Come funziona la revisione della pensione di inabilità? Ne parliamo in questo approfondimento (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Indice
- Come funziona la revisione della pensione di inabilità?
- Come funziona la revisione della pensione di inabilità? A chi spetta
- Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e ricevi con WhatsApp, Telegram e Facebook tutti gli approfondimenti su invalidità, diritti e Legge 104.
Come funziona la revisione della pensione di inabilità?
Come funziona la revisione della pensione di inabilità? Anche su questo tipo di prestazione è prevista una revisione periodica da parte della commissione medica dell’INPS.
Nonostante sia un trattamento permanente, erogato a persone totalmente inabili al lavoro, per continuare a beneficiarne è necessario sottoporsi a un controllo periodico, che stabilisca se ci sia stato o meno un recupero fisico che comporti una riduzione della percentuale di invalidità.
La visita di revisione può essere richiesta sia dall’INPS, per valutare l’eventuale variazione del requisito sanitario richiesto per l’erogazione della pensione di inabilità, sia dal diretto interessato.
La persona invalida, infatti, può anche decidere di sottoporsi a revisione qualora dovessero essere mutate le condizioni che gli hanno consentito di ricevere la pensione di inabilità.
La sussistenza dei requisiti sanitari o il mutamento delle condizioni di salute devono essere documentati tramite certificazione necessaria.
Il soggetto, dunque, sarà chiamato a effettuare una visita di revisione, al termine della quale, la pensione di inabilità potrebbe essere:
- confermata, se permane il 100% di invalidità;
- trasformata in assegno ordinario di invalidità, nel caso in cui l’invalidità, dal 100% originario, dovesse essere compresa tra il 100% e il 67%.
- revocata, qualora dovesse essere accertato il recupero della capacità lavorativa a più del 33%.
Cosa succede se si verifica una riduzione della percentuale di inabilità? Il pagamento verrà immediatamente interrotto, nel caso in cui la condizione di salute del richiedente sia migliorata fino al recupero della capacità lavorativa a più del 33% oppure trasformato in assegno ordinario di invalidità, sin dal mese successivo al mese in cui è stato eseguita la visita di revisione.
E se il soggetto si rifiuta di sottoporsi a visita di revisione? In questo caso, se non c’è una giustificazione valida, l’INPS può decidere di sospendere il pagamento della pensione di inabilità fino a quando il diretto interessato non si sottoporrà a visita di revisione.
Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e aggiungiti al gruppo Telegram di news su invalidità e Legge 104 e a quello di WhatsApp per tutte le news. Nel nostro gruppo Facebook confrontati con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi.
Come funziona la revisione della pensione di inabilità? A chi spetta
Una volta visto come funziona la revisione della pensione di inabilità, andiamo a vedere cos’è questa prestazione e a chi spetta.
La pensione di inabilità è una prestazione dell’INPS riconosciuta al lavoratore che non può più svolgere alcuna attività lavorativa a causa di malattia o infortuni permanenti e totali.
Per farne richiesta, oltre all’essere riconosciuti inabili al lavoro, è necessario essere iscritti all’albo professionale e aver maturato, durante la carriera lavorativa, almeno 5 anni di contributi, di cui almeno 3 negli ultimi 5 anni prima della presentazione della domanda.
Il requisito contributivo decade qualora l’inabilità sia dovuta a un infortunio subito durante lo svolgimento dell’attività professionale.
Inoltre è richiesto:
- la cessazione di qualsiasi tipo di attività lavorativa;
- la cancellazione dagli elenchi anagrafici degli operai agricoli e dagli elenchi di categoria dei lavoratori autonomi;
- la cancellazione dagli albi professionali;
- la rinuncia ai trattamenti a carico dell’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione e a ogni altro trattamento sostitutivo o integrativo della retribuzione.

La domanda va presentata all’INPS sul sito dell’istituto, allegando la certificazione medica (modulo SS3 compilato e inviato dal medico curante), oppure tramite contact center telefonando al numero 803 164 164 da rete fissa (gratuito) oppure allo 06 164 164 da rete mobile (a pagamento). In alternativa è sempre possibile rivolgersi a patronati o intermediari dell’INPS.
Se in possesso dei requisiti sanitari e contributivi, la pensione di inabilità decorre dal primo giorno del mese successivo alla data della presentazione della domanda.
Per calcolare l’importo della pensione di inabilità si tiene conto del montante individuale maturato al momento della presentazione della domanda. Questo viene incrementato da una quota di contribuzione aggiuntiva al compimento dei 60 anni, fino a un massimo di 40 anni di contributi.
La quota aggiuntiva di contributi è calcolata considerando la media delle basi annue pensionabili maturate negli ultimi 5 anni e rivalutate in base all’indice ISTAT dell’anno di riferimento.
Se l’età dell’interessato è inferiore a 57 anni, il coefficiente di trasformazione utilizzato sarà quello relativo ai 57 anni. L’intero assegno è calcolato con il sistema contributivo.
Abbiamo visto come funziona la revisione della pensione di inabilità. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’invalidità civile: