Legge 104, verbale in ritardo: cosa fare

Se il verbale della legge 104 è in ritardo, cosa deve fare il cittadino, come deve comportarsi, ovvero può iniziare o continuare a fruire dei benefici o deve aspettare? Vediamo cosa ha disposto l’INPS e cosa dice la normativa.
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26/9/23

Cosa bisogna fare se il verbale della Legge 104 arriva in ritardo? Bisogna continuare ad aspettare o è già possibile usufruire (di nuovo o per la prima volta) dei permessi o del congedo retribuito? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).

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Legge 104 e i benefici sospesi

Ci occupiamo dei verbali in ritardo della Legge 104, perché la questione riguarda un discreto numero di cittadini e alimenta un bel po’ di dubbi e timori.

Capita anche perché (soprattutto nella prima richiesta) la domanda per avere la 104 viene presentata nel momento in cui una delle agevolazioni è diventata indispensabile, magari per l’aggravarsi delle condizioni di un familiare.

Il punto è questo: tra la richiesta e il ricevimento del verbale possono trascorrere pure cinque mesi (anche se il limite massimo è stato fissato da qualche anno a 45 giorni, che scendono a 15 per i malati oncologici).

Quali sono i tempi di attesa per i permessi 104.

Ebbene, questo è il tema dell’articolo: cosa si può fare nel frattempo? È già possibile usufruire dei benefici o bisogna comunque attendere la notifica del verbale delle commissioni medico legali?

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Certificazione provvisoria per la 104

La Legge 104 provvisoria offre la possibilità di un riconoscimento anticipato dell’handicap, aprendo le porte a numerosi benefici sul lavoro (in primis, ma non esclusivamente, permessi e congedi retribuiti), tutto questo in attesa del verbale definitivo da parte della Commissione medica.

Fino a qualche anno fa la Commissione medica aveva l’obbligo di esprimersi entro 90 giorni dalla presentazione della richiesta di accertamento dell’handicap. Accertamento che poteva essere condotto, provvisoriamente, da un medico specialista dell’ASL.

Qui trovi il modulo per richiedere i permessi 104.

Cambiano le tempistiche

Le innovazioni introdotte hanno inciso sulle scadenze. Rispetto al precedente quadro normativo, attualmente la Commissione medica è tenuta a rendere noto il proprio giudizio definitivo con queste tempistiche:

  • entro 45 giorni dall’invio della richiesta per ottenere la certificazione temporanea dello specialista, al fine di beneficiare delle agevolazioni;
  • entro 90 giorni per il riconoscimento formale dell’handicap a opera della Commissione stessa.

Scopri cosa devi fare dopo che hai ricevuto il verbale 104.

Quindi, cosa avviene dopo la visita di accertamento? Mentre si attende la decisione finale, lo specialista rilascia la Legge 104 provvisoria, così che il soggetto richiedente possa fruire di una gamma di benefici lavorativi. Questi includono, ad esempio, quelli legati alla scelta e al trasferimento della sede di lavoro per i dipendenti, o i permessi retribuiti e il congedo straordinario.

Validità della Legge 104 provvisoria

La Legge 104 provvisoria mantiene la sua validità sino all’emanazione del giudizio definitivo della Commissione medica deputata.

Vedi come si controlla se il verbale è in corso di validità.

L’INPS, con la Circolare n. 32/2006, ha reso note le figure dei medici ospedalieri che possono rilasciare il certificato. Sono inclusi:

  • il medico ospedaliero, specializzato nella patologia in questione, che effettua la visita in ambulatorio alla persona che presenta la richiesta;
  • il medico ospedaliero che svolge la sua attività in un reparto dedicato alla terapia della malattia.

Inoltre, il certificato può essere rilasciato non solo da un medico appartenente a un ospedale gestito dalle ASL, ma anche da un professionista della struttura ospedaliera pubblica o privata. Sono comprese:

  • aziende ospedaliere;
  • istituti di ricovero e cura pubblici di rilevanza scientifica;
  • strutture ospedaliere private riconosciute equivalenti a quelle pubbliche.

Tra queste sono inclusi:

  • policlinici universitari;
  • istituti di ricovero e cura privati di valore scientifico;
  • enti sanitari privati che costituiscono presidi ASL;
  • enti di ricerca.

Quale documentazione allegare?

Per ottenere la misura, bisogna inviare all’INPS il certificato dello specialista ed i seguenti documenti:

  1. Copia della domanda presentata all’ASL;
  2. Dichiarazione liberatoria con la quale l’interessato precisa che, nell’ipotesi di accertamento definitivo negativo, provvederà alla restituzione delle prestazioni utilizzate dopo la conclusione della procedura.

Se la commissione rigetta la domanda di legge 104

Quali sono le conseguenze se, al termine dell’esame, la Commissione medica determina la non esistenza della condizione di handicap?

In questa circostanza, la normativa stabilisce la cessazione dell’utilizzo di tutti i benefici associati alla Legge 104. Si attiva inoltre l’obbligo di restituire all’INPS tutti gli importi relativi ai permessi e ai congedi indebitamente percepiti.

Tuttavia, rimangono validi tutti i benefici conseguiti anteriormente alla decisione definitiva della Commissione medica. In sostanza, il rimborso all’INPS è richiesto, in caso di non riconoscimento della legge 104 (comma 3), solo ai cittadini che in precedenza non avevano mai usufruito dei permessi retribuiti (pertanto, principalmente per le prime richieste).

Come fare il ricorso per avere la 104.

Chi invece già li utilizzava non sarà tenuto a rimborsare nulla, perché stava beneficiando di un requisito acquisito che decade solo dopo la comunicazione del nuovo verbale della 104.

Per evitare la percezione ingiustificata di permessi o congedi anche nel caso di negazione della condizione di handicap grave, l’INPS è obbligato a eseguire controlli periodici dell’esito dell’accertamento definitivo.

La procedura prevista per i malati oncologici

È importante ricordare che, per i pazienti oncologici, i tempi del procedimento per ottenere la Legge 104 provvisoria e per l’accertamento dell’handicap, sono più rapidi.

In questi casi, infatti, la certificazione provvisoria può essere richiesta dopo soli 15 giorni dalla presentazione della domanda. La Circolare INPS n. 131/2009 chiarisce che hanno diritto a tale procedura accelerata i soggetti colpiti da gravi malattie, elencate nell’allegato al Decreto Ministeriale del 2 agosto 2007.

Legge 104, verbale in ritardo: cosa fare
Nella foto una donna controlla se è arrivato il verbale della legge 104.

FAQ (domande e risposte)

Che cosa fare se il verbale della Legge 104 arriva in ritardo?

È possibile usufruire dei benefici della Legge 104 anche se il verbale arriva in ritardo. In particolare, si può accedere a una certificazione provvisoria che consente di ottenere agevolazioni lavorative temporanee.

Dopo quanto tempo arriva il verbale della Legge 104?

Il tempo previsto per il rilascio del verbale della Legge 104 è di 45 giorni dall’inoltro della domanda. In caso di patologie oncologiche, il tempo si riduce a 15 giorni.

Cosa succede se l’INPS non chiama a visita di controllo?

Se l’INPS non chiama a visita di controllo, la Legge 104 rimane valida fino a quando non viene rilasciato il nuovo verbale. Spetta all’INPS il compito di chiamare a revisione iol cittadino.

Cosa succede se la Commissione medica rigetta la domanda di Legge 104?

Se la Commissione medica rigetta la domanda, l’interessato deve interrompere l’uso di tutti i benefici della Legge 104 e restituire all’INPS le somme relative ai permessi e ai congedi non dovuti se ha utilizzato la certificazione provvisoria e non aveva mai fruito in precedenza dei benefici sul lavoro.

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