Legge 104 tredicesima e quattordicesima
L’importo della tredicesima e della quattordicesima non viene ridotto dai permessi lavorativi dei quali si fruisce grazie alla Legge 104. La gratifica estiva e quella natalizia, però, avranno un importo pieno anche in caso di assenze giustificate per l’assistenza della persona disabile.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, così come la Corte di Cassazione, hanno fornito un indirizzo chiaro: il taglio della tredicesima o delle quattordicesima, per via dei permessi lavorativi, sarebbe discriminatorio da parte del datore di lavoro. Ci sono, però, delle eccezioni. Ne parliamo nel prossimo paragrafo.
Legge 104 tredicesima e quattordicesima con congedo straordinario
Il periodo di congedo straordinario fino a due anni, del quale si ha diritto per assistere un familiare con disabilità grave, non fa maturare tredicesima, quattordicesima e ferie.
In quei periodi, infatti, il rapporto di lavoro si ritiene sospeso e il dipendente ha solo diritto a ricevere l’indennità a carico dell’INPS, ma non la retribuzione da parte dell’azienda, mentre viene tutelato il diritto a conservare il posto di lavoro.
Il datore di lavoro, per questo, non potrà motivare un licenziamento con le assenze lavorative che rientrano nel congedo straordinario.
Questi permessi sono frazionabili anche in giorni, ma affinché non includano nel conteggio sabati, domeniche e giorni festivi, è necessaria che sia ripreso il lavoro fra un congedo e l’altro. Se c’è un’assenza continuativa, invece, rientreranno nel conteggio del congedo anche i “giorni rossi” e le eccezioni che abbiamo menzionato.

Chi può godere dei permessi della Legge 104 2021?
La legge 104 è stata introdotta nel 1992 per supportare i lavoratori con disabilità o i familiari che dovevano prendersene cura. La norma nasce per promuovere e tutelare i diritti, l’integrazione sociale e lavorativa delle persone con disabilità e della loro famiglia.
Ecco le principali categorie che possono godere delle agevolazioni:
- genitori di figli con disabilità grave;
- persone con disabilità grave;
- coniuge, parenti e affini entro il 2° grado di familiari con disabilità grave;
- parenti e affini entro il 3° grado di persone con disabilità grave;
La legge si applica anche stranieri o apolidi che abbiano residenza, domicilio o dimora stabile in Italia. Le prestazioni previste dalla norma sono corrisposte, rispettando i limiti e le condizioni contemplate dalla legge o dai relativi accordi internazionali fra gli Stati coinvolti nei casi specifici.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulla Legge 104: