Il nuovo Decreto Aiuti bis prevede niente aumento pensioni per accompagno e assegno sociale. Una beffa che fa infuriare i percettori di questi trattamenti e li getta nello sconforto. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa prevede la nuova misura del Governo. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Indice
- Nuovo Decreto aiuti: niente aumento pensioni per accompagno e assegno sociale
- Niente aumento pensioni per accompagno e assegno sociale: cosa si intende per anticipo della rivalutazione
- Niente aumento pensioni per accompagno: beneficiari ed esclusi
- Niente aumento pensioni per assegno sociale
- Niente aumento pensioni per accompagno e assegno sociale: l’insoddisfazione di tutti i pensionati
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Nuovo Decreto aiuti: niente aumento pensioni per accompagno e assegno sociale
Niente aumento pensioni per accompagno e assegno sociale? Nei giorni scorsi avevamo annunciato tutte le novità del Decreto Aiuti bis su Thewam.net e ti avevamo parlato anche degli aumenti previsti per tutti i trattamenti pensionistici.
Purtroppo dobbiamo ritrattare alcune informazioni date, perché il testo del Decreto Aiuti bis ha successivamente sciolto gli ultimi dubbi su quelli che sono i beneficiari dell’aumento delle pensioni, deludendo una platea di persone che già erano in attesa di questi – seppur piccoli – incrementi.
In particolare, chi non beneficerà dell’aumento delle pensioni sarà chi percepisce l’assegno di accompagnamento e l’assegno sociale che, a sorpresa, sono stati esclusi dall’anticipo della rivalutazione.
Per queste categorie di beneficiari, l’aumento è rimandato al 1° gennaio 2023, come da naturale perequazione delle pensioni che va effettuata sempre a inizio anno e del quale beneficeranno ulteriormente anche coloro che vedranno applicata la rivalutazione delle pensioni in anticipo, come ti spiegheremo tra poco.
Del resto, questa non è la sola delusione sulle decisioni del Decreto Aiuti bis. Fa infatti discutere molto anche la decisione del Governo di prevedere la decorrenza dell’aumento da ottobre 2022 e la percentuale applicata che, insieme, non riuscirebbero a compensare la perdita del potere di acquisto dei pensionati, come invece era stato promesso.
Su Invalidità e Diritti abbiamo fatto anche una simulazione per capire se era più conveniente continuare a percepire il bonus 200 euro, eliminato per finanziare l’aumento delle pensioni, o la rivalutazione che si sta applicando. Scopri qual è il risultato.
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Niente aumento pensioni per accompagno e assegno sociale: cosa si intende per anticipo della rivalutazione
Niente aumento pensioni per accompagno e assegno sociale? No, il Decreto aiuti ha deciso: niente rivalutazione per accompagno e assegno sociale.
Ma cos’è l’anticipo della rivalutazione finanziato dal Decreto Aiuti bis?
Sull’aumento delle pensioni, il nuovo Decreto Aiuti bis è intervenuto adeguandole al nuovo aumento dei prezzi, in modo da contrastare la perdita del potere d’acquisto dovuto alla forte inflazione degli ultimi mesi.
Questo aggiornamento è solitamente previsto il 1° gennaio di ogni anno, quindi sarebbe arrivato – e arriverà ulteriormente, come ti spiegheremo – a gennaio 2023, tenendo conto dell’inflazione rilevata negli ultimi 12 mesi, che attualmente ha un tasso di circa l’8%.
Il Decreto Aiuti ha quindi deciso di anticipare questa rivalutazione di qualche mese, applicando però una percentuale parziale del 2%, in modo da non gravare eccessivamente sul bilancio dello Stato.
Nello stesso tempo, viene riconosciuto un ulteriore aumento dello 0,2%, ossia la differenza che c’è tra il tasso provvisorio applicato nel 2022 – pari all’1,7% – e quello definitivo rilevato dall’Istat qualche settimana dopo, ossia dell’1,9%.
Vediamo nel dettaglio chi riguarderà questo aumento delle pensioni e chi invece verrà escluso.
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Niente aumento pensioni per accompagno: beneficiari ed esclusi
Niente aumento pensioni per accompagno, quindi, e nemmeno per chi percepisce assegno sociale.
Una beffa a danno dei percettori di trattamenti assistenziali, visto che solitamente la rivalutazione interessa anche loro, oltre ai beneficiari di trattamenti pensionistici.
Ma perché, essendoci tutti i presupposti perché anche l’assegno di accompagnamento e l’assegno sociale beneficino della rivalutazione anticipata, si è scelto di non applicarla? La risposta ufficiale non è ancora ancora arrivata, ma temiamo che, qualsiasi risposta, non basterà a sedare gli animi dei percettori di trattamenti assistenziali.
Certo, si sarebbe trattato di un aumento pari a circa 10 euro, ma che diventa a questo punto una questione di principio, proprio perché non viene riconosciuto un diritto.
L’indennità di accompagnamento, nello specifico, sarebbe dovuta passare da 525,17 euro a 536, 74 euro, ma tutto è rimandato a gennaio 2023.
È vero che a gennaio, con la rivalutazione piena dell’8%, tutti i trattamenti pensionistici subiranno un incremento corposo. Sempre nel caso dell’accompagno, per esempio, si passerà a un assegno di 525,17 euro a uno di 567,18 euro. Ma nel frattempo, dove è andata a finire l’intenzione del Governo di aumentare il potere di acquisto dei pensionati, visto che è stato tolto anche il bonus 200 euro?
Verrebbe da dire: dopo il danno, la beffa!
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Niente aumento pensioni per assegno sociale
Niente aumento pensioni per assegno sociale, oltre che per accompagno. In questo caso, l’assegno sarebbe passato da 468 euro a 478 euro.
Insomma, a godere dell’aumento previsto dal Decreto Aiuti sono solamente le pensioni erogate dalle forme di previdenziali pubbliche obbligatorie, con l’esclusione dei trattamenti assistenziali.
Scatenatevi pure nei commenti a questo post per manifestare tutta la vostra disapprovazione, così come vogliamo denunciare noi di invaliditaediritti.it dalle nostre pagine!
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Niente aumento pensioni per accompagno e assegno sociale: l’insoddisfazione di tutti i pensionati
Niente aumento pensioni per accompagno e assegno sociale, ma anche insoddisfazione da parte di tutti gli altri beneficiari di trattamenti pensionistici.
L’annuncio precedente di una rivalutazione anticipata di 6 mesi, infatti, aveva fatto esultare di gioia i pensionati, perché in quel caso sarebbero stati pagati anche gli arretrati relativi a quel periodo, con il risultato di un importo molto più cospicuo sull’assegno mensile.
Successivamente, però, il Governo Draghi ha cambiato strada e ha previsto di applicare la rivalutazione solo agli ultimi 3 mesi dell’anno, da ottobre a dicembre, il che limita di molto la portata dell’incremento.
Una pensione di 1000 euro, infatti, verrà aumentata di soli 22 euro al mese, 66 euro complessivi rispetto ai 132 euro che sarebbero stati riconosciuti se la rivalutazione fosse scatta da luglio, come previsto inizialmente.
Su una pensione di 2000 euro, invece, l’incremento è di 44 euro, 132 per tre mesi rispetto ai 264 euro che sarebbero spettati per il semestre a partire da luglio.
Un taglio che ha disatteso le speranze di tutti gli altri pensionati e che ha contribuito a sollevare non poche polemiche, anche da parte dei sindacati, che hanno dimostrato insoddisfazione per la portata del Decreto Aiuti bis.
Questa estate del 2022 ci sta rendendo partecipi di numerosi giravolta ed errori da parte di enti e Istituzioni. Ci chiediamo cosa ci aspetta, ancora, da qui a dicembre. Quali novità ci saranno? Sul Decreto Aiuti ci saranno modifiche o sarà approvato così come è stato presentato?
Noi saremo comunque sempre qui per aggiornarvi su tutte le novità, sperando di darvi notizie più positive.
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