Per quali beneficiari è previsto il Reddito di cittadinanza in pagamento dal 13 gennaio? I tagli al Rdc disabili continuano ancora o qualcosa è cambiato? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
In arrivo il Reddito di cittadinanza in pagamento dal 13 gennaio 2023, anche se non per tutti.
I disabili titolari di Rdc, intanto, continuano a ricevere importi bassissimi o in alcuni casi azzerati a seguito del riconoscimento dell’incremento al milione, che da un lato ha soddisfatto un loro diritto e dall’altro li ha danneggiati.
In questo articolo vedremo a chi è destinato il pagamento del Reddito di cittadinanza del 13 gennaio e affrontiamo nuovamente la questione dei tagli al Rdc disabili.
Indice
- Chi riceverà il Reddito di cittadinanza in pagamento dal 13 gennaio?
- Perché il Reddito di cittadinanza in pagamento dal 13 gennaio ai disabili sarà ancora “tagliato”?
- Reddito di cittadinanza in pagamento dal 13 gennaio, ma con quali nuove regole?
- Reddito di cittadinanza in pagamento dal 13 gennaio, ma da cosa verrà sostituito il Rdc nel 2024?
- Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e ricevi con WhatsApp, Telegram e Facebook tutti gli approfondimenti su invalidità, diritti e Legge 104.
Chi riceverà il Reddito di cittadinanza in pagamento dal 13 gennaio?
Riceveranno il Reddito di cittadinanza in pagamento dal 13 gennaio 2023 tutti coloro che aspettano la prima rata o che attendono l’erogazione del sussidio dopo il rinnovo, perché avevano terminato le prime diciotto rate a novembre 2022.
Quindi, se sei disabile titolare di Rdc e aspetti la prima rata o il pagamento del rinnovo dopo il sussidio, vedrai l’accredito sul conto oggi, venerdì 13 gennaio 2023.
Molto probabilmente, però, continuerai a ricevere un importo molto ridotto o addirittura azzerato, se anche nei mesi scorsi è stato così perchè, purtroppo, ancora non è stata risolta la questione dei tagli sul Rdc disabili. Ricordiamo cosa sta succedendo.
Guarda anche il nostro video con tutte le programmazioni dei pagamenti di Reddito di cittadinanza e Pensione di cittadinanza a gennaio 2023:
Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e aggiungiti al gruppo Telegram di news su invalidità e Legge 104 e a quello di WhatsApp per tutte le news. Nel nostro gruppo Facebook confrontati con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi.
Perché il Reddito di cittadinanza in pagamento dal 13 gennaio ai disabili sarà ancora “tagliato”?
Il Reddito di cittadinanza in pagamento dal 13 gennaio ai disabili subirà probabilmente ancora dei tagli, perché non è stata risolta la questione sul riconoscimento dell’incremento al milione alle pensioni di invalidità da parte della Corte di Cassazione (Sentenza della Corte di Cassazione n. 152 del 2020). Ne abbiamo parlato anche in questo articolo di Invalidità e Diritti.
In pratica, ai disabili è stato aumentato l’importo della pensione di invalidità, garantendogli il diritto all’assistenza minima ma, nello stesso tempo, questo incremento ha ridotto l’importo del Rdc.
Questo succede perché tra i redditi da calcolare per stabilire l’importo del Rdc, il decreto legge del 28 gennaio 2019 (decreto che regola il Reddito di cittadinanza) inserisce anche le maggiorazioni: quelle che sono state riconosciute con la sentenza della Corte di Cassazione, per intenderci.
Ora, più volte abbiamo sostenuto che si tratta di una vera ingiustizia e che il Governo dovrebbe intervenire al più presto per modificare il decreto sul Rdc, in modo da mettere fine a tutto questo.
Tuttavia, siamo entrati nel 2023 e ancora la questione è aperta: i disabili titolari di Rdc si vedono applicare dei tagli assolutamente ingiusti.
Cosa succederà in questo nuovo anno? Il Governo deciderà finalmente di mettere mano al decreto sul sussidio per fermare questa ingiustizia? Non lo sappiamo, ma sappiamo per certo che si stanno già applicando le nuove regole sul Rdc stabilite in manovra finanziaria, in attesa che il sussidio sparisca definitivamente nel 2024. Vediamo quali sono queste nuove regole.
Venerdì 13 gennaio 2023 sono anche in programmazione due pagamenti dell’Assegno Unico: scopri per chi, l’orario dell’accredito e a chi andranno le maggiorazioni.

Reddito di cittadinanza in pagamento dal 13 gennaio, ma con quali nuove regole?
Il Reddito di cittadinanza in pagamento dal 13 gennaio, anche per i disabili, ha delle nuove regole.
Nel 2023, infatti, il sussidio verrà erogato per sette mesi senza possibilità di rinnovo ai cittadini occupabili, categoria nella quale non rientrano i disabili o le famiglie con disabili a carico (considerati, appunto, inoccupabili).
Nel dettaglio, per cittadini occupabili si intendono tutte quelle persone che non hanno in famiglia almeno un familiare che rientra in queste categorie:
- figlio minore (che ha meno di 18 anni);
- persona con almeno 60 anni di età;
Durante il periodo di fruizione del Rdc, inoltre, gli occupabili dovranno rispettare gli obblighi al Patto per il Lavoro sottoscritto con il Centro per l’Impiego.
Il mancato rispetto di questi obblighi imposti per il patto per il lavoro (da cui vengono esonerati i disabili), porterà alla revoca del sussidio.
Un’altra novità sul Rdc nel 2023 riguarda il versamento della quota B del Rdc, concessa per l’affitto, che sarà versata al proprietario di casa e non più alla famiglia che percepisce il sussidio.
Come abbiamo anticipato, la legge di bilancio 2023 prevede l’abrogazione del Reddito di cittadinanza dal 2024, quando il sussidio sarà sostituito da nuovi contributi economici, che dovranno essere approvati dal Governo. Vediamo quali sono i probabili aiuti economici che lo sostituiranno.
Su TheWam.net abbiamo preparato una guida a tutti i bonus del 2023: scopri subito quali puoi richiedere.
Reddito di cittadinanza in pagamento dal 13 gennaio, ma da cosa verrà sostituito il Rdc nel 2024?
Sappiamo del Reddito di cittadinanza in pagamento dal 13 gennaio, ma ancora non abbiamo ben chiaro da cosa verrà sostituito il sussidio nel 2024.
Ci sono solo delle ipotesi, al momento, che riguardano i probabili aiuti economici, ovvero:
Reddito di solidarietà, per le famiglie che hanno a carico:
- figli minori;
- persone con almeno 60 anni di età;
- persone con disabilità ai fini ISEE;
- limite di ISEE per accedere alla misura fissato a 15mila euro;
- essere in possesso di un unico immobile, che non rientri nella categoria degli immobili di lusso;
- importi variabile fra 400 e 650 euro;
- essere residente in Italia da almeno 10 anni;
- durata di dodici mesi senza possibilità di rinnovo. In questi casi andrà chiarito se verranno previste deroghe per chi non ha superato le situazioni di disagio economico.
Reddito di inclusione:
- importo variabile fra 187,50 e 539,82 euro a seconda della composizione del nucleo familiare;
- avere un valore ISEE non superiore a 3mila euro;
- avere un patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;
- avere un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10mila euro (ridotto a 8mila euro per la coppia e 6mila euro per la persona sola);
- non percepire già prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpi) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione volontaria;
- non possedere autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi precedenti la richiesta. Vengono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista un’agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità;
- non essere proprietari di navi e imbarcazioni da diporto (art. 3 comma 1 del D.lgs. 171/2005).
Visto che abbiamo parlato più volte di ISEE e che la presentazione di questa dichiarazione è fondamentale per ottenere sussidi, benefici e bonus, in questo nostro video ti spieghiamo come fare l’ISEE, dove e quando:
Reddito di cittadinanza in pagamento dal 13 gennaio. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’invalidità civile: