Pensione di inabilità e maggiorazione: qual è il limite previsto per godere dell’incremento? Ne parliamo in questo approfondimento (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).
Indice
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Pensione di inabilità e maggiorazione: limiti reddituali
Oggi vi parliamo di pensione di inabilità e maggiorazione e di quali sono i limiti reddituali indicati dalla legge per beneficiare dell’importo aggiuntivo.
I titolari di pensione di inabilità civile sono coloro che si sono visti riconoscere il 100% di invalidità e dichiarano un reddito inferiore a 17.920 euro l’anno. Per il 2023, l’importo della pensione di inabilità è pari a 313,91 euro al mese.
Lo Stato dispone l’erogazione di una maggiorazione d’importo fino a 10,33 euro al mese, per tredici mensilità, ai sensi della legge 388, articolo 70, comma 6 del 2000, ma solo se in possesso di un reddito personale non superiore all’ammontare annuo complessivo dell’Assegno Sociale (6.542,51 euro nel 2023).
Se il pensionato invalido civile totale è sposato, il reddito di riferimento è la somma dell’ammontare annuo dell’Assegno Sociale (6.542,51 euro) comprensivo della maggiorazione e dell’ammontare annuo del trattamento minimo delle pensioni a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti (7.328,62 euro).
Sommando i due importi avremo il limite massimo reddituale da rispettare per beneficiare di pensione di inabilità e maggiorazione, se coniugati: 13.871,12 euro annui.
Ricapitolando: per ricevere pensione di inabilità e maggiorazione è obbligatorio avere un reddito personale annuo (se single) non superiore a 6.542,51 euro o un reddito da coniugato annuo (se sposato) non superiore a 13.871,12 euro.
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Pensione di inabilità e maggiorazione: l’incremento al milione
Oltre alla normale maggiorazione, lo Stato riconosce un’ulteriore aggiunta sulla pensione di inabilità, come disposto dalla legge 443 del 2001: il cosiddetto incremento al milione.
Inizialmente la maggiorazione era prevista soltanto dopo aver compiuto 60 anni di età, ma dal 2020, dopo la sentenza della Corte di Cassazione numero 152, il beneficio scatta al compimento dei 18 anni di età e consente di integrare la pensione di invalidità fino a 660,79 euro al mese.
Per l’incremento al milione cambiano i limiti reddituali da rispettare: 9.102,34 euro di reddito personale e 15.644,85 euro di reddito da coniugato. Più alto è il reddito dichiarato, minore sarà la maggiorazione ricevuta.

Pensione di inabilità e maggiorazione: incremento al milione e calcolo reddito
Per calcolare il reddito ai fini della concessione dell’incremento al milione, a differenza del riconoscimento dell’invalidità civile e del diritto alla maggiorazione, si prendono in considerazione tutti i redditi del richiedente, anche quelli esenti da IRPEF, al lordo dell’imposizione fiscale ed anche degli oneri deducibili.
Vanno considerati anche i redditi percepiti all’estero o in Italia presso Enti od organismi internazionali.
Gli unici redditi esclusi dal conteggio sono, come riportato dalla circolare dell’INPS, numero 44 del 2002 sono:
- il reddito della casa di abitazione;
- l’indennità di accompagnamento;
- le pensioni di guerra;
- i trattamenti di famiglia.
Se i redditi posseduti risultano inferiori ai limiti sopra indicati (9.102,34 euro di reddito personale e 15.644,85 euro di reddito da coniugato), l’incremento al milione spetta in misura parziale, in modo tale da non comportare il superamento dei limiti stessi.
Per farla breve, l’incremento al milione in misura piena spetta soltanto ai soggetti sprovvisti di altri redditi oltre alla pensione di inabilità. Tutti gli altri soggetti vedranno riconoscersi un incremento parziale oppure rischiano di non poter ricevere la maggiorazione.
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