Tredicesima per assistenza delle persone disabili: spetta davvero? Ne parliamo in questo articolo (scopri le ultime notizie su Legge 104, invalidità civile, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Tredicesima per assistenza delle persone disabili: come funziona?
In questo approfondimento ci concentreremo sull’assistenza delle persone disabili, ovvero del congedo straordinario con Legge 104, e di tredicesima.
Il congedo straordinario è una delle agevolazioni lavorative previste dalla Legge 104 e consente al lavoratore o alla lavoratrice dipendente, del settore pubblico o privato, di assistere il coniuge o un familiare con disabilità grave (Legge 104, articolo 3, comma 3), per un periodo di tempo non superiore a 2 anni in tutta la vita lavorativa.
Il congedo è regolato dalla Legge 151 del 2001 e prevede un periodo di aspettativa dal lavoro. Durante il congedo, il lavoratore o la lavoratrice percepirà dall’INPS un’indennità dello stesso valore dell’ultima retribuzione percepita.
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Ma la domanda che ci poniamo in questo articolo è la seguente: durante il periodo in cui si fruisce del congedo straordinario, matura la tredicesima?
Purtroppo no. Durante la fruizione del congedo, il lavoratore o la lavoratrice non matura ratei di tredicesima.
Cosa significa? Che a dicembre, quando verrà erogata la tredicesima, l’importo della mensilità aggiuntiva sarà calcolato soltanto sui mesi effettivamente lavorati.
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Tredicesima per assistenza delle persone disabili: esempio di importo
Prendiamo come esempio un lavoratore rimasto in servizio fino ad agosto e poi in congedo straordinario da settembre a dicembre. La sua tredicesima verrà calcolata soltanto sui mesi da gennaio ad agosto (in totale 8), mentre nei restanti 4 mesi, in cui non ha lavorato perché in congedo, non sono maturati ratei di tredicesima.
Volendo calcolarci un importo, prendiamo come riferimento una retribuzione lorda mensile di 2.500 euro. Per individuare il valore della tredicesima del nostro lavoratore preso come esempio, dovremmo moltiplicare 2.500 euro per 8 mesi e dividere il risultato per 12 mesi.
A dicembre, dunque, avrà maturato una tredicesima di 1.666 euro lordi. Se avesse lavorato tutto l’anno, senza sfruttare il congedo, avrebbe ricevuto una tredicesima in misura piena.
Assistenza delle persone disabili: l’indennità tiene conto della tredicesima?
Arriviamo, ora, a un’altra domanda: l’importo dell’indennità percepita durante il congedo straordinario è pari al valore dell’ultima retribuzione ricevuta prima di andare in congedo.
Ma nella retribuzione si calcolano anche i ratei di tredicesima e quattordicesima maturati?
Purtroppo no. Secondo quanto stabilito dal comma 5-ter della legge 151 del 2001, il lavoratore che usufruisce del congedo straordinario ha diritto a percepire un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione con riferimento alle voci fisse e continuative del trattamento.
Dunque, tra le voci fisse e continuative non sono ricomprese la tredicesima e quattordicesima mensilità, che sono considerate voci variabili della retribuzione e quindi sono escluse dal computo ai fini dell’indennità per congedo straordinario.
Assistenza delle persone disabili: la sentenza del Tribunale di Roma
A confermarlo è una sentenza del Tribunale di Roma (numero 5313 del 6 giugno 2022): secondo il giudice, l’ammontare dell’indennità del congedo straordinario deve limitarsi alle voci fisse e continuative della retribuzione, ad esclusione, dunque, delle mensilità supplementari, come tredicesima e quattordicesima.
Questa sentenza si contrappone alla circolare INPS numero 14 del 2007: secondo l’istituto, invece, l’indennità di congedo deve essere comprensiva delle mensilità supplementari.
Secondo il Tribunale di Roma, però, la posizione dell’INPS è superata dal rilievo che la formulazione del comma 5-ter è opera di una norma successiva, ovvero l’articolo 4, comma 1, lettera b, del decreto legislativo numero 119 del 2011.

Faq su congedo straordinario e tredicesima
A chi spetta il congedo straordinario?
L’INPS, con la circolare numero 112 del 2007, ha chiarito che, possono beneficiare del congedo straordinario, queste persone (in ordine di priorità):
- coniuge della persona gravemente disabile, la parte dell’unione civile o il convivente di fatto;
- genitori, naturali o adottivi e affidatari, del portatore di handicap grave nel caso in cui il coniuge del figlio non sia lavoratore dipendente, oppure abbia espressamente rinunciato a godere per lo stesso soggetto e nei medesimi periodi del congedo in esame.
- uno dei figli conviventi della persona disabile in situazione di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente, il convivente di fatto ed entrambi i genitori del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti;
- fratelli o sorelle — alternativamente – se conviventi con il soggetto portatore di handicap grave e se entrambi i genitori siano deceduti o totalmente inabili, il fratello portatore di handicap grave non sia coniugato o non conviva col coniuge, oppure, laddove sia coniugato e convivente col coniuge, ricorra una delle seguenti situazioni: il coniuge non presti attività lavorativa o sia lavoratore autonomo oppure il coniuge abbia espressamente rinunciato a godere per lo stesso soggetto e nei medesimi periodi del congedo in esame.
La tredicesima spetta anche ai lavoratori con contratto a tempo determinato?
Sì, la mensilità aggiuntiva, chiamata pure gratifica natalizia (perché viene pagata nel periodo di Natale) spetta pure al lavoratore o alla lavoratrice con contratto a tempo determinato, anche in caso di rinnovo o proroga del contratto.
Quest’anno la tredicesima sarà detassata?
Purtroppo no. Nonostante la proposta del governo Meloni, la detassazione della tredicesima mensilità per i lavoratori dipendenti non è stata inserita nella prima stesura della Legge di bilancio 2024. Al netto di improbabili cambi di rotta, la tredicesima non verrà detassata per il prossimo anno: niente soldi in più in busta paga.
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