In questo approfondimento vi parleremo di pensione anticipata caregiver e morte dell’assistito: cosa succede in questo caso? (scopri le ultime notizie su Legge 104, invalidità civile, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Pensione anticipata caregiver e morte dell’assistito: cosa succede?
Molti nostri utenti si sono chiesti: cosa succede con la pensione anticipata ottenuta per il ruolo di caregiver, se l’assistito muore? L’assegno viene revocato oppure il caregiver continuerà a ricevere la sua pensione regolarmente?
L’INPS è intervenuto sulla questione spiegando che se la morte dell’assistito avviene dopo la decorrenza della pensione, il pensionato ex caregiver non perderà il suo assegno e continuerà a percepire la pensione.
Invece, se alla data della decorrenza effettiva della pensione, l’assistito dovesse morire, la pensione non potrà essere riconosciuta.
Acquista la nostra Guida Completa ai Permessi della Legge 104 oppure approfitta del pacchetto premium da 2 guide. Leggi gratis l’indice e il primo capitolo.
In parole povere, l’assistito deve essere in vita al momento dell’erogazione del primo assegno. Se dovesse morire nella fase di elaborazione tra domanda dei requisiti e domanda di pensione, allora il caregiver non avrà diritto alla pensione.
Il requisito va certificato al momento della prima domanda inviata all’INPS, che unitamente ai requisiti anagrafici e contributivi, potrà concedere il via libera per la domanda di pensione vera e propria.
Se in questo arco temporale, l’assistito dovesse morire, si perderebbe comunque il beneficio a percepire la pensione da caregiver, anche se sono trascorsi almeno 6 mesi di tempo dall’inizio dell’assistenza.
Entra nella community, informati e fai le tue domande su YouTube e Instagram.
Quota 41 precoci e morte assistito: cosa accade?
Come abbiamo visto in precedenza, quando si parla di pensione anticipata caregiver e morte dell’assistito, bisogna fare riferimento alla data di decorrenza della pensione.
Questo vale sia per Quota 41 per lavoratori precoci, sia per l’Ape Sociale, che per Opzione Donna (a partire dal 1° gennaio 2023).
Quota 41 per lavoratori precoci è stata introdotta dall’articolo 1, comma 199, della legge 232 del 2016.
Coloro i quali hanno maturato almeno 41 anni di contributi, di cui uno versato prima dei 19 anni di età, se appartenenti a determinate categorie tutelate, tra cui i caregiver che da almeno 6 mesi assistono il coniuge o un familiare entro il secondo grado di parentela, con disabilità grave, possono anticipare la pensione fino a un anno e 10 mesi rispetto alla legge Fornero (10 mesi per le donne).
Quota 41 precoci e disabilità grave: cosa significa?
Una delle condizioni fondamentali per ricevere la pensione con Quota 41 per lavoratori precoci, è il riconoscimento della situazione di gravità della persona da assistere.
Se il caregiver assiste il coniuge disabile o un familiare convivente con disabilità non grave (Legge 104 articolo 3, comma 1), non avrà diritto a presentare domanda per Quota 41.
La legge, infatti, permette l’accesso soltanto se il caregiver, al momento della domanda per la pensione anticipata, assiste il coniuge o un familiare con disabilità grave, da almeno 6 mesi.
Significa che dal momento del riconoscimento della condizione di disabilità, da parte della commissione medica dell’Asl di riferimento, devono trascorrere almeno 6 mesi.
Se l’assistito dovesse morire prima di presentare domanda di riconoscimento dell’handicap, ovviamente non si avrà diritto a richiedere la pensione anticipata con Quota 41.
Ape Sociale-Opzione Donna e morte assistito: cosa accade?
Lo stesso discorso vale per l’Ape Sociale, che dal 1° gennaio 2024 subirà un rinnovamento (in negativo).
Ai caregiver sarà possibile presentare domanda per la misura anticipata soltanto se sono in possesso di 36 anni di contributi (e non più 30 anni di contributi), al compimento dei 63 anni di età. Alle donne caregiver è riservato uno “sconto” contributivo di un anno (35 anni di contributi).
L’Ape Sociale, al femminile, dunque, seguirà le stesse regole contributive di Opzione Donna, che verrà eliminata dal panorama previdenziale italiano, per lasciare posto a una nuova Ape Sociale, con i requisiti anagrafici e contributivi appena elencati.

Faq sulle pensioni per caregiver
Come funziona la pensione precoci caregiver con il cumulo dei contributi?
Il requisito contributivo della pensione precoci caregiver può essere raggiunto anche con il cumulo dei contributi, ma in tal caso scatterebbero delle differenze per la decorrenza del trattamento:
- i lavoratori che maturano i requisiti dal 1° gennaio conseguono il diritto alla decorrenza della pensione dopo tre mesi dalla maturazione;
- i lavoratori che maturano i requisiti dal 1° gennaio, cumulando i periodi assicurativi, conseguono il diritto alla decorrenza della pensione dal primo giorno del mese successivo all’apertura della finestra.
Come presentare domanda per la pensione precoci caregiver?
Se il richiedente è in possesso dei requisiti per accedere a quota 41, potrà presentare domanda di pensione online sul sito dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali (SPID, CIE o CNS) oppure tramite contact center o rivolgendosi ai patronati.
Quando scade il termine per presentare la domanda di accesso all’Ape Sociale?
Per accedere al sussidio dell’Ape Sociale, è necessario presentare una domanda per attivare la verifica delle condizioni e una domanda per l’accesso alla prestazione. Le finestre temporali per la presentazione della domanda di verifica sono le seguenti:
- Istanza tempestiva: entro il 31 marzo 2021.
- Istanza intermedia: dal primo aprile al 15 luglio.
- Istanza tardiva: dal 16 luglio al 30 novembre.
Posso lavorare se percepisco la pensione con Quota 41?
No, chi percepisce la pensione con Quota 41 non può cumulare l’assegno pensionistico con redditi da lavoro subordinato o autonomo.
Come cambiano i requisiti di pensionamento anticipato per caregiver e invalidi nel 2024?
Prima della riforma, l’Ape sociale richiedeva 30 anni di contributi per caregiver e invalidi. Dopo la riforma, la soglia contributiva è stata portata a 36 anni. Questo restringe notevolmente la gamma di persone che possono beneficiare della pensione anticipata, penalizzando soprattutto caregiver e invalidi che potrebbero non aver accumulato i contributi richiesti a causa della loro condizione.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulla Legge 104: