Reversibilità, il beneficio per vedove che pochi conoscono

L'assegno di vedovanza garantisce un incremento alla pensione di reversibilità per le persone vedove invalide al 100%. Scopri cos'è l'aumento per vedove con la reversibilità.
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21/3/23

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L’assegno di vedovanza è un beneficio economico che va ad integrare la pensione di reversibilità per i vedovi che sono anche inabili al lavoro o in alternativa, che già ricevono l’assegno di accompagnamento.

Indice

Cos’è l’aumento per vedove con la reversibilità?

Iniziamo l’approfondimento comprendendo nel dettaglio che cos’è l’assegno per vedove con la reversibilità.

Le vedove o i vedovi che percepiscono una pensione di reversibilità e sono inabili hanno diritto a un assegno familiare poco conosciuto, chiamato anche assegno per vedovanza.

L’aumento è pari a 52,91 euro al mese, per un totale di circa 600 euro in più all’anno.

L’assegno è retroattivo, fino a un massimo di cinque anni, e può arrivare a 3.400 euro di arretrati. Questa prestazione può contribuire ad alleviare parte dell’onere finanziario associato all’inabilità.

Chi prende la reversibilità ha diritto all’aumento?

Il governo italiano ha introdotto una serie di misure per contribuire ad alleviare l’onere finanziario dei pensionati. Una di queste misure è il Dl Aiuti Bis, che prevede un aumento delle pensioni fino al 2%. Questo aumento sarà anticipato per le pensioni fino a 2.800 euro, a partire da quest’anno. Questa misura contribuirà a garantire che i pensionati possano mantenere il loro tenore di vita nonostante le sfide poste dalla situazione attuale.

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Cos’è l’aumento per vedove con la reversibilità: i requisiti

Per avere diritto all’assegno di vedovanza, gli individui devono soddisfare diversi requisiti, oltre a quello di essere vedovi. In primo luogo, bisogna essere vedovi di un lavoratore in servizio sia nel settore privato che nella pubblica amministrazione.

Come accennato nell’introduzione, essendo una misura aggiuntiva alla pensione di reversibilità, l’assegno di vedovanza è destinato ai vedovi che sono anche beneficiari della pensione di reversibilità.

L’assegno di vedovanza non può essere concesso, tuttavia, ai titolari di una pensione di reversibilità di uno dei regimi di sicurezza sociale per i lavoratori autonomi. Infatti, se si è vedovi di lavoratori autonomi come artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, l’assegno di vedovanza non spetta.

Per ricevere le prestazioni di invalidità, un individuo deve essere completamente disabile al 100% e incapace di lavorare. Esistono tuttavia alcune eccezioni a questa regola.

Ad esempio, se una persona riceve un’indennità di accompagnamento, può comunque avere diritto alle prestazioni di invalidità.

Quanto spetta di pensione a una vedova?

La pensione di reversibilità è calcolata in base a una percentuale della pensione già erogata o che sarebbe spettata al lavoratore, in relazione al rapporto di parentela con il defunto: al coniuge spetta il 60%; all’unico figlio superstite minorenne, studente o disabile spetta il 70%; a ciascun figlio, se anche il coniuge ne ha diritto, spetta il 20%; a ciascun figlio, se il coniuge non ne ha diritto, spetta il 40%; ai genitori o ai fratelli spetta il 15% ciascuno.

La prestazione viene erogata a partire dal 1° giorno del mese successivo al decesso del lavoratore o del pensionato.

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Cos’è l’aumento per vedove con la reversibilità: come effettuare la domanda?

L’Istituto di previdenza sociale (INPS) è l’unico ente a cui è possibile presentare la domanda per l’assegno di vedovanza. Le strade possibili per i richiedenti sono quelle canoniche per l’invio delle domande per via telematica.

Si possono utilizzare i servizi telematici dell’Istituto di previdenza sociale, quelli accessibili con credenziali di accesso come SPID (Sistema pubblico di identità digitale), CIE (Carta d’identità elettronica) e CNS (Carta nazionale dei servizi). Ancora per qualche tempo è possibile utilizzare il Pin dispositivo dell’INPS.

Infatti, a partire da ottobre 2020, l’INPS non emette più il Pin, ma per coloro che lo hanno ancora attivo, potrà essere utilizzato in questa fase di transizione.

Sempre utilizzando le credenziali di accesso è possibile fare uso del servizio telefonico dell’INPS, il Contact Center (numero 06 164 164 da cellulare e 803 164 da rete fissa).

Se, invece, non hai a disposizione le credenziali per effettuare l’accesso, puoi rivolgerti ad un Patronato abilitato ad effettuare tale operazione.

Cos'è l'aumento per vedove con la reversibilità
Cos’è l’aumento per vedove con la reversibilità?

Nell’approfondimento su cos’è l’aumento per vedove con la reversibilità, un altro importante aspetto è il processo di presentazione della domanda per ottenere tale beneficio.

La domanda di assegno di vedovanza può essere presentata dal coniuge superstite o dal rappresentante del pensionato, se quest’ultimo è deceduto. Non esiste una scadenza fissa per la presentazione della domanda, tuttavia è importante notare che la domanda può essere anche postuma.

Per presentare la domanda è necessario allegare una serie di documenti, tra cui le autocertificazioni che riportano la data di morte del coniuge per il quale si richiede la pensione (o che ha già richiesto la pensione di reversibilità), la categoria della pensione di reversibilità, il libretto di invalidità al 100% del richiedente, l’ultima dichiarazione dei redditi e una copia fotostatica valida del documento di identità del richiedente.

Una volta raccolta tutta la documentazione richiesta, la domanda può essere presentata di persona o in modalità telematica.

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Cos’è l’aumento per vedove con la reversibilità: i requisiti di reddito

Il reddito del richiedente è molto importante perché determina l’importo dell’assegno di vedovanza ed è un fattore determinante per l’accoglimento della domanda.

Le soglie di reddito sono stabilite annualmente dal governo italiano e si basano sulle dichiarazioni dei redditi dell’anno precedente.

Per determinare l’importo corretto dell’assegno di vedovanza, i richiedenti devono fornire l’ultima dichiarazione dei redditi e la prova di eventuali altre fonti di reddito.

Cos’è l’aumento per vedove con la reversibilità: quanto è l’importo dell’assegno di vedovanza?

Nell’ambito di cos’è l’aumento per vedove con la reversibilità, è importante comprendere quale importo si ha diritto a ricevere.

Per i richiedenti con reddito fino a 28.659,42, l’assegno di vedovanza è di 52,91 euro al mese. Per i richiedenti con reddito compreso tra 28.659,43 e 32.148,87 euro, l’assegno di vedovanza è di 19,59 euro al mese.

Al di sopra della soglia di 32.148,87 euro, l’assegno di vedovanza non viene erogato.

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