In questo articolo parliamo di Legge 104 per bambini e logopedia (scopri le ultime notizie su Legge 104, invalidità civile, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Legge 104 per bambini con logopedia: è possibile?
La logopedia è una disciplina che si occupa dello studio, della diagnosi e del trattamento dei disturbi del linguaggio e della comunicazione.
Nei bambini con tali problemi, l’intervento logopedico è molto importante per aiutarli a sviluppare le capacità di comunicazione e linguaggio, migliorando la loro capacità di espressione e autonomia nella vita quotidiana.
Per i bambini con una certificazione di invalidità secondo la Legge 104/1992, è garantito il diritto a un supporto logopedico nell’ambito del loro percorso scolastico.
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Questo riconoscimento è importante perché apre la porta a una serie di diritti e benefici specifici, come assistenza e supporto dedicati.
Ecco come funziona:
- Riconoscimento della disabilità: la Legge 104 riconosce la disabilità dei bambini con disturbi del linguaggio, come la logopatia. Questo riconoscimento dà loro accesso a diritti e benefici speciali, come assistenza dedicata e supporto.
- Intervento di logopedia: grazie alla Legge 104, i bambini con disturbi del linguaggio hanno il diritto di ricevere un intervento di logopedia gratuito in strutture pubbliche o private accreditate. Questo intervento mira a sviluppare le abilità di comunicazione e linguaggio del bambino, migliorando la sua interazione sociale e facilitando il processo di apprendimento.
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Svantaggi della Legge 104 per bambini e logopedia
Abbiamo visto che per i bambini che hanno bisogno di un logopedista, la Legge 104 offre il vantaggio di ottenere questo servizio professionale in maniera gratuita.
Tuttavia, ci sono degli svantaggi in questa agevolazione, ovvero:
- complessità burocratica: la Legge 104 può risultare difficile da fruire per questo tipo di servizio, a causa delle complesse procedure che i genitori devono affrontare per ottenere supporto educativo e riabilitativo per i loro figli. Questo può causare stress e ritardi nell’ottenere aiuto per il bambino;
- lunghe attese: a causa delle limitate risorse, ci sono lunghe liste d’attesa per i servizi di logopedia previsti dalla Legge 104. Questo costringe i bambini e le loro famiglie ad aspettare prima di iniziare la riabilitazione. Molti genitori ci rinunciano, in verità, preferendo pagare il servizio per accorciare i tempi e permettere ai bambini di cominciare il prima possibile il percorso terapeutico;
- mancanza di coordinamento: spesso manca il coordinamento tra i diversi servizi di supporto offerti ai bambini con problemi di logopatia. Questa mancanza di comunicazione efficace tra professionisti può frammentare l’assistenza e rallentare il progresso dei bambini.
Diagnosi disabilità e scuola: vediamo in questo post qual è il ruolo del docente e come funziona il coordinamento con le Commissioni Asl. Quali sono i ruoli e le funzioni e quali gli organismi e gli strumenti a tutela degli alunni con una fragilità.
A cosa dà diritto la Legge 104 per bambini e logopedia
Tuttavia, anche se si sceglie di pagare il servizio, grazie alla Legge 104 è possibile dedurre completamente le spese per servizi di riabilitazione come la logopedia, la fisioterapia, la neuropsicomotricità e le prestazioni psicologiche dal proprio reddito totale.
La possibilità di inoltrare domande per la disabilità minori semplificata è stata estesa anche ai patronati. A novembre la novità era stata già introdotta, ma la funzione poteva essere usata solo dai genitori. Vediamo cosa cambia, come si attiva la procedura e quali vantaggi comporta.

L’indennità di frequenza per pagare le spese del logopedista
In alcuni casi gravi di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) o altre disabilità, è possibile richiedere un sostegno chiamato “indennità di frequenza.”
Questo sostegno finanziario è disponibile per i minori con disabilità che frequentano la scuola fino ai 18 anni.
L’indennità di frequenza è regolata dalla Legge 289/90 ed offre un aiuto finanziario mensile (per il 2023 è pari a 313,91 euro), ma solo dopo aver ottenuto una certificazione della disabilità.
Questa certificazione è effettuata dall’Azienda Sanitaria Locale (ASL), e solo dopo questa visita è possibile presentare una richiesta per ricevere il sostegno.
La visita specialistica, in casi di dislessia o altre difficoltà legate all’apprendimento, può essere affiancata da una consulenza logopedica, che mira a fornire una diagnosi precisa e una valutazione della situazione, e che quindi può essere sostenuta anche grazie a questa prestazione economica mensile.
Per ottenere l’indennità di frequenza, è necessario soddisfare determinati requisiti soggettivi, ambientali e reddituali.
La persona che intende beneficiare di questo sostegno deve essere cittadina italiana, frequentare un corso di riabilitazione o professionale e avere un reddito inferiore a 5.391,88 euro.
FAQ sulla Legge 104 per bambini
Quando la Legge 104 spetta ai bambini?
A differenza dell’adulto, l’invalidità civile per i bambini non si calcola in base alla riduzione di una generica capacità lavorativa conseguente a una certa malattia perché i bambini, di per sé, non hanno capacità lavorativa. Ecco perché a loro sono riservati trattamenti economici differenti rispetto a quelli di un adulto (tranne l’indennità di accompagnamento), come l’indennità di frequenza. Anche la valutazione dell’handicap di un bambino è diversa da quella che viene fatta da un adulto. Nel senso che si tratta sempre di valutare lo svantaggio sociale, ma se lo svantaggio dell’adulto viene valutato anche nell’ambito lavorativo, per quanto riguarda i bambini si fa riferimento alle difficoltà di apprendimento. Quindi: la Legge 104 spetta ai bambini quando essi “presentano un danno fisico, psichico o sensoriale che causa difficoltà nell’apprendimento o di relazione tale determinare uno svantaggio sociale o di emarginazione”. In presenza di questa condizione, viene accertato l’handicap e quindi riconosciuta la Legge 104/1992.
La Legge 104 spetta anche a un bambino con epilessia?
La Legge 104 può essere applicata anche a un bambino affetto da epilessia. Essa prevede tutele specifiche per le persone con disabilità, inclusi i bambini, al fine di garantire loro pari opportunità nella vita quotidiana e nel contesto scolastico.
Anche un bambino con diabete può richiedere la Legge 104?
Certamente! Anche un bambino con diabete può richiedere l’applicazione della Legge 104. Questa legge, infatti, tutela le persone con disabilità, comprese quelle affette da condizioni mediche come il diabete, al fine di assicurare loro i diritti e le agevolazioni necessarie per vivere una vita serena e per affrontare gli ostacoli che possono incontrare nel percorso scolastico.
Quali sono le tutele della Legge 104 per un bambino che frequenta la scuola?
La Legge 104 prevede diverse tutele per un bambino con disabilità che frequenta la scuola. Tra queste, possiamo citare l’individuazione di un insegnante di sostegno, che assiste il bambino durante le attività didattiche, l’adeguamento del programma scolastico alle sue esigenze specifiche, la possibilità di svolgere esami differenziati e l’accesso a misure di sostegno psicologico o terapie riabilitative, se necessarie.
Inoltre, la legge prevede agevolazioni riguardo alle assenze per visite mediche e terapie, così da garantire al bambino la possibilità di curarsi senza penalizzazioni.
Ricorda che la Legge 104 è un importante strumento per promuovere l’inclusione scolastica e sociale dei bambini con disabilità, assicurando loro i diritti e le opportunità che meritano.
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