In questo approfondimento parliamo di Legge 104 e alternanza delle agevolazioni per l’assistenza alla stessa persona disabile (scopri le ultime notizie su Legge 104, invalidità civile, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Legge 104 e alternanza delle agevolazioni lavorative: le novità
La Legge 104 ha introdotto nuove regole per i caregiver, permettendo la Legge 104 e alternanza tra diversi familiari, ma con un limite di tre giorni al mese.
Questo cambiamento è stato reso possibile grazie a un decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 22 giugno 2022, che ha recepito la direttiva UE 2019/1158.
Questa direttiva mira a garantire un migliore equilibrio tra il lavoro e la vita familiare per i genitori e coloro che forniscono assistenza.
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Inoltre, il decreto ha apportato importanti modifiche per coloro che si occupano di persone con disabilità, estendendo i diritti riconosciuti dalla Legge 104.
Oltre ai permessi, tra le novità ci sono l’estensione dei diritti ai conviventi e alle persone unite civilmente, che ora possono usufruire di due anni di congedo straordinario.
Inoltre, sia i caregiver che le persone con disabilità grave, hanno diritto alla priorità per il lavoro agile (smart working).
Andiamo a vedere nel dettaglio le modifiche alle agevolazioni.
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Permessi alternati tra più familiari e smart working
Innanzitutto, il decreto legislativo introduce modifiche ai permessi previsti dalla legge 104/92.
Come sappiamo, i lavoratori possono richiedere fino a tre giorni di astensione dal lavoro per assistere persone con disabilità grave che non sono ricoverate a tempo pieno.
La prima grande novità è che i permessi 104 si estendono ora anche a conviventi di fatto e coppie unite civilmente, in conformità con la Legge del 20 maggio 2016, n. 76.
Inoltre, la richiesta di permesso può essere fatta da più persone tra quelle elencate sopra, e possono usufruirne per assistere la stessa persona.
Questo significa che i permessi 104 ora possono essere condivisi tra più caregiver, cosa che non era possibile prima.
Inoltre, l’uso di questi tre giorni di astensione dal lavoro darà al beneficiario il diritto di accedere in via prioritaria allo smart working, una misura che riguarda sia i familiari che prestano assistenza che le persone con disabilità stesse.
Queste modifiche mirano a migliorare il supporto e le tutele per le persone con disabilità grave e i loro caregiver, rendendo più flessibili e accessibili i permessi previsti dalla Legge 104/92.
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Legge 104 e alternanza con il congedo straordinario
Sono state apportate alcune importanti modifiche anche ai congedi straordinari. In particolare:
- equiparazione dei conviventi di fatto e delle unioni civili ai coniugi: ora, anche i conviventi di fatto e gli uniti civilmente sono equiparati ai coniugi per quanto riguarda la richiesta di due anni di congedo, che può essere continuato o frazionato;
- riduzione dei tempi di attesa: il decreto legislativo del 22 giugno 2022 ha semplificato la procedura, riducendo il termine di attesa minimo per l’inizio del congedo da sessanta a trenta giorni;
- congedo anche per nuove convivenze: un’altra novità importante è il diritto al congedo anche nel caso in cui la convivenza sia iniziata dopo la richiesta, indipendentemente dalla presenza di altri soggetti aventi diritto al congedo.
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Legge 104 e alternanza tra i genitori
I genitori di figli disabili gravi hanno diritto a dei permessi mensili in base alla Legge 104/92, articolo 3, comma 3.
Entrambi i genitori possono usufruire di questi permessi, il che significa che insieme possono avere un totale di 3 giorni al mese (non 3 giorni ciascuno).
Quindi, madre e padre possono prendere congiuntamente 3 giorni di permessi 104 ogni mese.
Come riporta L’INPS nella circolare 133 del 17 luglio 2022, “i giorni di permesso possono essere usufruiti dai genitori (di figli minorenni) alternativamente, ma il numero massimo mensile (3 giorni) può essere ripartito tra i genitori stessi anche con assenze contestuali dal rispettivo lavoro (ad esempio, madre 2 giorni), padre 1 giorno, anche coincidente con uno dei due giorni della madre).”

Un esempio pratico
Immaginiamo una situazione: la mamma lavora nel settore privato, 4 giorni alla settimana, per un totale di 20 ore. Il papà lavora 5 giorni a settimana, 40 ore.
Entrambi hanno diritto a 3 giorni di permessi 104 al mese, che possono accumulare. Se il papà usa 2 giorni da 8 ore e la mamma usa 1 giorno da 3 ore, hanno utilizzato tutti e 3 i giorni di permesso.
È importante sapere che non è possibile usare questi permessi in modo frazionato durante la stessa giornata, quindi non è possibile utilizzare l’intera giornata di lavoro come permesso. Invece, viene considerato un giorno intero anche se si utilizzano solo alcune ore.
FAQ sulla Legge 104 e alternanza
Chi può prendere la 104 per due persone?
Diversi familiari possono usufruire, a turno, dei permessi per assistere lo stesso familiare disabile, come previsto dall’articolo 3 comma 3 della Legge 104, con un limite massimo di tre giorni mensili complessivi. Prima di questa modifica, l’alternanza era permessa solo ai genitori che assistevano un figlio disabile, ma ora questa possibilità viene estesa a tutti coloro che hanno il diritto di fruire dei permessi previsti dalla Legge 104.
Se uso il permesso ma non assisto la persona disabile, cosa mi può succedere?
Se utilizzi i permessi previsti dalla Legge 104, ma non assisti la persona disabile come dovresti, potresti incorrere in sanzioni o provvedimenti disciplinari da parte del datore di lavoro o dell’ente che gestisce i permessi. È fondamentale utilizzare i giorni di permesso solo quando necessario per l’assistenza alla persona disabile, altrimenti potresti avere conseguenze negative sul posto di lavoro.
Quante persone si possono assistere con Legge 104?
Più persone aventi diritto possono alternarsi nell’utilizzo dei permessi previsti dalla Legge 104 per fornire assistenza alla stessa persona con grave disabilità. Inoltre, i congedi straordinari saranno concessi anche ai conviventi di fatto.
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