Legge di bilancio, i (pochi) aiuti per disabili in breve

Legge di bilancio 2023 e persone con disabilità: ecco tutte le novità.
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27/5/23

Legge di bilancio 2023 e persone con disabilità: ecco cosa è previsto dopo la manovra finanziaria del Governo Meloni (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le altre guide complete di IED. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Indice

Quali sono le novità nella legge di bilancio 2023 e persone con disabilità?

Legge di bilancio 2023 e persone con disabilità: quali sono le novità introdotte con la manovra finanziaria approvata a fine 2022?

Rispondiamo con un elenco di tutte le misure previste per le persone con disabilità:

  • agevolazioni su gas ed energia elettrica;
  • aumenti delle pensioni di invalidità per la rivalutazione del 7,3%;
  • Reddito di cittadinanza senza limitazioni per i nuclei che presentano persone disabili;
  • detrazione delle spese per il superamento delle barriere architettoniche;
  • borse di studio compatibili;
  • Opzione Donna per lavoratrici invalide;
  • il rinnovo dell’Ape Sociale;
  • smart working per lavoratori fragili;
  • Assegno Unico e universale.

Nessuna novità, invece, per gli aumenti delle pensioni di invalidità, ad esclusione di quelli attuati per effetto della rivalutazione del 7,3%.

Sono rimaste inevase le promesse dell’attuale premier Giorgia Meloni, esposte durante la campagna elettorale. Nel 2023 non ci sarà alcun aumento delle pensioni, che rimarranno da fame: circa 313 euro al mese.

La legge di bilancio ha, inoltre, previsto 1 milioni di euro in più l’anno da dedicare ai fondi delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), per iniziative e servizi a beneficio degli studenti con disabilità, con invalidità superiore al 66% e con certificazione di disturbo specifico dell’apprendimento.

Leggi la guida sulla Legge 104 nel 2023.

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Legge di bilancio 2023 e persone con disabilità: Bonus sociale

Iniziamo il nostro approfondimento sulla legge di bilancio 2023 e persone con disabilità.

La manovra finanziaria ha confermato il Bonus sociale per il gas e l’energia elettrica, migliorando le condizioni per accedervi, a partire da un limite ISEE di 15.000 euro e non più di 12.000 euro come nel 2022.

Inoltre, se nel nucleo familiare sono presenti almeno 4 figli a carico, il limite ISEE è innalzato fino a 20.000 euro.

Il Bonus sociale è previsto anche per i nuclei familiari che percepiscono il Reddito o la Pensione di cittadinanza.

Con la legge di bilancio 2023 sono stati stanziati 2.400 milioni di euro per aumentare gli importi dei Bonus concessi in favore di chi ha un disagio fisico, come disciplinato dall’ARERA (art. 1, commi 17-18).

Ci riferiamo a coloro che utilizzano apparecchi elettromedicali e ausili salvavita: a loro è riservato un Bonus per l’elettricità più alto rispetto al 2022.

Legge di bilancio 2023 e persone con disabilità: pensioni

Per ciò che riguarda il tema pensioni è stato previsto un aumento delle prestazioni assistenziali, per effetto della rivalutazione (l’adeguamento delle pensioni al costo della vita) del 7,3%.

Ecco di quanto sono aumentati gli importi delle prestazioni assistenziali:

  • assegno mensile per invalidi parziali (dal 74 al 99%), pensione di invalidità (100%), pensione per ciechi civili assoluti (se ricoverati), pensione per ciechi civili parziali, pensione per sordi, indennità di frequenza per invalidi minorenni = da 292,55 euro a 313,91 euro al mese.
  • pensione per ciechi civili assoluti = da 316,38 euro a 339,48 euro.
  • indennità di accompagnamento per invalidi civili totali = da 524,16 euro a 527,16 euro;
  • indennità di accompagnamento per ciechi civili assoluti = da 946,80 euro a 959,21 euro;
  • indennità di comunicazione per sordi = da 259,75 euro a 261,11 euro;
  • indennità speciale ciechi ventesimisti = da 215,35 euro a 217,64 euro;
  • indennità per lavoratori con drepanocitosi o talassemia major = da 5235,38 euro a 563,74 euro.

Oltre agli importi delle pensioni sono cambiati anche i limiti reddituali. Per ricevere le varie indennità (invalidi civili, ciechi, sordi, drepanocitosi e talassemia major), non è necessario rispettare alcun requisito reddituale.

Per ricevere l’assegno mensile per invalidi civili e l’indennità di frequenza per invalidi minorenni è necessario avere un reddito personale non superiore a 5.391,88 euro l’anno.

Per ottenere la pensione di invalidità, per ciechi civili assoluti, per ciechi civili parziali e per sordi non bisogna dichiarare un reddito personale annuo superiore a 17.920 euro.

Tra le novità presenti nella legge di bilancio troviamo la misura che consente la compatibilità tra la pensione di invalidità e l’assegno mensile con le borse di studio destinate alle persone disabili.

Fino al 2022, i titolari di assegni o pensione di invalidità in possesso dei requisiti per ottenere la borsa di studio sono stati costretti a rinunciare al sussidio, per non perdere il diritto alla prestazione, essendo questo un trattamento che rientrava nel calcolo del reddito personale.

Il Governo ha fatto sapere che le borse di studio non vanno calcolate ai fini reddituali.

La legge di bilancio ha prorogato l’Ape Sociale, accessibile al compimento dei 63 anni di età con 30 anni di contributi versati ai lavoratori con un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%.

Inoltre, anche Opzione Donna nel 2023 sarà riservata soltanto alle categorie fragili, tra cui le lavoratrici disabili, con le stesse regole dell’Ape Sociale (un’invalidità pari o superiore al 74%).

Si può accedere a Opzione Donna al compimento dei 58 anni, se la lavoratrice ha 2 o più figli; dei 59 anni, se la lavoratrice ha un solo figlio; dei 60 anni, se la lavoratrice è senza figli, con 35 anni di contributi versati.

Le altre categorie che possono accedervi sono: le lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende in crisi e le lavoratrici caregiver, che assistono il coniuge o un familiare con disabilità grave da almeno 6 mesi.

Legge di bilancio 2023 e persone con disabilità: Reddito di cittadinanza

Tra le novità più importanti c’è sicuramente il taglio al Reddito di cittadinanza per i cosiddetti occupabili, ovvero per coloro che possono lavorare: il sussidio durerà non più 18 mesi, ma solo 7 mesi.

Il taglio delle mensilità, però, non riguarderà tutti i percettori del sussidio. Non si applicherà, infatti, agli inoccupabili, ovvero a coloro che, compiuti 60 anni di età, difficilmente riuscirebbero a trovare un lavoro e neppure a chi ha nel nucleo familiare persone con disabilità o minorenni.

Per questi percettori il Reddito di cittadinanza durerà almeno fino al 31 dicembre 2023. Dal 1° gennaio 2024, la misura verrà abolita e sostituita, probabilmente dal Reddito di inclusione.

Legge di bilancio 2023 e persone con disabilità: barriere architettoniche

La legge di bilancio ha esteso fino al 31 dicembre 2025 la detraibilità delle spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

La detrazione è pari al 75% della spesa sostenuta e va ripartita in 5 quote annuali di pari importo. Ad esempio, su una spesa di 20.000 euro, la detrazione spettante è di 15.000 euro, che va ripartita in 5 quote annuali da 3.000 euro l’una.

La detrazione arriva fino alla compensazione dell’IRPEF: se in un anno l’imposta fosse di 2.000 euro, anche la detrazione sarebbe di 2.000 euro, con la perdita di 1.000 euro.

Il Governo ha posto un limite all’ammontare complessivo della spesa detraibile, che cambia in base alla tipologia di abitazione:

  • fino a 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • fino a 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
  • fino a 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

Altre spese ammesse sono quelle per gli interventi di automazione degli impianti nelle singole unità immobiliari o negli edifici, allo scopo di abbattere le barriere architettoniche e quelle per la sostituzione dell’impianto, del suo smaltimento e della bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

Per quanto riguarda l’approvazione dei lavori, in sede di assemblea condominiali è necessaria la maggioranza dei partecipanti, in rappresentanza di almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio.

Legge di bilancio 2023 e persone con disabilità
Legge di bilancio 2023 e persone con disabilità: nella foto una donna in carrozzina.

Legge di bilancio 2023 e persone con disabilità: smart working

La legge di bilancio 2023 e persone con disabilità al suo interno ha anche alcune norme che disciplinano lo smart working per alcuni lavoratori fragili.

Per smart working si intende il lavoro effettuato da casa (modalità agile). La disposizione vale fino al 31 marzo del 2023, per i dipendenti pubblici e privati.

Ad averne diritto saranno i lavoratori affetti da patologie e condizioni individuate nel decreto legge numero 221, del 24 dicembre 2021, all’articolo 17, comma 2, convertito nella legge numero 11 del 18 febbraio 2022.

Le patologie che consentono l’adozione dello smart working sono le “patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali, fino al 28 febbraio 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta in modalità agile”.

Non sono state previste proroghe per l’equiparazione delle assenze dal lavoro al ricovero ospedaliero.

Legge di bilancio 2023 e persone con disabilità: Assegno Unico

Concludiamo l’approfondimento sulla legge di bilancio con l’Assegno Unico e universale per i figli a carico.

Per i figli con disabilità, a prescindere dalla loro età, è previsto un Assegno Unico non superiore a 175 euro al mese, se l’ISEE familiare non è superiore a 15.000 euro.

Sono previsti tagli, fino a 50 euro al mese in caso di ISEE familiare pari o superiore a 40.000 euro.

Inoltre, per i figli con disabilità fino a 21 anni di età è prevista una maggiorazione, a prescindere dall’ISEE familiare, di:

  • 105 euro se il figlio disabile non è autosufficiente (titolari di indennità di accompagnamento per invalidità o cecità assoluta);
  • 95 euro se il figlio disabile ha una disabilità grave (Legge 104 art. 3 comma 3; ciechi parziali, sordi perlinguali, invalidi al 100%);
  • 85 euro se il figlio disabile ha una disabilità media (titolari di indennità di frequenza, ipovedenti gravi, invalidi dal 67 al 99%).

Con la legge di bilancio è stato esteso, anche per il 2023, l’importo aggiuntivo di 120 euro al mese per i nuclei familiari con almeno un figlio con disabilità a carico, rientranti nell’ambito di applicazione della maggiorazione temporanea.

Abbiamo visto le novità della legge di bilancio 2023 e persone con disabilità. Ecco le 5 guide preferite dagli utenti:

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