Quali sono le riduzioni e le trattenute sull’assegno ordinario di invalidità, per chi continua a lavorare e supera il limite reddituale? Sull’AOI è prevista l’integrazione al minimo? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
L’assegno ordinario di invalidità (AOI) è una prestazione economica che spetta ai lavoratori dipendenti e autonomi, iscritti all’assicurazione generale obbligatoria dell’Inps e ad alcuni fondi pensioni sostitutivi e integrativi.
Se il lavoratore invalido, però, supera determinati limiti reddituali, l’AOI è soggetto a riduzioni e trattenute. In questo approfondimento vediamo quali sono riduzioni e trattenute sull’assegno ordinario di invalidità.
Indice
- Riduzioni e trattenute sull’assegno ordinario di invalidità
- Quanto si paga di tasse sull’assegno ordinario di invalidità?
- Riduzioni e trattenute sull’assegno ordinario di invalidità: chi ha diritto all’integrazione al minimo
- Riduzioni e trattenute sull’assegno ordinario di invalidità: quando non è prevista l’integrazione al minimo
- Riduzione e trattenute sull’assegno ordinario di invalidità: a chi spetta l’AOI
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Riduzioni e trattenute sull’assegno ordinario di invalidità
Prima di riassumere quali sono le caratteristiche dell’AOI, vediamo quali sono riduzioni e trattenute sull’assegno ordinario di invalidità.
Se percepisci AOI e continui a lavorare, superando determinati limiti reddituali, l’AOI subirà un primo taglio, ovvero una trattenuta. Quindi, i limiti reddituali sono quelli riportati nella tabella di seguito:
Anno | Pensionato solo | Pensionato coniugato |
2022 | 12.170,86 euro | 18.256,29 euro |
Le riduzioni applicate nel caso in cui si superi il limite di reddito sono le seguenti:
Riduzione del 25% | Se il reddito supera 4 volte il trattamento minimo annuo |
Riduzione del 50% | Se il reddito supera 5 volte il trattamento minimo annuo |
Se l’assegno ordinario resta comunque superiore al trattamento minimo, può subire un secondo taglio, in questo caso una trattenuta, che dipende dall’anzianità contributiva sulla base della quale è stato calcolato, ovvero:
Con almeno 40 anni di contributi | Non c’è alcuna trattenuta aggiuntiva, perché in questo caso l’assegno è interamente cumulabile con il reddito da lavoro dipendente o autonomo. |
Con meno di 40 anni di contributi | Scatta la seconda trattenuta, che varia a seconda che il reddito provenga da lavoro dipendente o autonomo: – del 50% della quota oltre il minimo Inps in caso di lavoro dipendente; – del 30% della quota oltre il minimo Inps in caso di lavoro autonomo (comunque mai superiore al 30% del reddito da lavoro); |
Nel caso in cui l’assegno risultasse di importo molto modesto e i redditi non superassero i limiti richiesti, si ha diritto all’integrazione al minimo. Ne parliamo tra poco.
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Quanto si paga di tasse sull’assegno ordinario di invalidità?
Abbiamo visto quali sono riduzioni e trattenute sull’assegno ordinario di invalidità, quindi puoi capire quanto si paga di tasse sull’AOI.
Per fare solo un esempio: mettiamo il caso che tu sia un lavoratore dipendente, abbia versato meno di 40 anni di contributi, percepisca una retribuzione annua superiore a 12.170,86 euro e 600 euro di AOI.
In questo caso, visto che superi il reddito richiesto, se comunque questo non oltrepassa quattro volte il trattamento minimo, non hai alcuna riduzione, ma ci sarebbero le trattenute, dato che hai versato meno di 40 anni di contributi.
In sostanza, in questo caso dovresti calcolare solo 600 euro – 50% = 300 euro di assegno ordinario di invalidità.
Mettiamo il caso che, invece, lo superi, e il tuo reddito annuale sia pari a 26mila euro. In questo caso, l’AOI subirà una prima riduzione del 25%: passerà da 600 euro a 450 euro.
Avendo versato meno di 40 anni di contributi, poi, sull’importo dell’AOI è prevista anche la trattenuta del 50%.
L’importo dell’AOI, quindi, scende a 225 euro (450 euro – 50%). In sostanza, le tasse che paghi sull’AOI sono le trattenute e le riduzioni, ovvero i tagli che vengono fatti sull’assegno.
L’importo dell’assegno ordinario di invalidità, risultando molto modesto, se non avessi superato il limite reddituale stabilito, avrebbe avuto diritto all’integrazione al minimo.
Non è questo il caso, ma poniamo che l’importo dell’AOI sia minore a 524,34 euro e si abbia un reddito inferiore a 11.967,28 euro (se pensionato solo) o a 17.950,92 euro (se pensionato coniugato). In questo caso, si ha diritto all’integrazione al minimo: vediamo di cosa si tratta.
Assegno ordinario e pensione di inabilità: ti mostriamo le caratteristiche delle due prestazioni e i requisiti per ottenerle.
Riduzioni e trattenute sull’assegno ordinario di invalidità: chi ha diritto all’integrazione al minimo
Abbiamo visto quali sono riduzioni e trattenute sull’assegno ordinario di invalidità e abbiamo detto che, se l’importo dell’AOI risulta molto modesto e i redditi dell’interessato non superano un certo limite stabilito annualmente con apposita circolare Inps, è possibile richiedere l’integrazione al minimo.
Questo video ti spiega quando puoi chiedere un’integrazione fino a 515,18 euro sugli assegni delle pensioni:
Ti ricordiamo che l’importo dell’integrazione non può comunque essere superiore all’importo dell’assegno sociale e l’importo complessivo dell’assegno ordinario, comprensivo dell’integrazione, non può superare il trattamento minimo. Per l’assegno ordinario di invalidità non è prevista l’integrazione parziale.
Ci sono dei casi in cui l’integrazione al minimo sull’assegno ordinario di invalidità non è prevista? Sì: vediamolo nel prossimo paragrafo.
Lavorare con l’assegno di invalidità è possibile: ti spieghiamo tutto in questo approfondimento.

Riduzioni e trattenute sull’assegno ordinario di invalidità: quando non è prevista l’integrazione al minimo
Riduzioni e trattenute sull’assegno ordinario di invalidità possono ridurne di molto l’importo.
Abbiamo visto che per importi molto modesti, può essere applicata l’integrazione al minimo. Questa maggiorazione sociale, tuttavia, non è prevista nel caso in cui l’assegno ordinario di invalidità sia stato erogato dopo il 1° gennaio 1996, dal momento che si applica soltanto la modalità di calcolo con il sistema contributivo.
In altre parole, sui trattamenti pensionistici liquidati con il sistema contributivo non spetta l’integrazione al trattamento minimo (art. 1, comma 16 legge 335/95).
Per concludere, riassumiamo quali sono i requisiti necessari per richiedere l’assegno ordinario di invalidità.
Assegno di invalidità e Rdc sono cumulabili? È possibile ottenere, insieme, la prestazione e il sussidio? Cerchiamo di capirlo insieme in questo approfondimento.
Riduzione e trattenute sull’assegno ordinario di invalidità: a chi spetta l’AOI
Concludiamo questo articolo sulle riduzioni e trattenute sull’assegno di invalidità ricordando quali sono i requisiti per richiedere l’AOI.
Hanno diritto all’assegno ordinario di invalidità i lavoratori dipendenti, gli autonomi (tra cui artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri), nonché gli iscritti ad alcuni fondi pensione sostitutivi ed integrativi dell’assicurazione generale obbligatoria.
La facoltà di domanda si estende inoltre ai parasubordinati, mentre non riguarda i dipendenti del settore pubblico.
Affinché il trattamento possa essere erogato, bisogna rispettare dei requisiti fondamentali, ovvero:
- una riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo a causa di infermità o difetto fisico o mentale;
- un minimo di 260 contributi settimanali – pari a 5 anni di contribuzione e assicurazione – di cui almeno 156 settimane (3 anni) nel quinquennio antecedente la presentazione della domanda.
A differenza di quanto non accada per la pensione di inabilità, non è necessaria, ai fini della richiesta per l’assegno ordinario di invalidità, la cessazione dell’attività lavorativa. In sostanza, l’erogazione dell’assegno è considerata compatibile con lo svolgimento di attività professionali.
Per conoscere tutto sull’assegno ordinario di invalidità (domanda, durata, revisioni) leggi la nostra guida dedicata.
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