In questo articolo parleremo di pensione precoci e benefici per caregiver e persone invalide (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Cos’è la pensione precoci?
La pensione precoci, nota come Quota 41, è una delle misure dedicate a particolari categorie di lavoratori, quali caregiver e invalidi, tutelate dallo Stato.
Con la pensione precoci è possibile anticipare di qualche anno l’uscita dal mondo del lavoro, se si ha a disposizione un’anzianità contributiva minima di 41 anni e almeno un anno di contributi versato prima del compimento del 19° anno di età.
Dopo l’introduzione della legge Fornero (nel 2012), i sindacati rivendicarono tutele per i lavoratori precoci, dimenticati dalla riforma delle pensioni del 2011, con la quale fu abolita la pensione di anzianità e furono introdotti nuovi requisiti per il pensionamento anticipato: 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, un anno in meno per le donne.
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Solo nel 2017, il legislatore ha introdotto un’uscita agevolata per i lavoratori precoci, che possono accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contributi (quindi fino a un anno e 10 mesi in meno della legge Fornero), se in possesso di un anno di contributi versato prima del 19° anno di età.
Ai fini del computo dei 41 anni di contributi, come chiarito dall’INPS con la circolare numero 99 del 2017, vale la contribuzione relativa ai “periodi di lavoro effettivi”.
Sono utili anche i periodi di lavoro all’estero riscattati e i periodi riscattati per omissioni contributive. Il requisito contributivo di 41 anni può essere perfezionato, su domanda dell’interessato, anche cumulando i periodi assicurativi.
Il prossimo adeguamento alle speranze di vita è fissato dopo il 31 dicembre 2026: fino a quella data, al netto di cambiamenti eccezionali, i requisiti rimarranno invariati.
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Pensione precoci per caregiver e lavoratori invalidi
La pensione precoci può essere richiesta dai lavoratori e dalla lavoratrici dipendenti del settore privato o del pubblico impiego, oltre che dai lavoratori e dalle lavoratrici iscritti/e presso le gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti), a condizione che rientrano in cinque macro-categorie tutelate.
Le due più importanti sono:
- caregiver, che da almeno 6 mesi assistono il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità (articolo 3, comma 3, Legge 104); oppure di secondo grado convivente, qualora i genitori o il coniuge della persona assistita abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
- persone invalide, con una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, pari o superiore al 74 per cento.
Pensione precoci: le altre categorie tutelate
Le altre tre categorie tutelate sono:
- lavoratori o lavoratrici in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, e che abbiano terminato di percepire l’indennità di disoccupazione da almeno tre mesi;
- lavoratori o lavoratrici dipendenti addetti alle attività gravose di cui al Decreto del Ministero del Lavoro del 5 febbraio 2018 e che svolgono tali attività da almeno 7 anni negli ultimi 10 anni o da almeno 6 anni negli ultimi 7 anni prima del pensionamento;
- lavoratori o lavoratrici impiegati/e in mansioni usuranti o notturne e che soddisfano le condizioni di cui all’articolo 1, commi da 1 a 3 del decreto legislativo del 21 aprile 2011, n. 67.
Cosa sapere sulla pensione precoci?
La pensione precoci spetta a quei lavoratori o a quelle lavoratrici iscritte all’AGO che hanno un’anzianità contributiva maturata entro il 31 dicembre 1995 e che rientrano nel sistema misto di calcolo.
L’agevolazione non si applica ai lavoratori precoci nel contributivo puro, cioè a chi è privo di contribuzione al 31 dicembre 1995.
Per presentare domanda per la pensione precoci, caregiver e persone invalide devono rispettare tre scadenze:
- la prima, il 31 marzo;
- la seconda, il 15 luglio;
- la terza, il 30 novembre (le domande presentate verranno prese in considerazione solo se permangono risorse finanziarie per coprire la spesa).

Faq sulla pensione precoci
Come funziona la pensione precoci caregiver con il cumulo dei contributi?
Il requisito contributivo della pensione precoci caregiver può essere raggiunto anche con il cumulo dei contributi, ma in tal caso scatterebbero delle differenze per la decorrenza del trattamento:
- i lavoratori che maturano i requisiti dal 1° gennaio conseguono il diritto alla decorrenza della pensione dopo tre mesi dalla maturazione;
- i lavoratori che maturano i requisiti dal 1° gennaio, cumulando i periodi assicurativi, conseguono il diritto alla decorrenza della pensione dal primo giorno del mese successivo all’apertura della finestra.
Con cosa non si può cumulare la pensione precoci?
Chi percepisce la pensione precoci non può cumulare l’assegno con redditi da lavoro subordinato o autonomo.
Il beneficio della riduzione del requisito contributivo minimo per la pensione precoci non è cumulabile neppure con le altre maggiorazioni previste per lo svolgimento delle stesse attività lavorative, ma è cumulabile, invece, con le maggiorazioni di status (art. 80, comma 3, legge 23 dicembre 2000, numero 388).
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