La legge 104 si può integrare con altre misure economiche?

Vediamo se la legge 104 può essere integrata con altre prestazioni economiche, quali sono e quali requisiti bisogna avere per richiederle.
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21/3/23

I titolari di legge 104 possono accedere ad altre prestazioni economiche e misure di sostegno al reddito, oppure a loro è precluso l’accesso? La legge 104 può essere integrata con altre prestazioni? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

I benefici e le agevolazioni previsti dalla legge 104/1992 sono molteplici, sia per i portatori di handicap grave che per i familiari che se ne prendono cura. L’applicazione delle agevolazioni comprende diversi ambiti: lavorativo, fiscale e bonus.

In questo approfondimento cerchiamo di capire in particolare se la Legge 104 può essere integrata con altre prestazioni economiche, come ad esempio il reddito di cittadinanza e le pensioni di invalidità civile.

Indice

La legge 104 può essere integrata con altre prestazioni economiche?

Sì, la legge 104 può essere integrata con altre prestazioni, ma solo nel momento in cui sono presenti i requisiti reddituali, amministrativi e/o sanitari relativi a ogni misura.

Nel dettaglio, le principali misure economiche che possono essere integrate con la legge 104 sono:

  • la pensione di invalidità;
  • la pensione di inabilità;
  • l’indennità di frequenza;
  • l’indennità di comunicazione;
  • la pensione ai sordi;
  • l’indennità di accompagnamento;
  • il reddito di cittadinanza.

Prima di vedere a chi spettano queste misure a integrazione della legge 104, dobbiamo fare una doverosa premessa sulla differenza che intercorre tra handicap e invalidità: ne parliamo nel prossimo paragrafo.

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Che differenza c’è tra handicap e invalidità?

Per capire in quali casi la legge 104 può essere integrata con altre prestazioni, in particolare con le pensioni di invalidità, dobbiamo prima spiegare quale differenza intercorre tra handicap e invalidità.

Come probabilmente saprai, le agevolazioni 104 vengono concesse ai portatori di handicap e ai familiari che se ne prendono cura.

I portatori di handicap sono dei soggetti che presentano una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di relazione, integrazione lavorativa e apprendimento.

La condizione di handicap viene accertata da una commissione medico legale dell’Asl, che alla fine rilascia un verbale in cui viene valutata la gravità o meno dell’handicap. In particolare, la commissione può rilasciare tre giudizi:

  1. Persona con handicap (articolo 3 comma 1, Legge 104/1992)”: indica la presenza di uno stato di handicap senza connotazione di gravità, che dà diritto comunque ad alcune prestazioni e benefici, mentre non è sufficiente per altri, primo fra tutti l’accesso ai permessi e ai congedi lavorativi.
  2. Persona con handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3, Legge 104/1992)”: riconosce che la minorazione, singola o plurima, ha ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, perciò la situazione assume connotazione di gravità. Solo questo riconoscimento consente l’accesso ai permessi e ai congedi lavorativi per la persona disabile o per il familiare che la assiste.
  3. Persona handicappata con un grado di invalidità superiore ai due terzi (articolo 21, Legge 104/1992)”: dà diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili per le persone assunte presso gli Enti pubblici come vincitrici di concorso o ad altro titolo. Non consente invece di accedere a permessi e congedi lavorativi.

In sostanza, puoi ottenere i benefici della legge 104, per te e per i tuoi familiari, anche con una percentuale di invalidità di poco superiore al 33,33%. Percentuale, però, che non ti dà accesso a prestazioni economiche, perché per ottenere anche la pensione di invalidità devi avere una percentuale di invalidità compresa tra il 74 e il 99 per cento.

Con il 100% di invalidità, se ti viene certificata anche l’impossibilità a deambulare da solo o a compiere gli atti della vita quotidiana senza l’aiuto di qualcuno, ti può essere concessa l’indennità di accompagnamento.

L’invalidità civile, a differenza della condizione di handicap, viene invece riconosciuta a chi ha una riduzione della capacità lavorativa, valutata con criteri medico-legali, ovvero tramite percentuali e, come ti abbiamo detto, per accedere a prestazioni di tipo economico devi possedere almeno una percentuale di invalidità pari al 74%.

Quindi, ricapitolando: è possibile che tu ottenga lo stato di handicap e quindi abbia accesso alle agevolazioni legge 104, pur in presenza di una percentuale di poco superiore al 33,33%, limite minimo per accedere alla 104. Se la percentuale di invalidità non arriva almeno al 74%, non potrai accedere a prestazioni economiche.

Per quanto riguarda invece i sussidi a sostegno del reddito, come per esempio il reddito di cittadinanza, i requisiti sono soprattutto di tipo reddituale e amministrativo, come vedremo tra poco.

Adesso andiamo per ordine e analizziamo tutte le prestazioni e le misure che puoi richiedere insieme alla legge 104.

In questo approfondimento chiariamo le differenze tra menomazione, disabilità e handicap. Definizioni e come distinguerle.

La legge 104 può essere integrata con altre prestazioni: la pensione di invalidità

La legge 104 può essere integrata con altre prestazioni, e in particolare con la pensione di invalidità.

La pensione d’invalidità civile viene riconosciuta dall’Inps agli anziani e disabili legge 104 in presenza di un requisito anagrafico, di una percentuale d’invalidità e nel rispetto del limite reddituale disposto dalla legge. 

Nel dettaglio, puoi fare richiesta per la pensione di invalidità se:

  • possiedi un’età compresa tra i 18 e i 67 anni;
  • ti viene riconosciuta una percentuale d’invalidità nella misura compresa tra il 74 e il 99%;
  • hai un reddito annuo non superiore a 5.010,20 (limite personale 2022).

L’ammissione al beneficio è strettamente legata al non svolgimento di un lavoro. 

L’importo della pensione di invalidità è pari, per il 2022, a 291,69 euro, erogato per 13 mensilità. 

Raggiunti 67 anni di età gli anziani e disabili legge 104 perdonol’assegno d’invalidità, che viene incorporato dall’assegno sociale sostitutivo.

Un’altra prestazione economica che puoi ottenere anche se hai la legge 104 è la pensione di inabilità.

In questo articolo ti spieghiamo quale documentazione sanitaria e amministrativa è necessaria per fare domanda di invalidità civile.

La legge 104 può essere integrata con altre prestazioni: la pensione di inabilità

Se sei stato riconosciuto portatore di handicap e hai anche ottenuto il riconoscimento dell’inabilità in forma totale o permanente nella percentuale del 100%, la legge 104 può essere integrata con altre prestazioni, come la pensione d’inabilità civile, se rientri nei requisiti anagrafici e reddituali.

Nel dettaglio, devi avere un’età compresa tra 18 e 67 anni, e un reddito annuo entro 17.050,42 euro.

L’importo della pensione di inabilità è pari a 291,69 euro mensili, erogata per 13 mensilità. 

La prestazione economica assistenziale risulta compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa, eventuali prestazioni erogate per lavoro o servizio e causa di guerra, se sussiste una patologia invalidante. E, ancora, con la presenza di altro trattamento economico previdenziale, come la pensione di vecchiaia, superstite e così via. 

Per gli anziani disabili legge 104 over 67, la pensione d’inabilità civile viene assorbita dall’assegno sociale sostitutivo. 

Con un’invalidità pari al 100%, come abbiamo detto in precedenza, potresti avere, in presenza dei requisiti sanitari, l’indennità di accompagnamento.

Quanto tempo passa per avere la pensione di inabilità: vediamo quali sono le tempistiche dalla domanda per la prestazione inviata all’Inps all’accettazione e all’erogazione della prestazione.

La Legge 104 può essere integrata con altre prestazioni
La Legge 104 può essere integrata con altre misure economiche?

La legge 104 può essere integrata con altre prestazioni: l’indennità di accompagnamento

Se sei stato riconosciuto portatore di handicap grave e invalido totale con impossibilità a deambulare da solo o a compiere gli atti normali della vita quotidiana senza assistenza, la legge 104 può essere integrata con altre prestazioni come l’indennità di accompagnamento.

L’importo dell’assegno di accompagnamento è pari a 525,17 euro mensili. Non ci sono, in questo caso, limiti anagrafici o reddituali.

I minori portatori handicap, fino a 18 anni hanno diritto all’indennità di frequenza, sempre in presenza di alcuni requisiti.

In questo articolo ti spieghiamo se può essere erogata indennità di accompagnamento a chi è autosufficiente e come fare per ottenerla.

Qui, invece, ti parliamo dei cambiamenti che il Governo intende effettuare sull’indennità alle persone non autosufficienti nel 2023.

La legge 104 può essere integrata con altre prestazioni: l’indennità di frequenza

Per i minori di 18 anni che sono stati riconosciuti portatori di handicap, la legge 104 può essere integrata con altre prestazioni, ovvero l’indennità di frequenza, ma solo nel caso di reddito annuo non superiore a 5.010,20 euro.

L’indennità di frequenza viene concessa ai minori disabili per agevolare l’introduzione nell’ambiente scolastico e sociale, viene fornito un supporto economico del valore di 291,69 euro per 12 mensilità.

Anche l’indennità di comunicazione ai sordi e la pensione ai sordi possono essere integrare la legge 104. Prima, però, leggi quando scade l’indennità di frequenza e come rinnovarla.

La legge 104 può essere integrata con altre prestazioni: l’indennità di comunicazione e la pensione ai sordi

Se sei portatore di handicap e ti è stata riconosciuta:

  • un’ipoacusia pari o superiore a 60 decibel di HTL di media tra le frequenze 500, 1.000, 2.000 Hz nell’orecchio migliore (fino ai 12 anni di età);
  • oppure un’ipoacusia pari o superiore a 75 decibel HTL con un’insorgenza avvenuta prima del dodicesimo anno di età (dopo i 12 anni di età), la legge 104 può essere integrata con altre prestazioni, in questo caso con l’indennità di comunicazione.

L’indennità di comunicazione ai sordi viene erogata per 12 mensilità e per il 2022 raggiunge la cifra di 260,76 euro al mese.

La pensione ai sordi ti spetta invece se, oltre a essere portatore di handicap legge 104, hai un’età compresa tra i 18 anni e l’età pensionabile e deve essere aggiornata in base alla speranza di vita, al momento della presentazione della domanda.

Per ottenerla, devi dimostrare il riconoscimento della sordità o di un’ipoacusia pari o superiore a 75 decibel di media tra le frequenze 500, 1.000, 2.000 hertz nell’orecchio migliore. Il limite di reddito entro quale è possibile richiederla, è stabilito ogni anno dalla legge. La pensione ai sordi viene pagata per 13 mensilità.

Oltre alle prestazioni che abbiamo visto, la legge 104 si può integrare con altre misure economiche a sostegno del reddito, come ad esempio il reddito di cittadinanza: vediamo quali requisiti sono necessari nel prossimo paragrafo.

Intanto, ti informiamo che tutti gli importi delle prestazioni assistenziali che abbiamo elencato fino adesso, dal 2023 saranno sottoposti a perequazione automatica e aumenteranno del 7,3%. Ti spieghiamo tutto in questo articolo.

La legge 104 può essere integrata con altre prestazioni: il reddito di cittadinanza

La legge 104 può essere integrata con altre prestazioni e misure economiche, come il reddito di cittadinanza.

Per ottenere il reddito di cittadinanza ai disabili, però, devi possedere un reddito inferiore a 9.360 euro.

Se sei portatore di handicap e vivi da solo, l’importo del Rdc è pari a massimo 500 euro, caricato mensilmente sulla carta PostePay RdC.

Se vivi in affitto o stai pagando un mutuo per la prima casa, puoi ottenere fino a 3.360 euro annui come contributo per il pagamento del canone di locazione e fino ad un massimo di 1.800 euro annui per il pagamento della rata mensile del finanziamento ipotecario.

I disabili, però, stanno subendo negli ultimi mesi devi tagli vergognosi al sussidio: ti consigliamo di leggere questo nostro articolo per capire cosa sta succedendo.

In questo approfondimento, invece, ti spieghiamo dettagliatamente tutti i requisiti per accedere alla misura e come fare domanda per il sussidio.

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