Indice
- Legge 104 per assistere genitori anziani: come funziona
- Legge 104 per assistere genitori anziani: cosa sono i permessi retribuiti
- Legge 104 per assistere genitori anziani: come richiedere i permessi retribuiti
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Legge 104 per assistere genitori anziani: come funziona
La Legge 104, entrata in vigore nel febbraio del 1992 (poi modificata nel 2000, nel 2010 e nel 2011), prevede benefici economici, agevolazioni ed esenzioni per favorire l’integrazione delle persone con disabilità e lo sviluppo della loro autonomia.
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I familiari che assistono parenti o affini con disabilità gravi hanno diritto a una serie di agevolazioni fiscali e lavorative. Per esempio permessi retribuiti, la cui durata varia in base alle condizioni di salute della persona assistita.
Il primo passo, per poter beneficiare di queste agevolazioni, è il riconoscimento della condizione di disabilità grave. Il medico curante inoltrerà la richiesta all’INPS. L’istituto dovrà quindi disporre una visita medica di accertamento, tenuta dalla commissione dell’ASL competente integrata da un medico dell’INPS.
Questi specialisti avranno il compito di verificare le condizioni accertate dal medico curante e di stabilire la percentuale di invalidità della persona visitata. Un passaggio fondamentale per stabilire a quali agevolazioni e benefici economici il paziente avrà diritto. Molte patologie richiedono, ciclicamente, delle visite di revisione per attestare la permanenza dei requisiti necessari a usufruire dei diritti garantiti dalla legge.
La commissione medica, che come detto si occupa riconoscere lo stato di disabilità grave, rilascerà un certificato grazie al quale si potrà usufruire dei vantaggi della Legge 104 per assistere genitori anziani. In questa guida facile scopri come leggere i verbali dell’invalidità civile.
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Legge 104 per assistere genitori anziani: cosa sono i permessi retribuiti
I familiari che assistono un genitore anziano con disabilità grave possono beneficiare dei permessi retribuiti. Ogni lavoratore dipendente ha diritto:
- 3 giorni al mese di permessi per assistere un genitore o un parente disabile grave;
- scegliere la sede di lavoro più confacente alle proprie necessità;
- rifiutarsi di trasferirsi dalla propria sede lavorativa o di lavorare di notte e nei giorni festivi, domeniche comprese.

Requisiti per i permessi retribuiti
I tre giorni di congedo retribuito mensili possono essere utilizzati consecutivamente o frazionati a ore. Ogni lavoratore ha diritto a un massimo di due anni di congedo retribuito.
Per beneficiare dei permessi retribuiti, garantiti dalla Legge 104 per assistere genitori anziani, è necessario rispettare specifici requisiti:
- obbligo di convivenza con la persona disabile da assistere. Si può vivere in un appartamento diverso, se il genitore o un altro familiare assistito abita nello stesso condominio del caregiver che lo assiste;
- la persona disabile, come ricorda il sito TheWam.net, può essere assistita da familiari diversi, sempre rispettando l’obbligo di non superare i due anni di congedi. Facciamo un esempio piuttosto comune: se un genitore anziano con disabilità è assistito dai due figli, quest’ultimi potranno usufruire in modo alternato dei due anni di congedo.
- il congedo non è cumulabile: a ogni lavoratore, come anticipato, spetta un massimo di due anni di permessi retribuiti. Se entrambi i genitori sono disabili gravi, non sarà purtroppo possibile usufruire di quattro anni di congedi.
- il genitore o il familiare assistito non deve essere ricoverato a tempo pieno presso una struttura sanitaria o sociosanitaria. L’unica eccezione è consentita se il personale medico della struttura, che assiste la persona disabile, richiede la presenza di una persona per prestarle assistenza.
Legge 104 per assistere genitori anziani: come richiedere i permessi retribuiti
La richiesta del congedo retribuito può essere presentata dai dipendenti della pubblica amministrazione o di in un’azienda privata.
I dipendenti pubblici devono presentare la domanda al dirigente responsabile dell’ente per il quale lavorano.
La richiesta prevede di compilare un’autocertificazione con la quale si dichiarano lo stato di handicap grave dell’assistito, il grado di parentela, i dati anagrafici del lavoratore e della persona assistita, oltre ad attestare la convivenza con l’assistito e i dati identificativi dell’ente presso cui si lavora.
Il dipendente di un’azienda privata, per ottenere il congedo retribuito per assistere un genitore anziano o un altro parente con disabilità, deve presentare la richiesta all’INPS. Anche in questo caso è necessario compilare un’ autocertificazione con gli stessi dati previsti per il dipendente della pubblica amministrazione. La domanda va, quindi, inoltrata al datore di lavoro.