In questo approfondimento parliamo di Legge 104 e riduzione dell’orario di lavoro (scopri le ultime notizie su Legge 104, invalidità civile, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Legge 104 e riduzione dell’orario di lavoro: è possibile?
Sì, è possibile beneficiare della Legge 104 e riduzione dell’orario di lavoro, ma ad alcune condizioni di cui parleremo dettagliatamente nei prossimi paragrafi.
L’Italia, infatti, protegge i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie attraverso leggi specifiche e accordi che regolano permessi e pause durante la giornata per loro stessi o per l’assistenza di familiari disabili.
Uno dei più noti è il permesso retribuito della Legge 104, che permette 3 giorni di assenza al mese, frazionabili a discrezione dell’interessato.
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Oltre a questo, la Legge 104 prevede anche altri tipi di permessi a ore, chiamati “riposi orari,” che consentono di ridurre l’orario di lavoro giornaliero.
Questi permessi giornalieri, frazionabili o meno, sono destinati a specifici gruppi di persone e dipendono dalle condizioni del richiedente.
In particolare, i lavoratori disabili e i genitori con figli fino a 3 anni affetti da handicap possono usufruire di permessi retribuiti, limitati a due ore al giorno, con il costo a carico dell’INPS.
In questo approfondimento ci focalizziamo sui “riposi orari retribuiti” come definiti dalla Legge 104/92.
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Riposi Legge 104 e riduzione dell’orario di lavoro per assistenza ai disabili
Secondo la Legge n. 104/92, i genitori di bambini con handicap fino al 3° anno di età hanno diritto a riposi orari retribuiti.
Il decreto legislativo n. 151/2001, all’articolo 42, concede alla madre o al padre lavoratore la possibilità di avere 2 ore di riposo al giorno (ridotte a 1 se lavorano meno di 6 ore al giorno).
Questo diritto si estende fino ai 3 anni del bambino con handicap grave, non ricoverato a tempo pieno in strutture ospedaliere.
In alternativa al permesso orario, i genitori possono:
- prolungare il congedo parentale fino a un massimo di 3 anni entro il 12° anno del bambino;
- ottenere permessi retribuiti fino a 3 giorni al mese, anche in modo continuativo.
La Corte di Cassazione (sentenza n. 4623/2010) ha stabilito che in caso di gemelli con grave handicap, le ore di permesso si raddoppiano.
Tuttavia, non è possibile cumulare i permessi orari per lo stesso figlio con quelli per l’allattamento.
Un genitore può beneficiare dei permessi orari per un figlio e e di quelli per l’allattamento per un altro.
I genitori di figli disabili possono fruire, alternativamente, dei permessi e del congedo retribuiti. Ecco quali sono le regole in merito a Legge 104 e alternanza dei genitori.
Legge 104 e riduzione dell’orario di lavoro per lavoratori invalidi: permessi e risposi
Il diritto ai permessi Legge 104/92 ad ore si applica anche ai lavoratori dipendenti con handicap grave.
Se lavori almeno 6 ore al giorno, hai diritto a 2 ore di permesso retribuito al giorno; altrimenti, la quota si riduce a 1 ora.
Puoi anche optare per 3 giorni al mese di permesso, da usufruire in modo continuativo o frazionato. È possibile cambiare il tipo di permesso (orario o giornaliero) di mese in mese.
Scopri come si calcola l’orario di lavoro per capire a quanti permessi, riposi e ferie si ha diritto e come calcolare le ore di lavoro straordinario.
Come richiederla
La Legge 104 e riduzione dell’orario di lavoro può essere richiesta tramite una domanda online all’INPS, allegando la documentazione che attesta la disabilità.
Qualsiasi cambiamento successivo deve essere comunicato all’INPS entro 30 giorni. Il datore di lavoro, dopo aver verificato i requisiti di legge, può chiedere al dipendente (confermato dal Ministero del Lavoro nella Risposta ad Interpello n. 1/2012) di pianificare i permessi “probabilmente settimanali o mensili”. Ci sono alcune condizioni:
- il dipendente deve essere in grado di programmare in anticipo i giorni di assenza;
- la programmazione non deve compromettere il diritto del disabile a un’effettiva assistenza;
- la programmazione deve basarsi su criteri condivisi con i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali.
Secondo un altro Interpello del Ministero del Lavoro (n. 31/2010), il dipendente può modificare unilateralmente i giorni di permesso già comunicati, poiché le esigenze di assistenza del disabile hanno la precedenza su quelle produttive e organizzative del datore.
I permessi con Legge 104 possono essere consecutivi: posso assentarmi da lavoro per più giorni di fila? Scopri cosa dice la normativa in merito.

A chi spetta la riduzione dell’orario per assistenza disabili
I permessi lavorativi orari della Legge 104 sono concessi ai lavoratori dipendenti con una comprovata limitazione fisica, psichica o sensoriale di grave entità.
La gravità si determina quando la riduzione dell’autonomia personale richiede un’assistenza continua, completa e permanente. Una Commissione ASL è responsabile di valutare la gravità della limitazione, con un termine massimo di 90 giorni dalla presentazione della domanda.
Quali sono le patologie che danno diritto alla Legge 104 art 3 comma 3? Ecco un elenco completo di quelle riconosciute dalle tabelle ministeriali.
Quanto spetta con la Legge 104 e riduzione dell’orario di lavoro
Il datore di lavoro anticipa le somme dovute per i permessi retribuiti, che saranno poi recuperate dall’INPS attraverso i contributi che il datore di lavoro versa mensilmente all’Istituto. In sostanza, l’INPS rimborserà al datore di lavoro le somme anticipate per i permessi.
FAQ sui permessi 104
Qual è la differenza tra richiedere i permessi per intere giornate o ad ore?
Richiedere i permessi per intere giornate permette di ottenere un totale di 24 ore di permesso al mese, se si lavora 5 giorni alla settimana con un orario di 8 ore al giorno. Richiedere permessi a ore, invece, consente di “spalmare” queste 24 ore per soddisfare esigenze specifiche. Un’opzione popolare è richiedere due ore di permesso al giorno. Anche se lavori 20 giorni al mese, avrai comunque 40 ore di permesso a disposizione, permettendoti di lavorare meno ore al mese e di sfruttare al meglio le agevolazioni previste dalla legge.
È possibile modificare la scelta dei permessi per la Legge 104?
Sì, la scelta se siano meglio 3 giorni o 2 ore al giorno con i permessi Legge 104 non è vincolante e può essere modificata da un mese all’altro, anche all’interno dello stesso mese. Se desideri cambiare le ore di permesso già richieste durante il mese, dovrai convertirle in giorni e calcolare la parte residua a disposizione.
Cosa succede se non uso tutti i miei permessi per la Legge 104 in un mese?
I permessi non utilizzati in un mese non possono essere recuperati in futuro e andranno persi. Se fornisci assistenza a due familiari disabili, puoi accumulare i permessi, ma l’assistenza deve essere fornita in momenti differenti.
Cosa si intende per “continuità” nei permessi retribuiti con la Legge 104?
La continuità nei permessi retribuiti con la legge 104 riguarda l’assistenza regolare e costante che il lavoratore fornisce alla persona disabile. La continuità dell’assistenza è un requisito chiave per ottenere questi permessi.
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