrato che dolore addominale, sanguinamento, diarrea, livelli di ferro bassi soino i sintomi segnalati dalla quasi totalità dei pazienti.
Per i ricercatori la presenza di uno solo di questi sintomi può raddoppiare il rischio di tumore.
Quando invece i sintomi sono due in contemporanea, il rischio sale a 3,59 volte, per arrivare a 6,52 volte se i sintomi sono tre.
Gli altri sintomi più classici sono (anche se non frequenti come quelli individuati nello studio):
- stanchezza
- mancanza di appetito;
- anemia
- perdita di peso;
- stitichezza ostinata alternata a diarrea.
Tumore al colon in aumento: due anni prima
I ricercatori hanno scoperto che alcuni giovani adulti hanno registrato sintomi fino a due anni prima della diagnosi. Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui molti di questi pazienti più giovani avevano una malattia più avanzata al momento della diagnosi rispetto a quello che in genere si nota tra le persone più anziane che con maggiore frequenza si sottopongono a screening.
Tumore al colon in aumento: in Italia
In Italia si registrano (secondo le stime recenti fornite da I numeri del cancro in Italia 2020) oltre 43.700 nuovi casi ogni anno:
- 20.282 donne;
- 23.420 uomini.
Negli ultimi anni, con l’aumento degli screening di popolazione (che si sono però fermati durante la pandemia) l’incidenza è un po’ in calo, soprattutto tra le persone tra 50 e 69 anni.
È invece aumentata, e questo giustifica anche la ricerca statunitense, tra gli individui che hanno meno di 50 anni e che quindi sono coperti dallo screening.
L’aumento riguarda in particolare persone molto giovani, con meno di 30 anni al momento della diagnosi.
Tumore al colon in aumento: genetica
I tumori al colon che insorgono in giovane età, nel 50 per cento dei casi non sono dovuti a familiarità (altri casi in famiglia) con questo tipo di cancro o a malattie genetiche che predispongono allo sviluppo del tumore.
La mortalità legata a questa patologia è comunque in forte calo, i tassi sono diminuiti del 10 per cento nel corso degli ultimi cinque anni.
A cosa è dovuto questo calo della mortalità? Tre fattori principali:
- i programmi di screening;
- la diagnosi precoce;
- il miglioramento delle terapie (chirurgiche e mediche), che sono sempre più mirate.

Tumore al colon in aumento: fattori di rischio
I fattori di rischio per il tumore al colon retto sono spesso legati alla dieta, ai geni e ad altre cause di tipo non ereditario.
Vediamo quali:
- fattori nutrizionali: una dieta ad alto contenuto di grassi e proteine animali e povera di fibre può essere associata a un aumento dei tumori intestinali. Diete ricche di fibre, caratterizzate da un alto consumo di frutta e vegetali, sembrano avere un ruolo protettivo. Anche obesità e sovrappeso costituiscono ulteriori fattori di rischio, soprattutto se legati a una alimentazione e a uno stile di vita poco sani;
- fattori genetici: è possibile ereditare la predisposizione ad ammalarsi di tumore del colon-retto se nella famiglia d’origine si sono manifestate malattie come le poliposi adenomatose ereditarie e il carcinoma ereditario del colon-retto su base non poliposica. La probabilità di trasmettere ai figli il gene alterato è del 50 per cento. Questi tumori con fattori di rischio ereditari rappresentano circa il 10 per cento di tutti i tumori del colon-retto;
- fattori non ereditari: altri fattori di rischio sono l’età (l’incidenza è superiore nelle persone anziane), il fumo, la sedentarietà, le malattie infiammatorie croniche intestinali (come la rettocolite ulcerosa e il morbo di Crohn), una storia clinica passata di polipi del colon o un pregresso tumore del colon-retto.
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