Quali sono le malattie psichiche che danno diritto alla Legge 104? Ecco con quali patologie mentali è possibile fare richiesta delle agevolazioni previste per chi è affetto da invalidità (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Le persone affette da disabilità psichica e le loro famiglie devono affrontare ogni giorno una serie di sfide ed ostacoli. Fornire aiuti economici a coloro che si prendono cura del paziente è un modo per offrire sollievo ai parenti.
La malattia mentale può limitare in maniera significativa, se non addirittura totale, la consapevolezza delle proprie azioni da parte del paziente. Inoltre, chi soffre di dimenticanze, depressione, ritardo mentale e disturbo bipolare è più incline agli infortuni.
Anche le persone che vivono con il parente disabile possono risentirne negativamente sulla propria salute e incorrere in gravi danni.
Verificare quali tipologie di malattia mentale cronica permettano di richiedere i benefici previsti per legge è un passaggio fondamentale per poterne usufruire. Il grado di disabilità del paziente determina cosa quest’ultimo può ricevere come agevolazioni, che comprendono sconti fiscali, esenzione dal ticket sanitario per visite specialistiche o terapie farmacologiche, tra le altre.
I familiari del disabile possono, inoltre, anche ottenere permessi lavorativi con retribuzione per prendersi cura di lui e accompagnarlo nella strutture specializzate.
Vediamo, quindi, quali sono le malattie psichiche che danno diritto alla Legge 104.
Indice
- Malattie psichiche che danno diritto alla Legge 104: quali sono?
- Malattie psichiche che danno diritto alla Legge 104: si può richiedere anche l’accompagnamento?
- Malattie psichiche che danno diritto alla Legge 104: che cos’è questa norma?
- Malattie psichiche che danno diritto alla Legge 104: quali sono i benefici e agevolazioni?
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Malattie psichiche che danno diritto alla Legge 104: quali sono?
Quali disturbi rientrano nella Legge 104? Le malattie psichiche che danno diritto alla Legge 104 includono varie forme di schizofrenia, come schizofrenia paranoide, disorganizzata e con deficit grave, nonché disabilità schizo-affettiva.
In aggiunta a questo vi è il disturbo amnesico, la depressione maggiore con deficit lievi o gravi, e il disturbo bipolare di tipo I o II.
L’insieme delle patologie psichiche comprende anche la deficienza mentale di media o alta gravità, l’anoressia nervosa così come i deliri, le paranoie e le parafrenie.
Se sei affetto da una di queste malattie psichiche, quindi, può effettuare la richiesta della Legge 104 al fine di ottenere i benefici e le agevolazioni che l’applicazione di questa normativa garantisce.
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Malattie psichiche che danno diritto alla Legge 104: si può richiedere anche l’accompagnamento?
L’indennità di accompagnamento inclusa nella legge 18/1980 può essere concessa anche a chi soffre di patologie neurologiche o mentali. Per poterne usufruire, bisogna che la condizione sia considerata grave.
Il beneficio è riservato agli invalidi civili residenti in Italia per cui non esistono limiti d’età ed è applicabile anche a stranieri con permesso CE per soggiornanti di lungo periodo.
L’indennità serve a coprire le spese sostenute per assistenza come accompagnamento e cure specifiche.
I giudici hanno stabilito che anche chi è in grado di svolgere le attività elementari della vita quotidiana come alimentarsi, vestirsi, prendersi cura della propria persona e assumere le medicine prescritte secondo la posologia corretta può avere diritto all’indennità di accompagnamento se presenta disturbi intellettivi, cognitivi o volitivi gravi.
Si tratta di una misura per assicurare condizioni di salute e dignità persone non in grado autonomamente di garantire tali requisiti senza mettersi a rischio e senza compromettere la sicurezza degli altri.
La Corte ha stabilito che l’indennità di accompagnamento può essere assegnata anche a chi, pur essendo materialmente capace di compiere i semplici atti giornalieri, non è in grado di capire la portata e le ripercussioni della propria condizione psico-fisica, con particolare riferimento alla “salvaguardia della sua dignità come persona”.
In altre parole, il diritto al beneficio economico si estende anche a coloro che non sono autodeterminati.
Malattie psichiche che danno diritto alla Legge 104: che cos’è questa norma?
La legge 5 febbraio 1992, conosciuta anche come “Legge sulla Disabilità” o Legge 104, si propone di fornire ai disabili assistenza, integrazione sociale e garanzia dei loro diritti. Si tratta di un insieme di principi e misure volte a promuovere l’inclusione e il rispetto delle persone con disabilità.
La Legge 104 prevede diversi strumenti volti a garantire i diritti della disabilità: agevolazioni fiscali, permessi di lavoro retribuiti per i disabili e per i caregiver, misure di sostegno dei lavoratori e degli studenti come l’anticipo pensionistico, incentivi per la cura e la riabilitazione, rimozione delle barriere architettoniche, permessi speciali di parcheggio e trasporto, e il diritto di votare al domicilio.

Malattie psichiche che danno diritto alla Legge 104: quali sono i benefici e agevolazioni?
La Legge 104 offre una serie di benefici fiscali per i portatori di handicap e le loro famiglie, tra cui sgravi su bollo auto, eredità, spese mediche ed assistenza specializzata come infermieristica, riabilitazione, animazione e terapia occupazionale.
Inoltre sono previsti ausili finanziari per l’acquisto di apparecchiature di ausilio alla deambulazione o altri mezzi specifici.
La Legge sulla Disabilità prevede trattamenti economico-previdenziali in materia di lavoro per i familiari che assistano un disabile grave, con un diritto riconosciuto a usufruire di permessi retribuiti.
Coloro che hanno un’invalidità del 75% o superiore a partire dalla data della loro certificazione hanno diritto a 2 mesi di contributi figurativi aggiuntivi all’anno, per usufruire di una pensione anticipata con un massimo di 5 anni.
Inoltre, coloro che presentano invalidità pari o superiore all’80%, hanno diritto ad accesso alla pensione anticipata di vecchiaia.
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