Pensione di inabilità al lavoro 2023: novità e come fare

Vediamo come ottenere la pensione di inabilità al lavoro 2023: quali sono i requisiti per averla, come viene calcolato l’importo e come fare domanda.
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9/6/23

A chi è concessa la pensione di inabilità al lavoro 2023? Quali sono i requisiti per accedervi e come fare domanda? Cosa succede se si sono versati contributi in più casse previdenziali e come si calcola in questo caso l’importo dell’assegno? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Quando un lavoratore non è più in grado di svolgere le mansioni previste dalla propria occupazione, per ragioni di carattere fisico o psichico, ha diritto alla cosiddetta pensione di inabilità al lavoro.

Questa prestazione, in sostanza, anticipa quella della pensione di vecchiaia e sostiene economicamente chi ha i requisiti per ottenerla.

In questo approfondimento vediamo nel dettaglio cos’è la pensione di inabilità al lavoro 2023, chi ne ha diritto e quali sono i requisiti necessari per farne domanda.

Indice

Cos’è la pensione di inabilità al lavoro 2023?

La pensione di inabilità al lavoro 2023 è una prestazione erogata dall’INPS e concessa ai lavoratori in condizione di assoluta e permanente capacità di lavorare.

Per ottenerla devi presentare domanda all’Istituto, ma solo se rispetti determinati requisiti sanitari e assicurativi, che ti mostriamo tra poco.

L’importo dell’assegno della pensione di invalidità 2023 si determina prendendo in considerazione la contribuzione INPS che hai totalizzato nel corso degli anni di lavoro fino al momento della domanda.

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Chi ha diritto alla pensione di inabilità al lavoro 2023?

Hai diritto alla pensione di inabilità al lavoro 2023 se sei un lavoratore iscritto alle gestioni pensionistiche INPS e se hai avuto certificata da una Commissione Medica dell’ASL-INPS l’impossibilità al lavoro assoluta e permanente. In questi articoli ti spieghiamo come fare domanda per l’invalidità e come avviene la visita della Commissione Medica che certifica l’invalidità.

Nel dettaglio, ti spetta la pensione di inabilità al lavoro 2023 se sei lavoratore:

  • dipendente;
  • autonomo (artigiano, commerciante, coltivatore diretto, colone e mezzadro);
  • iscritto alla Gestione Separata (libero professionista o collaboratore).

L’inabilità permanente garantisce una serie di benefici a seconda del grado di disabilità riconosciuto dall’INPS. Ecco quali sono i gradi e le agevolazioni.

Nel video di seguito vengono mostrati tutti gli aumenti delle pensioni di invalidità con la rivalutazione al +7,3% applicata a partire da gennaio 2023:

Come si calcola la pensione di inabilità al lavoro 2023?

Se sei un lavoratore iscritto all’INPS per la prima volta prima del 31 dicembre 1995, l’importo della pensione di inabilità al lavoro 2023 si determina con il sistema misto, ovvero una parte con il sistema retributivo e una parte con il sistema contributivo.

Se invece hai iniziato l’attività lavorativa e quindi hai iniziato a versare i contributi dopo il 31 dicembre 1995, il metodo di calcolo applicato è solo quello contributivo.

L’importo, in questi casi, si determina quindi solo sulla base dei contributi versati e non dell’ultima retribuzione.

Quindi: l’importo dell’assegno si determina in questo caso sulla base delle settimane contributive che hai totalizzato nel corso della tua vita lavorativa.

Alle settimane contributive utili al conteggio, vengono inoltre aggiunte le settimane che vanno dalla decorrenza della pensione di inabilità al compimento dei 60 anni.

Facciamo un esempio: se i requisiti per la pensione di inabilità sopraggiungono quando hai 55 anni, per il calcolo dell’assegno alle settimane contributive effettivamente totalizzate, verranno aggiunte le 260 settimane che vanno dai 55 ai 60 anni età.

Nell’aggiunta delle settimane è necessario rispettare, però, un tetto massimo, fissato a 2080 contributi settimanali, pari a 40 anni (ogni anno è composto da 52 settimane, che moltiplicato per 40 fa, appunto, 2080).

Per conoscere nel dettaglio come calcolare la pensione di inabilità lavorativa e quando hai diritto all’integrazione al minimo, puoi leggere il nostro approfondimento.

Ma cosa succede se hai versato contributi in diverse casse? In questo caso, puoi utilizzare lo strumento della totalizzazione dei contributi: vediamo di cosa si tratta.

In questo articolo ti spieghiamo come avere la pensione di inabilità per casalinghe: requisiti, domanda, importo ottenibile.

Pensione di inabilità al lavoro 2023
Pensione di inabilità al lavoro 2023: novità e come fare. Nella foto: un invalido in carrozzina

Che cos’è e come richiedere la totalizzazione dei contributi per la pensione di inabilità al lavoro 2023?

Vediamo come funziona la totalizzazione della pensione di invalidità 2023 se hai versato, durante la tua vita lavorativa, contributi in diverse casse.

La totalizzazione dei contributi è uno strumento gratuito che dà la possibilità di acquisire il diritto a un’unica pensione, in questo caso di inabilità, ai lavoratori che hanno versato contributi in diverse casse, gestioni o fondi previdenziali.

L’importodella totalizzazione della pensione di inabilità si determina con il sistema pro-quota da ognuna delle gestioni interessate, in base ai periodi di iscrizione maturati.

Solitamente le quote di pensione liquidate dagli enti previdenziali pubblici sono calcolate con il sistema contributivo. Ma se il lavoratore iscritto prima del 1996 abbia raggiunto i requisiti minimi per la pensione di inabilità, in una delle gestioni, verrà utilizzato il sistema retributivo o misto.

Spetta comunque al lavoratore, in presenza di un diritto autonomo, decidere quale sistema è a lui più conveniente.

Sulla totalizzazione della pensione di inabilità:

  • è prevista la normale tassazione IRPEF come per tutti gli altri trattamenti pensionistici derivanti da contributi;
  • si applicano gli aumenti a titolo di rivalutazione automatica delle pensioni con riferimento al trattamento unico complessivamente considerato, sulla base delle disposizioni di legge vigenti e con onere a carico delle gestioni interessate;
  • è prevista la concessione dei trattamenti di famiglia;
  • si applicano eventuali trattenute sindacali;
  • non si operano le trattenute per redditi da lavoro dipendente o autonomo;
  • non si riconosce l’integrazione al trattamento minimo;
  • sono concesse le maggiorazioni sociali purché tra le quote che compongono la pensione ve ne sia almeno una a carico delle gestioni per le quali è previsto tale beneficio, in presenza delle condizioni reddituali.

pagare l’importo della pensione di inabilità calcolata con il sistema della totalizzazione dei contributi sarà l’INPS, anche per conto degli altri enti e nei casi in cui non vi siano quote di pensione a proprio carico.

Oltre alla pensione di inabilità al lavoro, se presenti una perdita dell’autosufficienza puoi fare anche domanda per l’accompagnamento.

Assegno ordinario e pensione di inabilità: ti mostriamo le caratteristiche delle due prestazioni e i requisiti per ottenerle.

Quando puoi richiedere la pensione di inabilità al lavoro 2023 e l’accompagnamento?

Se, oltre all’inabilità al lavoro, l’ASL certifica anche una perdita dell’autosufficienza (impossibilità a deambulare da solo o a compiere i normali atti della vita senza assistenza), oltre alla pensione di inabilità al lavoro 2023 puoi chiedere anche l’assegno di accompagnamento, il cui importo, per il 2023, attualmente è di  527,16 euro mensili per 12 mensilità (ancora non si sa se verrà rivalutato del 7,35 come tutte le altre prestazioni di invalidità).

Per richiedere l’assegno di accompagnamento non devi dimostrare requisiti anagrafici o reddituali e la prestazione non è dovuta nei seguenti casi:

  • ricovero in istituti di cura o di assistenza a carico della pubblica amministrazione;
  • percezione dell’assegno mensile dovuto dall’INAIL agli invalidi a titolo di assistenza personale continuativa (le due prestazioni non sono compatibili);
  • decesso del soggetto inabile, perché l’assegno non è reversibile ai superstiti.

L’assegno di accompagnamento, poi, verrà ridotto se percepisci una prestazione analoga da parte di altre forme di previdenza obbligatoria e di assistenza sociale, in misura corrispondente all’importo della prestazione stessa.

Due anziani coniugati o conviventi con condizione di difficoltà a deambulare o di compiere gli atti della vita senza assistenza: è possibile ottenere due indennità di accompagnamento per una coppia di anziani? Ne parliamo in questo articolo.

Con che cosa è incompatibile la pensione di inabilità al lavoro 2023?

La pensione di inabilità al lavoro 2023 è incompatibile con qualsiasi attività lavorativa e con la rendita INAIL per infortunio o malattia professionale. Se si ha diritto a entrambe le prestazioni, si può scegliere quella più favorevole.

Quanto tempo passa per avere la pensione di inabilità: vediamo quali sono le tempistiche dalla domanda per la prestazione inviata all’Inps all’accettazione e all’erogazione della prestazione.

Come fare domanda per la pensione di inabilità al lavoro 2023?

Come abbiamo detto, per fare domanda per la pensione di inabilità al lavoro 2023 è necessario possedere dei requisiti, che riassumiamo di seguito:

  • presenza di assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa a causa di infermità o difetto fisico o mentale, certificati dal medico curante e documentati attraverso il modulo SS3 inviato all’INPS dal medico stesso, che vengono poi valutati dalla Commissione Medica Legale dell’INPS;
  • almeno 260 contributi settimanali (dunque 5 anni di contribuzione e assicurazione) di cui 156 (ovvero 3 anni) nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda;
  • cessazione di qualsiasi tipo di attività lavorativa;
  • cancellazione dagli elenchi anagrafici degli operai agricoli e dagli elenchi di categoria dei lavoratori autonomi;
  • cancellazione dagli albi professionali;
  • rinuncia ai trattamenti a carico dell’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione e a ogni altro trattamento sostitutivo o integrativo della retribuzione.

Se sei in possesso di tutti questi requisiti, puoi fare domanda esclusivamente online, attraverso i seguenti canali:

  • servizio INPS dedicato, utilizzando le credenziali (SPID, CIE o CNS);
  • al telefono tramite il contact center INPS al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
  • servendoti dei servizi di CAF e patronati.

La pensione di inabilità decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello in cui si presenta la domanda, se l’INPS verifica che i requisiti sanitari e amministrativi risultano soddisfatti.

Anche se la pensione di inabilità al lavoro ha carattere permanente, l’INPS può comunque decidere di convocarti a visita di revisione dell’invalidità in qualsiasi momento, per valutare se permangono i requisiti sanitari per continuare a ricevere la prestazione economica.

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